Mendicino, passione e storia per la manifestazione dello Juovi Santu

MENDICINO (CS) – Esistono passioni talmente travolgenti da diventare parte del proprio DNA. Da questo bisogna partire per descrivere il legame che unisce il popolo mendicinese alla manifestazione dello Juovi Santu. «Identità e memoria sono i termini cardine per mantenere viva la comunità di questo paese-afferma il giornalista Pier Paolo De Salvo nel corso della conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio presso il teatro comunale-. Ringrazio Don Enzo Gabrieli, oggi assente per impegni a Roma, che venerdì nel corso della messa delle 18,30 benedirà i partecipanti della manifestazione; la dirigente scolastica Assunta Morrone e le associazioni presenti sul territorio». «Abbiamo voluto invertire la rotta, quest’anno a guidare la manifestazione sarà l’associazione “Juovi Santu”-annuncia il presidente dell’associazione Antonio Perricone. Ringrazio il sindaco Antonio Palermo e l’intera amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata, e la dirigente scolastica Assunta Morrone perché ritengo che senza il coinvolgimento delle nuove generazioni non sia possibile guardare al futuro. L’associazione, il cui scopo è tutelare, promuovere e valorizzare gli eventi storico-culturali di Mendicino, è sorta di recente anche in virtù dell’onorificenza ottenuta nel corso della 26° edizione della rappresentazione “Historiae Siciliae” dove la manifestazione Juovi Santu Mendicino ha ottenuto il primo premio come “Passio Cristi d’Italia”. «Siamo riusciti tre anni fa a riportare in auge questa manifestazione che era stata interrotta anni fa- ricorda il sindaco Palermo-. Questa è la più antica manifestazione mendicinese, è un’iniziativa importantissima che funge da volano per i tanti che verranno a seguire la manifestazione». juovi santu2

Tessuto integrante delle tradizioni della comunità mendicinese i cui ricordi risalgono alla fine dell’800 grazie alle tracce tramandate oralmente, questa manifestazione, evolutasi esteticamente nel corso degli anni grazie al presidente onorario dell’associazione, Antonio Catalano, non solo coniuga storia e artigianalità grazie al lavoro di sarti, calzolai, scalpellini e falegnami impegnati nella realizzazione dei costumi e della scenografia, ma si contraddistingue dalle altre manifestazioni dei riti della Settimana Santa grazie alla presenza di tre figure: “U Pinnuni” o staffetta, figura misteriosa di origini sconosciute la cui presenza è testimoniata dalle fotografie di fine ‘800 e che indica la strada verso il Calvario richiamato da tre squilli di tromba e dal battere di un tamburo e di una grancassa; il gruppo dei “Mistieri” che narrano cantando la Passione del Cristo e il coro degli angeli che intoneranno un brano scritto dal poeta mendicinese Giuseppe Reda. Gli attori, con addosso costumi di foggia romana realizzati a mano da Luigi Rubino e Sabrina Catavero, saranno protagonisti di uno short- movie per le vie del paese. Domenica 9, a partire dalle 15,30, si svolgerà la tradizionale processione della Via Crucis per le strade del centro storico che si concluderà con la suggestiva crocifissione sulla torre dell’orologio nel rione Castello. Una tradizione antica, una liturgia popolare per rivivere e far rivivere una “Passione” lunga duemila anni.

Rita Pellicori

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