Salvo Sottile a NexTv: “Al di là della panchina”

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E’ il nuovo volto “più amato” dagli italiani. O forse, sarebbe meglio dire, dalle italiane. Meglio ancora se adulte e affezionate di cronaca nera. Sarà per quell’atteggiamento un po’ da figo che non lo abbandona mai, per il profondo legame con le giacche e le camicie scure, per quello sguardo un po’ accigliato o semplicemente per la voce impostata che ha il potere di raccontarti tutto e il suo esatto contrario.

Il nome in questione è quello di Salvo Sottile, giornalista, reduce dalla vincente conduzione con Eleonora Daniele de “l’Estate in Diretta” e presto al timone di “Domenica In” insieme alla veterana Paola Perego. E’ lui, l’illustre ospite che Lucio Presta ha scelto di far conoscere ai “suoi” ragazzi di NexTv, l’ormai puntuale appuntamento cosentino del famoso manager televisivo con i giovani della provincia calabrese, tra i 17 e i 30 anni. Lo scorso venerdì, un nuovo, interessante incontro si è tenuto al teatro dell’Acquario. E questa volta, ad incantare la platea, un professionista dei media: Salvo Sottile.  Uno di quelli a cui la vita ha concesso la fortuna (o sfortuna) di avere in eredità un mestiere, figlio del grande giornalista e scrittore siciliano Giuseppe Sottile. Per lui, la parola “Sud” sembra non aver mai rappresentato un intralcio. La sua carriera inizia giovanissimo, a soli 19 anni ed è già in salita. Dopo anni passati nella redazione del tg5,  a raccontare crude realtà come quella di Falcone e di Borsellino prima, dell’11 settembre e dell’ Afghanistan dopo, Salvo decide, con coraggio, di rinunciare ad “un posto in cui hanno imparato a darti per scontato” per fare altro. Commette degli errori, si interroga sulla sua vita, scrive anche un libro “Cruel”  nel quale rivive uno dei momenti più difficili, e forse per questo più importanti della sua vita, quello, metaforicamente definito, della “panchina”.

Ma la panchina, si sa, come sottolinea Presta, è destinata a finire presto per chi, da bravo talento, riesce a sfoderare un ecletticità non indifferente e a rischiare, coraggiosamente, le proprie certezze per nuove sfide. Salvo Sottile cambia volto, inizia a sorridere di più, diventa ironico e anche un po’ sfacciato. Alle interessatissime domande dei giovani del teatro dell’Acquario, risponde con profondità, ricordando quanto sia importante, al giorno d’oggi, rinnovarsi, mettersi in gioco di continuo, avere il coraggio di cambiare. Qualcuno lo provoca, gli domanda se realmente il suo successo gli appartenga o, al contrario, possa derivare da “altri” fattori. Ma anche lì, Sottile, che è uno che di cultura e di fermezza sembra averne da vendere, non si scompone mai e autoironicamente,  rimbalza la palla al maestro, Lucio Presta.Ph Max Montingelli©sgp

L’incontro si conclude dopo tre ore. Tra racconti, scambi di battute e consigli professionali. L’ormai noto conduttore, parla di passioni, di nuove frontiere, del mondo del web che ha cancellato le orme al giornalismo tradizionale. Ha imparato a non innamorarsi troppo delle cose che racconta nonostante sia innegabilmente convinto che difficilmente, un giornalista, sia davvero “maestro” della verità. Il suo è un passato importante, le sue esperienze lo hanno reso “qualcuno” e questo si percepisce anche se  è ancora molto giovane. Tuttavia ciò che rimane della sua testimonianza, è che qualsiasi cosa si faccia, indipendentemente dall’età e dal numero di esperienze importanti, bisogna non fermarsi mai, sapersi reinventare, seguire le strade del cuore, facendosi, perché no, razionalmente guidare da chi alle strade dell’istinto, unisce inevitabilmente quelle della ragione e dell’esperienza. Magari, perché no, da uno che di nome fa Lucio Presta.

Lia Giannini

 

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