GERACE (RC) – Il preludio del Te Deum H. 146 di Charpentier apre la nuova edizione del Premio Zaleuco Città di Gerace, sospeso nel 1987 e ripreso quest’anno dall’Amministrazione Comunale dopo 25 anni d’assenza.
Fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Varacalli e dalla sua Giunta, il prestigioso riconoscimento è stato inserito nella programmazione estiva della città per dare maggiore spessore all’offerta culturale pensata sia per i cittadini sia per i numerosi turisti che in questo periodo scelgono Gerace per le loro vacanze.
Presentatrice e voce guida della serata la giornalista Emanuela Ientile che ha accolto sul palco di volta in volta i premiati e ha ripercorso la storia dell’ambito Premio istituito nel 1971 dalla Giunta Comunale del tempo guidata dall’allora sindaco Giuseppe Beniamino Fimognari che ne fu l’ideatore, il presidente e, successivamente, il presidente onorario. Al giornalista Antonio Condò invece il compito di intervistare i premiati nel salotto allestito nella piazza di Largo Mons. Giovanni Battista Chiappe, cornice suggestiva dell’intera serata.
Tre le personalità insignite del Premio Zaleuco 2012. Il primo a salire sul palco è stato proprio Giuseppe Beniamino Fimognari, per la categoria “Politica”: quasi un passaggio di testimone, un commosso ringraziamento che si è associato al ricordo dei precedenti illustri conferimenti ad Edoardo De Filippo, Renato Dulbecco, Leonida Repaci e molti altri.
Per il settore “Arte” il maestro orafo Gerardo Sacco ha ricevuto il premio dalle mani di Doris Lo Moro, e per le “Attività sociali” il riconoscimento è stato consegnato al Procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri dal Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, non soltanto per il suo assiduo impegno professionale, ma soprattutto per le vesti di “educatore” che il magistrato assume verso i giovani nelle scuole e nelle università. “Ai ragazzi delle nuove generazioni, cresciuti con le pubblicità delle multinazionali, è fondamentale spiegare la non convenienza economica a delinquere” ho tenuto a precisare nel suo intervento.
Riconoscimenti speciali sono stati inoltre assegnati a Paolo Albano, noto architetto d’origine locrese, apprezzato e pluripremiato designer nonché autore del bozzetto del Premio, a Francesco Migliaccio, attore di teatro, cinema e tv, e al giornalista Rai Antonio Condò.
La premiazione è stata allietata dalle note suonate dall’Ensemble di Trombe dell’Associazione Musicale “Paolo Savoja”, diretta dal maestro Cosimo Ascioti, e dallo storico Complesso Bandistico “Città di Gerace”, diretto dal maestro Saverio Varacalli. La conclusione invece è stata affidata alla voce di Francesco Migliaccio con la declamazione di “Alla Libertà” di Gaetano Ruffo, dell’ultima lettera di Pietro Mazzoni (scritta nel 1847 prima di essere trucidato nella piana di Gerace), dal titolo “Gerace, città mistica” del filosofo Domenico Scoleri.
Mariacristiana Guglielmelli