“Noi calabresi che…”, il successo del gruppo diventato fenomeno Facebook raccontato da Mario Lo Gullo

COSENZA – «Non sempre mi è stato facile il dialogo con generazioni diverse dalla mia. Eppure qualche volta mi è capitato di constatare che proprio tra persone diverse per età, storia personale, esperienze vissute, scatta quell’empatia che ti fa comprendere immediatamente lo stato d’animo dell’altro e cosa si aspetta da te». Questa le prime parole che mi disse Salvatore Baronelli, ideatore insieme alla moglie Francesca Bellini Charme del gruppo Facebook “Noi calabresi che… “-, circa un anno fa quando conobbi mediaticamente questo giovane con il quale, a parte il salto generazionale, sono entrato immediatamente in sintonia forse perché si tratta di un sociologo che è anche laureato in Scienze della comunicazione, il che ne fa, logicamente, un interlocutore capace di agevolare qualunque rapporto di relazione interpersonale.

L’ho conosciuto perché mi ero iscritto al suo gruppo Facebook “Noi calabresi che…” attratto dalle caratteristiche di questa iniziativa: un gruppo, che non si limita solo a mostrare ciò che di bello offre la nostra Regione, ma che cerca anche di far interagire nel concreto più persone tra loro.
Poi mi informai e seppi dal Dott. Baronelli, con il quale nel frattempo mi ero messo in contatto, che lo scopo principale del gruppo, nato il 13 giugno 2019, era quello di favorire la nascita di “un diario personale allargato.
«Questa fu la grande novità che ci spronò ad andare avanti: lo scambio interpersonale – mi racconta Salvatore Baronelli oggi che siamo diventati amici – tra più utenti, realizzato tramite foto e video amatoriali e dirette Facebook che ci raccontassero quel qualcosa in più che cercavamo da tempo su altri gruppi, cioè delle autentiche storie di vita quotidiana che pur appartenendo a ciascuno di noi, potessero essere raccontate per farne partecipi anche gli altri iscritti con i quali poter condividere, in serenità, il proprio vissuto». «Quindi non i soliti link presi da Facebook o le foto postate, così tanto per… essere ammirate – continua Baronelli -; non cercavamo “lo scatto perfetto”, ma volevamo conoscere ciò che c’era dietro a ogni foto, a ogni video, a ogni diretta, o per meglio dire, chi c’era dietro e che sentimenti provava in quel determinato momento quella persona che aveva immortalato un tramonto o un bellissimo scorcio di uno dei tanti magici luoghi della Calabria».

Racconta ancora Baro nello: «Il gruppo con queste impostazioni ed in men che non si dica, superò ogni più rosea aspettativa ed in soli tre mesi raggiunse i 10.000 iscritti. Seguì a settembre 2019 il primo raduno del gruppo, che si tenne a Diamante in occasione del Peperoncino Festival dello scorso anno, al quale parteciparono tantissime persone che vennero dalle più disparate aree della Calabria.
Oggi il gruppo conta più di 30.000 iscritti (in genere ci vogliono anni per arrivare a questi numeri), 30.000 persone che si ritrovano qui e si considerano tra loro “amici” che giornalmente si raccontano chi sono, cosa vogliono e cosa si aspettano dal gruppo. Purtroppo il Covid ci impedisce di celebrare un secondo raduno, ma ci saranno altre occasioni di rivedersi tra amici, tra “Noi calabresi che…”».
«Per rafforzare ancora di più il legame che ci lega – conclude Baronelli – stiamo lavorando affinché ben presto (speriamo entro la fine dell’anno), il nostro gruppo diventi pagina Facebook, ed abbia anche un sito web.”
Complimenti quindi a Salvatore,a tutto ciò che sta costruendo,un chiaro esempio di come i social network possano essere strumento di socialità positivo e costruttivo. E l’augurio di buon lavoro e un grande in bocca al lupo dal sottoscritto e da tutti noi che facciamo parte di questo gruppo».

 

di Mario Lo Gullo

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