Mario Caligiuri e Andrea Sberze e il libro sul tema dell’intelligence

VIBO VALENTIA – Così come la parola terrorismo è entrata a far parte, in maniera forte, del vocabolario quotidiano dopo la strage dell’undici settembre, così quella che si rifà al termine “intelligence” porta la data del 7 gennaio 2015. Quel giorno nel cuore della Francia, precisamente a Parigi, fu colpita la sede del giornale Charlie Hebdo. I giornali ripetono costantemente nei propri articoli questi due termini, stessa cosa dicasi nei notiziari mandati in onda sulle varie emittenti televisive. 

UN LIBRO A QUATTRO MANI

Di questo se n’è discusso al Festival Leggere&Scrivere 2017 in occasione della presentazione, in anteprima nazionale, del libro di Mario Caligiuri e Andrea Sberze Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità”. Il testo è stato appena editato da Rubbettino con la prefazione di curata da Lucio Caracciolo. Secondo gli autori il ruolo dell’intelligence si intrccia con la questione sicurezza via mare. Queste le parole dei due scrittori. «Circa l’80% dei flussi commerciali globali si svolge via mare con procedure molto complesse. La movimentazione della merce su una scala così larga può essere sfruttata dalla criminalità e dal terrorismo. Tutto questo rende vulnerabili le infrastrutture portuali e agevolando l’economia e i traffici illeciti».

Il fenomeno relativo all’intelligence, sino a poco tempo fa definito argomento di nicchia, quindi per pochi, oggi la sua percezione sociale si è completamente trasformata. «Esso rappresenta uno strumento – dichiarano Caliguri e Sberze – che consente a tutti, cittadini, imprese e Stati, di comprendere la realtà e ricomporre il sapere. Il fatto che un tema come questo abbia risalto anche all’interno di un festival della letteratura è emblematico della trasformata percezione sociale. Tutto ciò si evince dalla necessità di questo strumento, che rappresenta un autentico investimento culturale. Potrebbe essere presto studiato nelle scuole e nelle università italiane, così come già avviene da tempo in tanti altri Paesi del mondo».

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