Luigi Lombardi Satriani tra antropologia e politica

Luigi Maria Lombardi SatrianiRENDE(CS)-Antropologo e senatore.Una vita dedicata alla ricerca e alla politica coronata dal conferimento della laurea honoris causa in filologia moderna. Prima della cerimonia di conferimento della laurea, il Professore Luigi Lombardi Satriani ci ha concesso un’intervista che traccia alcuni aspetti salienti della  sua carriera di antropologo ed esponente del mondo politico.

D- Antropologo ed esponente del mondo politico. Esiste un filo che lega le due attività?

R- Sì, esiste una connessione perché già la riflessione sulla cultura, sull’uomo, sulla cultura dell’uomo nella sua diversa concretazione, nelle diverse dislocazioni, è una riflessione di ordine politico ed è una riflessione particolarmente utile in un periodo in cui l’intolleranza, la visione dell’altro come nemico sta portando devastazione e morte:pensiamo agli attentati di Parigi e anche alla reazione aggressiva nei confronti di tutto il mondo islamico unificato, come se un mondo così variegato fosse riducibile ad alcuni fenomeni esecrabili di terrorismo. Esiste questa connessione di fatto, ma è anche vero che la politica non può fare a meno dell’antropologia perché ne ha bisogno per l’agire.

D- Il suo percorso scientifico si è spesso soffermato sull’analisi del sacro. Quale significato attribuisce al culto dei santi e alla santità nella società contemporanea?

R- La santità è un discorso che attiene ad una scelta confessionale precisa, altro è la sacralità. La santità è un fenomeno che riguarda i cattolici in quanto cattolici  ed è un discorso relativo a questi ma ,la sacralità investe tutta la dimensione dell’uomo . L’uomo pensa e ricarica le sue azioni  di significati ulteriori.C’è una sacralità nell’amore, una sacralità  nel dolore, una sacralizzazione della famiglia, molte volte abbiamo persino una sacralizzazione della violenza, si pensa che la violenza sia necessaria perché un qualche Dio vorrebbe questo , ed è una visione negativa e degenerata della sacralità. Sacralità è una maniera di guardare il mondo e di investire il mondo di significato ulteriore, sacralità è anche l’ invito di Papa  Francesco a guardare con compassione, con misericordia l’altro. Il rapporto Io-altro è fondamentale per ‘antropologo, per la vita di ciascuno.  L’Io ha bisogno di confrontarsi con l’altro senza temerlo come nemico ma rapportandosi all’altro come diverso sa sé che però arricchisce  chi guarda, come l’altro viene arricchito dall’esperienza dell’osservante, dell’Io, quindi recuperare  questa diversa dialettica identità-alterità, ritrovare le ragioni di un comune dialogo, superare la frammentazione dell’Io rapportandosi con amorevolezza al Tu in modo da essere trascesi Io e Tu nel Noi , questo è il compito dell’antropologia critica che non rinuncia ad essere scienza che contemporaneamente assume l’etica come suo orizzonte imprescindibile.

D- In veste di senatore ha fatto parte della commissione sull’organizzazione mafiosa. Nella mafia di oggi, quanto è rimasto di “cultura mafiosa” e quanto invece è legato all’interesse economico?

R-È l’uno e l’altro, non si può fare un discorso di proporzione. Certo la mafia prospera anche perché si traduce in una mentalità, un atteggiamento, un insieme di valori e questo molte volte educa le giovani generazioni ad un sentire mafioso, ad una reattività   di tipo mafioso che darà poi i suoi frutti perversi successivamente. È anche vero che questo però non può prescindere nella mafia e in nessun altro fenomeno dalle situazioni economiche e storico-sociali nelle quali si trova a svilupparsi e quindi certo l’economia,le condizioni di marginalità, la volontà di emergere in uno spazio in cui scarseggiano le possibilità di emergere, ha contribuito al sorgere della mafia :pensiamo alla condizione degli emigrati per esempio a New York e al fatto che il banditismo di New York deve molte volte la sua origine proprio agli emigrati calabresi, questo non per giustificare- perché poi l’uomo è sempre responsabile delle sue azioni- ma perché noi dobbiamo comprendere che anche l’economia condiziona il sorgere della mafia e d’altro canto la mafia prospera utilizzando il concetto di affari e l’accumulo enorme di ricchezza in maniera illegale. quindi,sono fenomeni strettamente intrecciati che vanno indagati  con pazienza, non si possono fare analisi antropologiche frettolose, so che oggi la velocità sembra essere un valore assoluto, ma l’analisi scientifica ha bisogno anche dei tempi dell’osservazione, del reperimento dei dati, della riflessione. Tutto questo è un processo lungo e non si può velocizzare in nome del ricatto della  moda culturale attuale e bisogna recuperare la pazienza dell’ascolto e della ricerca.

D- Le verrà conferita la laurea honoris causa in filologia moderna. Cosa rappresenta per lei ricevere questo riconoscimento?

R- Mi sembra una manifestazione di stima, di affetto che mi onora e che, ricevendola in una facoltà nella quale ho insegnato per diversi anni, in cui ho avuto e continuo ad avere molti amici , persone con cui ho condiviso o condivido orizzonti di ricerca, tutto questo rende questa cerimonia di oggi particolarmente significativa  e per me motivo di grandissima soddisfazione.

Rita Pellicori      

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