L’Unical è primo ateneo del Sud con una maggiore crescita di iscritti: +23%

RENDE (CS) – Nuovo primato per l’Università della Calabria, che risulta il primo grande ateneo statale in quanto a crescita di immatricolati al Sud, segnando oggi un +23% rispetto al pre-pandemia (anno 2019/2020), e tra le sole 3 università d’Italia a vantare un aumento in ciascun anno del quadriennio, nel numero di studenti neo-iscritti. Il risultato appare ancor più rilevante nel confronto col sistema universitario statale italiano, che nello stesso periodo risulta a crescita zero, per cui l’aumento Unical è di ben 23 punti percentuali al di sopra della media nazionale.

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Pallanuoto maschile, Calabria ottava al Trofeo delle regioni

Il “Trofeo delle Regioni” di pallanuoto maschile che si è disputato ad Ostia, per i nati a partire dal 2009, ha visto il C.R. Calabria chiudere all’ottavo posto, battuto in finale dal C.R. Abruzzo per 9-7 (2-3,3-2,3-1,1-1) al termine di un incontro di grande equilibrio deciso nel terzo parziale. A segno i soliti Casoria (tripletta), Morabito(doppietta), Sarro e Bianchi.

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Presentata in Commissione cultura la biografia di Eugenio Carbone, lo stilista cosentino scomparso nel 2021

L’incredibile storia di Eugenio Carbone, stilista, modellista e artista cosentino (originario di Mendicino), scomparso il 25 ottobre del 2021 ed il cui talento gli consentì di lavorare accanto ad alcune grandi firme dell’alta moda italiana, come Germana Marucelli, le sorelle Fontana e Renato Balestra, è oggi raccontata in un bel libro, uscito qualche giorno prima dello scorso Natale e di cui è autrice la scrittrice Daniela Rossi.

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‘Fotografie rubate al telefono’, la mostra itinerante di Emilio Arnone in anteprima a Crotone

CROTONE – La mostra fotografica dal titolo “Fotografie rubate al telefono – Frammenti di memorie”, itinerante in diversi comuni italiani, di Emilio Arnone, sarà in anteprima a Crotone nella Casa della Cultura per una settimana a partire dal 12 gennaio 2024. L’esposizione, promossa dall’Assessore alla Cultura Nicola Corigliano, rappresenta un viaggio unico attraverso dodici anni di esperienze raccolte nella memoria dei telefoni del fotografo.


Emilio Arnone ci invita a immergerci in un universo visivo dove le immagini non sono solo frammenti di scatti casuali, ma vere e proprie finestre aperte su storie, emozioni e momenti intrisi di significato. Attraverso le parole di Wim Wenders, “fotografare è sempre un atto bidirezionale”, si apre una prospettiva inedita: dietro ogni inquadratura si celano mille sfumature, racconti nascosti dietro porte chiuse, finestre sbarrate e luoghi ormai solo ricordati.


Questa esposizione non è solo un insieme di foto, ma un viaggio fluido e irregolare che ci conduce attraverso la relazione di Arnone con il viaggio, il cinema, la fede e lo sguardo verso l’umanità. La quotidianità diventa straordinaria, oltrepassando la superficie dell’immagine per svelare un mondo di emozioni autentiche.

Le fotografie, realizzate con dispositivi tecnologici accessibili a tutti, ci trasportano nella magia dell’ordinario catturato dalla macchina fotografica che portiamo sempre con noi: lo smartphone. L’obiettivo diventa un’estensione del nostro sguardo e, attraverso l’inconscio tecnologico, siamo testimoni di incontri e avvenimenti comuni trasformati in istanti unici e irripetibili.


Questa mostra invita a cogliere l’essenza della vita quotidiana, a rivelare ciò che spesso sfugge alla nostra attenzione, sottolineando la fusione tra tecnologia e sensibilità artistica. Ogni immagine racconta una storia, una rivelazione che sorprende anche l’autore stesso, portando con sé una bellezza inaspettata e una magia che va oltre la semplice visione.
“Fotografie rubate al telefono” celebra la vita di tutti i giorni come uno specchio della realtà, una dimostrazione del potere della visione e della tecnologia fusi in un’unica forma d’arte. È un invito a guardare al di là della superficie, a scoprire la magia celata nell’apparente normalità.
Emilio Arnone, attraverso questa esposizione, ci offre l’opportunità di guardare il mondo con i suoi occhi, di scoprire la storia che si cela dietro ogni singola immagine. Vi invitiamo ad immergervi in questo mondo di emozioni, a lasciarvi trasportare dalla bellezza nascosta dietro ogni fotografia, a vedere oltre l’apparenza e a cogliere l’essenza della vita quotidiana.

