XIX edizione degli Itinerari Gramsciani

th (13)Il programma della XIX edizione degli Itinerari Gramsciani, organizzata dalla Fondazione –  Istituto Mezzogiorno Mediterraneo presieduto dall’On. Mario Brunetti, per sabato prossimo 25 luglio, alle ore 9:30, prevede presso gli ambienti del Museo nazionale Archeologico della Sibaritide, in località Casa Bianca, la celebrazione del convegno internazionale su: ’Istituzione della Regione Jonica del Mediterraneo – Il patrimonio culturale, valore aggiunto nelle strategie Macroregionali dell’Unione Europea. Sulla proposta, è prevista una circostanziata relazione dell’Architetto Rocco Pangaro. Seguiranno, gli interventi dei docenti universitari, Mario Bolognari e Mimmo Cersosimo. Le conclusioni al dibattito, sono state affidate alla Deputata europea, on. Eleonora Forenza. Nel corso dei lavori è data facoltà di parola ai rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cui, il comune di Cassano All’Ionio, con il sindaco Gianni papasso e l’assessore delegata alla cultura, Alessandra Oriolo, la direttrice del Museo della Sibaritide, Adele Bonofiglio, il politico e meridionalista, Giacomo Schettini. Sono previste le autorevoli presenze dell’on. Alfred Dalipi, vice ministro alla cultura di Albania,  dell’Ing. Spartak Nano, vice presidente della camera di commercio di Albania, del Dott. Neritan Ceka, Ambasciatore dell’Albania in Italia, e del Dott. Bejtullah Destani, Ambasciatore del Kossovo in Italia. Da segnalare, infine, la partecipazione di Antonio Gramsci junior, che parlerà del suo ultimo libro e presenterà, nell’occasione, un “saggio” di musiche balcaniche. L’annuale appuntamento con gli Itinerari Gramsciani, si conferma come una delle manifestazioni importanti, significative e culturali del Sud. Sulla base delle conclusioni del convegno internazionale della scorsa edizione, quest’anno, sarà formalizzata la richiesta di istituzione della “Regione Jonica” proposta dalla “Fondazione”-Istituto Mezzogiorno Mediterraneo (MeMe), che da anni studia i processi della mondializzazione economica e le sue ricadute su i “Sud” del Mediterraneo. La Regione Calabria e quella della Basilicata, ma anche, la Sicilia e la Puglia, e soprattutto le loro province Joniche, sono primariamente interessate, per la loro collocazione geografica e per i contenuti che si vuole dare all’iniziativa. L’ipotesi che sarà messa in discussione nel corso dei lavori del Convegno internazionale 2015, ha sottolineato il presidente del MeMe, Mario Brunetti, punta,  soprattutto, al recupero dei beni culturali e ambientali dell’area in cui storicamente hanno convissuto, riconoscendosi reciprocamente, popoli con identità e religioni diverse. Sulla base delle riflessioni che, da anni, la Fondazione — Istituto MeMe porta avanti sulla Questione meridionale, esaminata come grande questione mediterranea, la proposta, si colloca come esempio concreto di unificazione tra il dato generale politico- teorico e l’azione pratica che metta in correlazione i popoli poveri che si affacciano su quest’area, onde dar vita ad un’altra visione d’Europa rispetto a quella attuale, stretta nella gabbia delle compatibilità capitalistiche e dai vincoli del trattato di Maastricht, che emargina i popoli in carenza di sviluppo. Il primo passo di un cambiamento per le prospettive soprattutto dei giovani, è quello del recupero dei “beni comuni”,culturali, ambientali e turistici che, dalla Magna Grecia al Nord Epiro e fino all’Albania che ha riflessi anche nei Balcani, si concentrano, soprattutto a livello archeologico, per il 60% in quest’area.

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