Barbanti (M5S), patto di stabilità

ROMA – Il deputato M5S Sebastiano Barbanti interviene sul patto di stabilità.

Vi avevamo promesso che avremmo aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno? Vogliamo denunciare – per dovere – i lupi travestiti da integerrimi onorevoli che si aggirano tra i palazzi del governo senza perdere il vizietto di curare esclusivamente i loro interessi: qualcuno cerca di farlo di nascosto, sperando che nessuno si accorga di niente.

Ma,anche questa volta, qualcuno è stato colto con le mani sulla marmellata e smascherato: è toccato al calabrese Giuseppe Galati, (poco) onorevolmente in forza al Pdl e presidente della Fondazione “I Sud del Mondo Onlus”. Galati,infatti, è il primo firmatario di un emendamento – che ha cercato di far inserire nel Patto di Stabilità, all’esame della Camera dei Deputati – che prevedeva, guarda caso, che “ per l’espletamento delle proprie attivitàculturali e sociali di particolare rilievo nazionale ed internazionale statutariamente stabilite, la Fondazione I Sud del Mondo Onlus è riconosciuta tra gli enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di cui all’articolo 1, comma 40 della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Il Ministero per i beni e attività culturali e turismo provvede con proprio decreto alla ripartizione delle risorse con le modalità di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549”.

Insomma, Galatichiede al Governo di finanziare una fondazione di cui è presidente lui stesso. Il testo, esaminato in Commissione Bilancio, ha lasciato – oltre noi del Movimento 5 Stelle, che abbiamo evidenziato l’artificio – tutti interdetti, anche coloro abitualmente dediti al gioco delle tre scimmiette.

Grazie ai membri del M5S della Commissione Bilancio – che con un lavoro certosino stanno spulciando il Patto di stabilità – è stata scoperta l’ennesima porcheria di poco raccomandabili personaggi da prima Repubblica, che ancora credono di poter fare indisturbati i comodi loro a dispetto dei sacrifici richiesti ai cittadini.

Ormai i partiti hanno oltrepassato ogni limite nel mentre che i loro rappresentanti parlano di cambiamento e di novità spacciandosi per agnelli; costoro vogliono solamente nascondere il loro essere lupi, attaccati alla poltrona e ai loro interessi. Un gioco che per loro sfortuna non riuscirà più fare ora che siamo qui nelle istituzioni a vigilare.

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