Arnone, sottolinea che la maggior parte delle immagini, sono state influenzate dalle canzoni che riproduceva in sottofondo, come se Lou Reed, per dirne uno, indirizzasse il suo sguardo, contribuisse in qualche modo al processo creativo. Questa esposizione promette di rivelare la bellezza insospettata che ci circonda ogni giorno, offrendoci uno sguardo unico sul mondo attraverso l’obiettivo di uno smartphone.
Un ringraziamento speciale all’Associazione Culturale Krotografia, per aver accolto questo progetto con il solito entusiasmo che da sempre lì contraddistingue. La mostra sarà inaugurata venerdì 12 gennaio 2024 presso la Casa della Cultura alle ore 17:30.

Cosenza, domani si festeggia in piazza con Francesco Occhiuzzi e Stefania Orlando

Grande festa in Piazza Carratelli con il varietà di Francesco Occhiuzzi e Stefania Orlando

COSENZ – La Befana Trullalà è l’ennesima iniziativa di spettacolo e divertimento che accompagnerà questi ultimi scorci di festività natalizie. Affidato al brillante ed ironico anchorman cosentino, Francesco Occhiuzzi che sarà affiancato per l’occasione da Stefania Orlando, l’appuntamento è per domani, 5 gennaio, con inizio alle ore 18 in Pazza Carratelli.

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Già partito il countdown per il Carnevale di Castrovillari

Countdown per il Carnevale di Castrovillari che quest’anno festeggia la 66^ edizione. Si parte il 4 febbraio 2024 e si prosegue fino al 13 febbraio 2024.

Dieci giorni di un corposo programma

Oltre 100 appuntamenti che spazieranno, com’ è consuetudine dal mascheramento, alla cultura, con il “Premio Carnevale”, dallo spettacolo, allo sport, dalla danza al folklore con il Festival Internazionale.

La macchina organizzativa è al lavoro per la grande kermesse carnascialesca, la più importante della Calabria, inserita tra i Carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento etc. e riconosciuta dal Touring Club tra i dieci Carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali, tanto da essere riconosciuta dal MIBACT, tra le manifestazioni carnascialesche culturalmente più importanti.

Ultimo, in ordine di tempo, è dello scorso giugno 2023, il prestigioso riconoscimento di evento storicizzato e di alto interesse regionale e culturale grazie alla proposta di Legge, approvata in Consiglio Regionale.

Il Carnevale di Castrovillari, affonda le sue radici dalla prima metà del ‘600 allorquando venne diffusa la storia di “Organtino” – farsa dialettale di Cesare Quintana – proprio in occasione dei riti carnascialeschi. L’evento, alle falde del Pollino, nasce nel 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione.  Da allora, grazie ai vari presidenti che si sono succeduti e ai direttori artistici, l’evento è cresciuto in modo esponenziale.

Un’altra cosa da non sottovalutare è la continuità dell’evento, che è riuscito a fare rete con le scuole cittadine, già al lavoro nei loro laboratori, per creare maschere che coloreranno le principali strade cittadine. Ma anche nelle case dei castrovillaresi e non solo, c’è fermento; le stoffe prendono forma e consistenza per dare vita a quel serpentone colorato che coinvolge e trascina lo spettatore che diventa attore principale della manifestazione.

Anche i carristi sono all’opera per realizzare carri ispirati a temi attuali, fiabeschi e di satira.

Il Cda della Pro Loco, il Presidente Eugenio Iannelli ed il Direttore Artistico, Gerardo Bonifati,  hanno incontrato i gruppi e le scuole che porteranno in scena il loro carnevale con  tematiche TOP SECRET, fino alla prima sfilata, quella di domenica 11 febbraio che inizia dal mattino con la “Parata delle Gioia” evento dedicato ai piccoli del Carnevale per poi proseguire al pomeriggio  con la sfilata dei gruppi mascherati e carri allegorici, colorando ogni angolo di Castrovillari.

Lo scorso anno, nelle due sfilate, si è raggiunto quota 100 mila. Tanti i turisti, i camperisti che hanno voluto vedere ed essere coinvolti in questo grande eventoche determina, inoltre, un corposo e virtuoso indotto economico che sostiene una rilevante crescita del tessuto produttivo dell’intero territorio per le attività commerciali che registrano il tutto esaurito con locali, che deliziano i palati dei turisti con specialità tipiche della tradizione carnascialesca.

Tradizione vissuta appieno durante le “Serenate Tradizionali” ovvero la “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari, che si tiene il giovedì grasso, (8 febbraio) e riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”.

