Stagione 2014/2015: Il Teatro dell’Acquario riparte da Presta

Nuovo inizio per l’Acquario. Accantonato il rischio chiusura grazie al salvifico intervento dell’impresario Lucio presta, la storica struttura si affaccia alla stagione 2014/2015 proponendo un calendario fitto di eventi. Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi ieri, sono intervenuti il direttore artistico del teatro Antonello Antonante e Lucio Presta, l’impresario-finanziatore che ha deciso di impegnarsi economicamente ma soprattutto sul piano artistico ed umano per la preservazione di una delle pietre miliari della scena culturale cosentina, messa a rischio dal blocco dei finanziamenti regionali. Sono stati molti gli argomenti che si sono toccati insieme ai giornalisti e alle persone intervenute nel clima intimo del Bistrò attiguo al teatro. La televisione, in particolare, ha avuto largo spazio nella discussione: come la percepiscono il pubblico e gli addetti ai lavori, com’è e come invece la si vorrebbe. E a proposito di tv, Presta ha riparlato del progetto di portare a Cosenza, a partire da dicembre, alcuni dei personaggi dello spettacolo di cui è manager: non ci sono ancora delle date, ma l’impresario in odore di candidatura a sindaco della città assicura che i suoi artisti ci saranno e racconteranno le proprie storie, storie che non sono quelle di “baciati dalla fortuna”,dice il fondatore dell’associazione “Cosenzatiamo”, ma di professionisti che si sono costruiti delle carriere “scalando salite ripide”. Tornando al teatro, invece, non ci si è potuti esimere dal parlare dei cambiamenti che lo hanno travolto negli ultimi anni, soprattutto nel modo in cui si concepisce e mette a punto un cartellone; Lucio presta ha sottolineato quanto una volta si potessero descrivere le caratteristiche di un fruitore tipo di teatro in pochi secondi, mentre adesso il target è talmente eterogeneo da necessitare di spettacoli che accontentino tutte le tipologie di spettatori possibili. E non è certo la varietà che manca all’offerta che l’Acquario propone quest’anno ai suoi spettatori: si taglia il nastro il 13 dicembre con “La Madre dei ragazzi”, approfondimento drammaturgico della figura di Felicia Impastato, madre di Peppino. A restituirla sulla scena sarà Lucia Sardo, attrice che le diede volto anche al cinema. Si passa poi a titoli come “Etna”, di Alessio di Modica, ispirato alle narrazioni popolari dei paesini alle pendici del vulcano siciliano; “Cresci bene. cresci forte”, raccolta di storie difficili e commoventi di tre donne che sostengono la famiglia a scapito della propria stessa individualità; “La merda”, di Cristian Ceresoli, premiato al festival di Edimburgo 2012, tragedia in tre tempi che affronta in modo impudico e incalzante “il genocidio culturale di cui scrisse Pasolini”. E poi “Una questione di vita e di morte – Veglia per Eluana Englaro” di Luca Radaelli. Questi e molti altri i titoli che animeranno la stagione, fino alla chiusura del 2 maggio con “Primo studio su Godot” di Antonello Antonante. Ricco anche il calendario di concerti e mostre, per un’esperienza artistica che si preannuncia tutta da gustare e nella cui preparazione, come recita il sottotitolo del programma, è stato messo da più parti “ ‘u core”.

Salvatore Perri

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