Il Sound Minimale di Teho Teardo in Concerto al Teatro Auditorium dell’Unical

Mercoledì 3 aprile, inaugurato al Teatro Auditorium dell’Unical, Cine/Ma/Live #2, ciclo di eventi che fondono cinema e musica, promossi dall’associazione culturale Fata Morgana.

Ad inaugurare la rassegna, Mauro Teardo, noto ai più come Teho Teardo, il musicista che ha firmato numerose colonne sonore per il cinema italiano (sue quelle di Diaz, L’amico di famiglia, Il Divo, La ragazza del lago, Il Gioiellino, La nave dolce, Una vita tranquilla, Gorbaciof, Denti e molte altre)

Fata Morgana non è nuova ad eventi simili, a Dicembre aveva già proposto a Cosenza, presso il cinema Italia, la sonorizzazione dal vivo de “Il ventaglio di Lady Windermere“ di Lubitsch, dal romanzo di Oscar Wilde ed eseguita dai Red Basica, la band cosentina guidata da Mirko Onofrio, già membro dei Brunori SAS.

Mercoledì piove e fa piuttosto freddo. Lo spettacolo inizia alle 21.30 ma sbaglio uscita sulla SA-RC e arrivo clamorosamente in ritardo. E’ la musica, da fuori, ad indicarmi la strada. Quando entro, il nastro musicato è un estratto da Diaz, uscito proprio un anno fa, in questo periodo.

Teho Teardo non è da solo sul palco, ad accompagnarlo è Martina Bertoni, al violoncello. Ed è proprio il violoncello a farmi tornare in mente, sebbene in maniera un po’ impropria, la celebre foto di Man Ray in bianco e nero, “Le Violon d’Ingres” (letteralmente “Il violino di Ingres), in cui compare una donna nuda ritratta di spalle, con dipinte, in corrispondenza delle natiche, le due “effe” del violino, le stesse che compaiono anche sul violoncello e che mi fanno riflettere sulla stretta analogia tra lo strumento e il corpo della donna, il ventre largo e sinuoso, le forme rotonde e sensuali che Martina Bertoni fa vibrare ad ogni nota.

Terminata la sonorizzazione di un frammento da “Il Gioiellino”, Teardo interrompe l’applauso scrosciante e dice, con un inconfondibile accento settentrionale: “E’ la prima volta che suoniamo qui in Calabria, chiamateci ancora!” e lancia un sorriso compiaciuto a noi, i veri compiaciuti, finiti lì dentro a goderci lo spettacolo.

Dopo il bis sulle note di un inedito dal suo nuovo album, “Still Smiling”,  in uscita il prossimo 22 aprile. La luce interrompe l’atmosfera di buio complice e custode. Colgo un’euforia generale, che poi è il bello del teatro. L’idea di condividere tra sconosciuti, e perciò non più tali, uno spazio comune, dimentichi di ciò che accade fuori, uniti dal segreto di ciò a cui si ha assistito e legati da quella commistione alchemica di sentimento e sussulti che l’Arte, quella più pura, sa scatenare.

Chiara De Salvo

Chiusa La Mensa Scolastica di Campora San Giovanni

Campora (Cs) – Dopo una efficace ed attenta revisione, l’Asp ha deciso di chiudere la mensa scolastica di Campora San Giovanni. Nella documentazione è emerso che all’interno delle cucine erano presenti numerose trappole per topi e diversi escrementi. L’Asp ha deciso di intervenire dopo la protesta dei  genitori dei bambini delle elementari, che hanno contestato le modalità con cui è stato eseguito l’intervento di derattizzazione della struttura scolastica.  La protesta dei genitori si è focalizzata sulla mancanza di comunicazione e sul non rispetto delle regole operative e precauzionali. Molti si chiedono da quanto tempo i locali fossero frequentati dai roditori e se tutto ciò ha influito in modo negativo nella preparazione dei pasti che giornalmente venivano serviti agli ignari studenti.

Castrovillari: Il Sindaco Lo Polito interviene sui Rifiuti in Città Annunciando le prime 20 Sanzioni

CASTROVILLARI (CS) – “Nonostante si sia normalizzato il sistema di raccolta dei rifiuti che vede  la “raccolta porta a porta” per tutte le frazioni , continuano a registrarsi comportamenti scorretti da parte di alcuni.

