Cosenza – Si chiama Giovanna Leonetti la giovane biologa di 37 anni sospettata di avere soffocato a Cosenza nella sua abitazione, la figlioletta di sette mesi. Ora la donna è piantonata in ospedale dai carabinieri. Dalle prime notizie pare che la Leonetti lamentasse stanchezza dovuta al fatto che la notte la bambina non la faceva dormire. E’ quanto ha riferito all’ANSA un’amica della donna che aveva raccolto direttamente le lamentele della donna parlando con lei nel laboratorio di analisi cliniche in cui lavorava Giovanna Leonetti. “Sono proprio esasperata – avrebbe detto Giovanna Leonetti all’amica – perche’ Marianna non mi fa dormire la notte. Non so come fare per questo”
La donna avrebbe tentato il suicidio ingerendo barbiturici. Il fatto sarebbe accaduto intorno alle 13 al primo piano di un’abitazione del centro, a via Molinella angolo Piazza Kennedy, dove si trovano, per i rilievi, i militari dell’Arma.
Secondo una prima ricostruzione, a trovare il cadavere della bambina è stato il marito al suo rientro a casa. L’uomo ha poi trovato la moglie su una poltrona, colta da malore ed a terra, accanto alla donna, una confezione vuota di barbiturici. Il padre della bambina, F. L. avvocato di Cosenza, ha portato quindi la moglie in ospedale. Secondo una prima sommaria ricostruzione, la donna soffriva di depressione post partum, ma la notizia non è stata confermata, avrebbe soffocato con un cuscino la figlioletta Il fatto si è consumato al primo piano di un palazzo di Via Molinella,