“Una Festa nella Festa che rilancia espressività e fantasia della gente del Pollino, un’eredità che si arricchisce ininterrottamente di raffigurazioni proprie che prendono vita grazie ad una libera partecipazione che qui è storia e cultura per le proprie radici. Un patrimonio trasmesso dall’amore per la propria Terra”.  Così il presidente, Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati che invitano tutti a partecipare nel segno dell’allegria, dei colori e della spensieratezza con un occhio rivolto a chi è meno fortunato di noi. (foto di Alessia Motta)

Tornano i saldi invernali in Calabria: ecco i consigli per gli acquisti da Confcommercio

Cosenza – Come per lo scorso anno, anche per il 2024 il 5 gennaio è stato individuato dalla Giunta regionale come data per l’avvio dei saldi invernali. Una partenza simultanea in tutte le regioni d’Italia eccezion fatta per la Valle d’Aosta dove i saldi hanno preso il via il 2 gennaio. I saldi avranno una durata di 60 giorni dalla data di avvio.

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La musica del mondo al Rendano per il primo concerto dell’anno dell’Orchestra Sinfonica Brutia

Quando la musica tocca le corde dell’anima. Ed è la musica del mondo quella che ha contrassegnato il Concerto di Capodanno dell’Orchestra Sinfonica Brutia, tenutosi al Rendano di Cosenza, alla presenza del Sindaco Franz Caruso che ha augurato buon 2024 a tutta la città. Un Rendano gremito in ogni ordine di posto è il segno tangibile di una reputazione che cresce e si sedimenta, quella  tributata all’OSB, diretta dal maestro Francesco Perri, autentico demiurgo di una compagine che per il primo concerto dell’anno ha messo insieme l’organico più consistente, 70 elementi, tra i quali hanno preso posto i 4 fortunati spettatori che hanno acquistato un biglietto speciale, per seguire il concerto da una imperdibile prospettiva, mai sperimentata prima e cioè direttamente dal palcoscenico.

E’ questa, infatti, una delle novità della programmazione 2024 della Sinfonica Brutia. Il Concerto di Capodanno è stato suggellato da un brindisi augurale, con tanto di stappo dello spumante, cui ha preso parte il Sindaco Franz Caruso, visibilmente soddisfatto per i risultati conseguiti dall’Orchestra nel 2023 e che, con il concerto del primo dell’anno, parte alla volta di un’altra magnifica avventura, mentre prende l’avvio la terza annualità del FUS che per l’OSB è un’importante fonte di sostentamento.    