Infatti, le campane per il vetro ed i contenitori per la raccolta di indumenti usati, insieme ai luoghi vicino le scuole,  vengono ancora  inondati  di buste di rifiuti .

L’inciviltà di alcuni danneggia l’immagine e la salubrità  dell’ambiente. A nulla sono valsi, poi,   gli inviti  a collaborare  nell’interesse generale.

Neppure la segnalazione dell’avvenuta installazione  di telecamere nei pressi  delle campane per il vetro ha dissuaso  questi incivili .

Per questa ragione  si comunica  che stanno per essere  inviate le prime  20 sanzioni  amministrative  nei confronti  di coloro che hanno  proceduto  all’illegittimo abbandono,  specificando che  l’Amministrazione comunale , d’intesa con il proprio  ufficio legale sta verificando  anche la possibilità  di procedere  penalmente  nei confronti  di coloro i quali  si sono resi responsabili dell’illecito , abbandonando i rifiuti.”

Reggio Calabria: Arrestati Impiegati del Comune

REGGIO CALABRIA – 17 impiegati del Comune di Reggio Calabria sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza per assenteismo.

L’accusa è di truffa ai danni dell’ente. I dipendenti, arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura, sono stati posti ai domiciliari.

Sono state emesse altre 78 denunce per lo stesso reato e, tra questi, il gip ne interrogherà 48  per l’eventuale applicazione della sospensione dai pubblici uffici.

 

 

A Gerace nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi

Consiglio Comunale dei Ragazzi

GERACE (RC) – Una Sala Consiliare gremita di giovanissimi cittadini ha fatto da cornice alla seduta di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Gerace.

Al tavolo dei lavori hanno trovato posto i dieci alunni della scuola secondaria di primo grado del locale Istituto Comprensivo “Cinque Martiri” risultati eletti nel corso dell’apposita consultazione elettorale tenutasi il 18 marzo scorso, al termine della quale Luca Matteo Rodinò venne proclamato eletto quale Sindaco dei Ragazzi.

È toccato però agli adulti aprire i lavori: a prendere per primo la parola è stato infatti il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, che ha voluto rimarcare come il Consiglio Comunale abbia preso atto dell’elezione dell’omologo organo dei Ragazzi nel corso dell’ultima seduta, quando ha anche proceduto ad approvare all’unanimità il nuovo statuto che ne regolerà l’elezione dal prossimo anno scolastico, concedendo la facoltà di votare anche agli alunni delle terze, quarte e quinte classi della scuola primaria. Varacalli si è quindi congratulato con gli alunni geracesi per grande senso civico e la vivace attenzione con la quale hanno preso parte alle fasi che hanno preceduto le elezioni, ricordando loro come da oggi la casa comunale sia «ancora di più la casa di tutti i cittadini, anche di quelli giovanissimi che, ne sono certo, sapranno dare con responsabilità il loro prezioso contributo alla crescita della Città».

Ad affiancare il Sindaco Varacalli, le due più strette collaboratrici di Tommaso Mittiga, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Cinque Martiri” di Gerace, ossia Gabriella Reitano, vicaria per la scuola secondaria di primo grado, e Saveria Marturano per la scuola primaria.

Luca Matteo Rodinò, dodicenne studente di Seconda Media appassionato di matematica e dello studio del pianoforte, ha quindi ricevuto dalle mani del Sindaco Varacalli la fascia tricolore distintiva del ruolo che rivestirà fino alla fine dell’attuale anno scolastico. «Permettetemi in primo luogo di ringraziare i miei compagni di scuola geracesi, per aver posto la loro fiducia in me, cittadino locrese ospite della scuola media di Gerace» – ha esordito il neo Sindaco dei Ragazzi di Gerace. «So bene che in questo periodo di grave crisi economica e sociale – ha proseguito Rodinò – l’attenzione del mondo degli adulti, soprattutto di chi amministra la cosa pubblica, è rivolta a problemi di difficile soluzione, ma confido di poter attuare, con il contributo dell’Amministrazione Comunale, i punti del programma della lista premiata dagli elettori, “Gerace Domani”». Un programma che prevede la realizzazione di un giornalino quindicinale «che dia voce a chi vuole esprimere il proprio pensiero»; l’avvio di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti all’interno della scuola; l’organizzazione di una giornata da dedicare alla pulizia dei monumenti di Gerace con il coinvolgimento dei cittadini; l’organizzazione di incontri con le persone anziane per la riscoperta delle tradizioni geracesi; la proposta di alcuni accorgimenti per rendere le strutture sportive cittadine meglio fruibili dai giovani.

