Mendicino, in scena “Alfa e Omega”, storia di portatrici sane di disperazione

alfa-e-omegaMENDICINO (CS) – L’attesa è stata ripagata. Un pubblico rapito ha applaudito Maria Milasi e Kristina Mravcova protagoniste di “Alfa e Omega”, il secondo spettacolo della rassegna teatrale “Sguardi a Sud” andato in scena presso il Teatro comunale di Mendicino. Alfa e Omega, gli antipodi, due mondi distanti che si ritrovano e si congiungono. Una panchina della fermata del bus 27 e due donne in attesa di qualcosa. Alfa aspetta un bus, Omega è in attesa del rosso, o meglio di una persona che indossi un vestito rosso per dare una svolta alla propria vita. Allucinazioni, incubi, stati di collera, alterazione della sfera percettiva costellano l’esistenza di Alfa che ingurgita pillole che cancellano la memoria del dolore. Lei una bibliotecaria, moglie di un «saturnino protettivo ed elegante» che decide di partire dopo aver salutato i suoi amici Tommaso, Agatha e Ennio (Tommaso Landolfi, Ennio Flaiano e Agatha Christie), si ritrova a condividere l’attesa con Omega, prostituta dai pensieri offuscati dalla neve dell’Est, che ha cucito addosso l’odore di strada che si mischia ad altri mille odori che le scivolano addosso. Portatrici sane di disperazione che attendono il giorno e con esso qualcosa che forse non verrà mai, si trovano su una panchina e, tra dialoghi deliranti si raccontano, annodano le proprie esistenze fatte di rapporti di coppia malsani, di farmaci, di cinesi immigrati che disturbano la quiete. alfa-e-omega-2Ricordi che non durano mai abbastanza si intrecciano a balli, canti, a racconti di vite alla deriva. Il tempo trascorre e giunge l’alba chiarificatrice di un mistero che si rivela quasi completamente. Il suono di un treno, il rumore di uno sparo. Ci si ritrova sulla panchina alla fermata di un bus, in attesa di un treno che porti ad Est.

Rita Pellicori

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