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Workshop su accesso al credito per imprese e cooperative

SoldiCATANZARO, 14 GIU 2012 – Le difficolta’ di accesso al Credito per il sistema di imprese ed, in particolare, per le cooperative calabresi e’ stato esaminato in un workshop tenuto a Lamezia da Agci, Confcooperative e Legacoop. Ha partecipato il Presidente di Cooperfidi Italia, Mauro Gori, Confidi Nazionale della cooperazione italiana. Il workshop si e’ soffermato, in particolare, sul sostegno che tale struttura e’ in grado di fornire alle cooperative calabresi.

Le cooperative calabresi, di piccola e media dimensione, in qualunque settore operino, possono migliorare le condizioni di accesso al credito aderendo a tale strumento.

Cooperfidi Italia mette a loro disposizione le garanzie rilasciate agli istituti di credito convenzionati; i servizi di check up per individuare i punti di forza e di debolezza nella gestione aziendale delle risorse finanziarie; l’assistenza per avviare percorsi di miglioramento del proprio merito creditizio; l’accesso ai fondi pubblici di garanzia e di agevolazione gestiti da Cooperfidi Italia; la possibilita’ di individuare i prodotti finanziari piu’ adeguati e convenienti alle proprie esigenze.

Oltre alla mancanza di liquidita’ da parte del sistema bancario si e’ evidenziato come il sistema delle cooperative, gia’ di per se’ sottocapitalizzato, difficilmente e’ in grado di fornire garanzie reali. La funzione di Cooperfidi e’ quello di assumere impegni nei confronti di un soggetto garantito (Banca, che finanzia) a copertura della possibile perdita che quest’ultimo puo’ subire a fronte dell’eventuale mancato pagamento di una obbligazione sottoscritta da un terzo soggetto (la cooperativa che riceve il finanziamento).

In altri termini, la cooperativa riceve due finanziamenti: uno da parte della Banca, che si concretizza nella erogazione di liquidita’, resa disponibile per le finalita’ dell’impresa; l’altro da parte di Cooperfidi Italia, che si concretizza nella condivisione del rischio che la Banca ha assunto verso l’impresa. La parte garantita (che puo’ arrivare fino al 50%del finanziamento) non e’ piu’ una esposizione della Banca verso la cooperativa, ma una esposizione della Banca verso Cooperfidi.

Per la Banca, e’ come se una parte del denaro fosse stata prestata a Cooperfidi Italia, anziche’ all’impresa.

La Banca puo’ determinare la rischiosita’ della propria operazione di impiego in base al merito creditizio di Cooperfidi Italia, sostituendolo a quello della cooperativa.

Cio’ che differenzia un confidi dagli altri intermediari specializzati nel rilascio di garanzie presenti sul mercato e’ l’elemento mutualistico, ed eventualmente solidaristico, che lo fonda.

Il confidi puo’ assumere impegni verso la Banca grazie al suo patrimonio, che e’ costituito dalle partecipazioni e dai contributi delle stesse imprese finanziate.

 

 

 

(ASCA)

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