PITSPOT. Potenzialità e frontiere del videocurriculum

Valentina Falbo, responsabile marketing, racconta il progetto PitSpot

Il videocurriculum come nuovo strumento, interattivo, potente e all’avanguardia, nella ricerca di occupazione. Il videocurriculum come punto d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche per colmare il gap che ci separa dalle altre realtà del nord Italia e d’Europa. E’ su questo percorso che che si muove quindi il progetto PitSpot, studiato, promosso e realizzato da  Marketing e Consulting srl (nota agenzia cosentina qualificata in consulenza manageriale e specializzata anche nella realizzazione di videospot) e presentato nei giorni scorsi all’Unical, nei locali adiacenti l’Aula Magna.

Gli operatori del team PitSpot, dopo la presentazione del progetto, hanno infatti assistito i ragazzi presenti, laureati e non, nella registrazione sul portale e nella realizzazione del proprio videocurriculum , che potrà poi essere visionato da aziende italiane ed europee.

Il progetto PitSpot nasce da un corso di formazione fatto in un’aula universitaria – spiega Valentina Falbo, responsabile marketing dell’azienda – che sviscerava i punti di forza e di debolezza di due strumenti particolari di comunicazione: la videochiamata e il videocurriculum. Attraverso la rete di quest’ultimo noi intendiamo dare la possibilità alle aziende di inserire le loro inserzioni, visionando, sulla base di macrocategorie specifiche i videocurricula, e agli utenti di inserire la propria videocandidatura: il tutto avviene, per ambo le parti, gratuitamente.

"Making a" videocurriculum

Il videocurriculum è così vantaggioso sia per le aziende che per gli utenti in cerca di lavoro: le prime infatti possono abbattere il primo step del colloquio conoscitivo, sfoltendo quindi la pile di CV cartacei, mentre i secondi hanno la possibilità, attraverso il videocurriculum, di presentarsi, in maniera del tutto personale, mostrando le proprie capacità linguistiche, il proprio carattere ed evidenziando naturalmente il percorso di studi fatto, le esperienze professionali maturate, ma anche personalità e interessi“.

Ma il punto di forza più importante del videocurriculum è sicuramente la possibilità di abbattere le distanze geografiche fra utenti e aziende non localizzati nella stessa area. Sempre più aziende infatti ricorrono a questo strumento  per avere  un  primo contatto con potenziali candidati alle posizioni ricercate, mentre lo stesso può dirsi per Università e Scuole di specializzazione che cominciano ad usare le videochiamate tramite Skype, per un primo colloquio conoscitivo con gli studenti candidati a master e corsi di formazione. Ma questi sistemi, che cominciano già a radicarsi al Nord, sono una novità al Sud.

Parte del team PitSpot

Come si può quindi farne conoscere le potenzialità? “Ci rendiamo conto che qui al Sud – prosegue la dott.ssa Falbo – c’è ancora una forte reticenza verso le novità ed è difficile inculcare una nuova mentalità. Riteniamo però che sia già importante, attraverso giornate come quella di giovedi scorso all’Unical, far conoscere questa nuovo strumento,questa nuova opportunità, ormai ricercato sul mercato, che PitSpot rende accessibile a tutti gratuitamente“.

Il videocurriculum quindi come nuova frontiera per la ricerca di una soddisfacente occupazione, ma anche come momento divertente per conoscere e far conoscere al meglio se stessi, abbattendo ogni forma di pudore, insieme a professionisti del settore. Parola di chi l’ha provato.

Andreina Morrone

 

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