Il Sindaco Franz Caruso ha festeggiato insieme alla città il successo di un concerto caratterizzato da un repertorio non facile, ma che la compagine del maestro Perri ha brillantemente condotto in porto tra gli applausi convinti e vere e proprie standing ovation. “Tenevo in modo particolare a questo concerto di inizio anno al Rendano – ha detto il primo cittadino – e questa seconda edizione è stata particolarmente  significativa, perché tanta presenza e tanto pubblico significano che quello che abbiamo messo in campo, da quando sono Sindaco, insieme al maestro Francesco Perri e ad Annarita Callari e con la supervisione del dirigente Giuseppe Bruno,  è sicuramente qualcosa di importante, non solo per la città, ma anche per la provincia e, mi auguro, per la Calabria”. Franz Caruso ha poi rivolto parole di ringraziamento agli altri Sindaci, come quelli di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, di San Vincenzo La Costa, Gregorio Iannotta, e di Crotone, Vincenzo Voce e a tutti gli altri primi cittadini “che – ha aggiunto Franz Caruso –  dal primo momento hanno creduto nell’Orchestra al pari di noi, sostenendoci insieme a tutti gli amici dell’OSB. La vostra vicinanza e quella dei soci – ha aggiunto il primo cittadino rivolgendosi direttamente alla platea – ci ha consentito di realizzare quella che inizialmente poteva sembrare una follia, ma che ora è qualcosa di bello, solido e utile, non solo per il nostro territorio, ma anche per i professori d’orchestra che ne formano il cuore pulsante e per il nostro bellissimo teatro di tradizione”. Il concerto si è aperto sulle note dell’Inno di Mameli con il pubblico del Rendano tutto in piedi. A dare l’avvio al viaggio immaginato dal maestro Perri intorno alle musiche del mondo, patrimonio dell’umanità, quasi in controtendenza ai concerti straussiani da primo dell’anno, è stato “La Grande Porta di Kiev” da “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij  nell’orchestrazione di Maurice Ravel. Un brano fantastico, soprattutto per la potenza del suono. Da Musorgskij al “Capriccio Spagnolo in la maggiore opera 34” di Nikolaj Rimskij-Korsakov è un attimo e i 5 movimenti che lo compongono e che lo segnalano come uno dei capolavori dell’arte dell’orchestrazione,confermano la complessità del repertorio affrontato dall’OSB e il paziente e certosino lavoro del direttore Perri che, grazie al suo piglio giocoso, ma percorso dal rigore, ne estrae quell’ampia gamma di effetti timbrici che rappresentano la cifra di riconoscibilità di questa bella pagina musicale. Il viaggio “spericolato” prosegue con alcune danze di immediata riconoscibilità, ma non per questo meno complesse: “La Danza delle ore” di Amilcare Ponchielli, da “La Gioconda” e La danza dei Cavalieri da “Romeo e Giulietta Suite n. 2”, Op. 64 di Sergei Prokofiev, nella quale ultima svettano ottoni e percussioni, ma in cui agli archi è affidato il compito di far presagire quanto di drammatico sta per accadere a causa dell’amore travagliato dei due protagonisti del titolo. A far riprendere fiato c’è la piacevole ed orecchiabile Tarantella, da “Soirées musicales” di Gioachino Rossini, quasi un “peccato di vecchiaia” del celebre compositore, prima di un’altra incursione, tra eros e thanatos, in un’altra danza, quella ritual del fuego, tratta dal balletto “El Amor Brujo” di Manuel de Falla, seguìto dalla  Danza Macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns. Il programma si concede una pausa “cinematografica” con il Valzer n.2, nota come “Suite for Variety Orchestra” di Dmitri Shostakovich, brano reso celebre dal film di Stanley Kubrick “Eyes Wide Shut” con Nicole Kidman e Tom Cruise. Sulla danza delle sciabole o delle spade, di Aram Khachaturian e, a seguire, sulle note di “Galop infernal” da Orfeo all’inferno di Jacques Offenbach, si chiude la parte ufficiale del concerto. Ma il bello deve ancora venire. Dopo il brindisi, i tre bis annunciati dal direttore Francesco Perri. Si comincia con il celebre sirtaki di Mikis Theodorakis, tratto dal film di Michael Cacoyannis “Zorba il Greco” che l’OSB suona chiamando in causa un mandolino al posto del bouzuki, ma l’effetto è veramente godibilissimo. E’ poi la volta di un primo coinvolgimento del pubblico, chiamato da Perri a rafforzare la parte musicale, scaturita da un altrettanto godibile commistione tra la quinta di Beethoven e il Mambo n.5 di Perez Prado. E’ solo l’anticamera del tripudio finale: il famosissimo  “Tico Tico” di Zequinha de Abreu, introdotto da due percussionisti sbucati alle spalle della platea che richiamano in mezzo al pubblico un primo gruppo di orchestrali. Un richiamo irresistibile che coinvolge quasi mezza platea in un ballo irrefrenabile che fa il giro del teatro. Il convoglio non si ferma e prosegue la sua marcia trionfale. Benvenuto 2024!

Voucher caro scuola, 500 euro agli studenti calabresi dalla Regione

CATANZARO – Dalla Regione 16 milioni di euro per due annualità, di cui 8 milioni per la prima, per fronteggiare il caro scuola. È stato, infatti, pubblicato in pre-informazione sul sito della Regione Calabria l’Avviso, gestito dal Dipartimento istruzione, per l’erogazione di borse di studio regionali denominate “Voucher Caro Scuola” a favore degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2022/2023.

“Come già preaannunciato con il presidente Occhiuto – afferma la vice presidente della Regione Calabria con delega all’istruzione Giusi Princi – abbiamo intenso finanziare 36 mila borse di studio regionali, del valore di 500 euro cadauna, finalizzate a tutelare e salvaguardare il diritto allo studio degli studenti calabresi anche garantendo loro un sostegno economico concreto per le spese a cui le loro famiglie sono andate incontro ad inizio anno scolastico, per far fronte all’acquisto di materiale didattico, scolastico, di supporti digitali e anche per spese di trasporto scolastico e di accesso ai servizi culturali. Di fatto un sostegno concreto per garantire la frequenza scolastica degli studenti appartenenti a famiglie a basso e medio reddito”.

Destinatari della misura – spiega la vice presidente – sono gli studenti e le studentesse residenti in uno dei Comuni della Regione Calabria, iscritti e frequentanti istituti secondari di secondo grado della regione, appartenenti a nuclei familiari aventi Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 15.748,78 euro. Una prima finestra, gestita tramite piattaforma dedicata, sarà aperta a fine gennaio, una seconda sarà, invece, attivata in corrispondenza dell’inizio del nuovo anno scolastico”.

Una misura fondamentale – conclude la vice presidente Princi – con la quale, anche alzando l’Isee, veniamo incontro alle esigenze delle tante famiglie calabresi, riducendo i divari sociali, promuovendo l’inclusione e contrastando la dispersione scolastica”.