Un sincero “in bocca al lupo” per una proficua attività amministrativa è giunto a Luca Matteo Rodinò dai due candidati a sindaco usciti sconfitti, Gabriele Gratteri e Michele Romano, eletti consiglieri di minoranza insieme a Alberto Filippone.

La squadra amministrativa del neo sindaco Rodinò sarà invece composta dal vicesindaco e assessore alla Raccolta Differenziata Giuseppe Galluzzo, dall’assessore alla Cultura Elisa Rodinò, dall’assessore allo Sport Giuseppe Tersite, e dai consiglieri di maggioranza Chiara Marrapodi, Pietro Sorace e Matteo Tropeano.

 

 

 

“Critica all’antimafia”, il nuovo libro di Andrea Apollonio

“L’idea di scrivere una storia della mentalità mafiosa è apparsa spesso una sciocchezza”, così Andrea Apollonio, giovane scrittore leccese ha presentato lo scorso 4 aprile presso il Terrazzo della Pellegrini Editore il quattordicesimo libro della collana “Mafie” pubblicato dalla stessa casa editrice cosentina. Critica all’antimafia, è questo il titolo del volume nel quale racconta in maniera analitica e scientifica l’evoluzione del fenomeno mafioso. Mafia, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Camorra, tutte realtà made in Italy descritte dalla penna dell’autore sotto forma di relazioni di viaggio. Un difficile percorso tra storia e politica nei meandri oscuri delle mafie regionali o, per dirla alla maniera di Calvino, delle “città invisibili”. Mafia come fenomeno liquido, invisibile, plastico, camaleontico cha fa più paura quando fa affari piuttosto che quando spara. I sottogoverni tentacolari in un rapporto inversamente proporzionale alla politica italiana hanno messo radici anche oltreoceano; la geografia della malavita organizzata, del resto, è molto cambiata. Dalla Conca D’oro della Mafia Palermitana a Toronto, da San Luca a Londra o a Duisburg il passo è breve. I boss malavitosi, i famosi gangsters celebrati nel cinema Hollywoodiano, hanno concentrato il loro potere in centri nevralgici internazionali. Basti pensare ai cinquantasei grattacieli attualmente in costruzione nell’area dell’Ontario. La mafia continua a proliferare. Lo scrittore, dapprima giurista penale, sente di dover trattare questo spigoloso argomento anche per cercare di individuare le possibili soluzioni utili a sconfiggere questo male. Da Luigi Sciascia a Pio La Torre fino ad Antonio Nicaso, in molti hanno seriamente riflettuto e indagato concretamente sul problema. È possibile debellare il cancro sociale con un apparato di leggi valide e dure. La passione di Apollonio verso le dinamiche del potere mafioso nasce da un’esperienza fatta in prima persona con il corpo speciale di cacciatori in terra di ‘Ndrangheta. Rosarno, Platì, Polsi, Gioia Tauro, Gioiosa Marina e San Luca sono le zone mafiose calabresi esplorate e raccontate dall’autore nell’undicesimo libro della collana: Cosa Nuova: Viaggio nei  feudi della ‘ndrangheta con lo squadrone cacciatori. “Bisogna assaggiare l’inferno per capire tutto il resto”, così Andrea Apollonio racconta la sua esperienza di uomo e scrittore. Nei due libri, intrisi di riferimenti letterari, si passa da un viaggio reale ad uno propriamente legale. In Critica dell’antimafia, ad esempio, come studioso di diritto, circumnaviga l’isola rocciosa della normativa applicabile al sistema mafia. Dopo i fatti di sangue del ‘65 (Strage di Ciaculli), del 1982 (Stragi eccellenti di Della Chiesa, La Torre), del ‘92 (strage di Capaci, con la morte di Falcone e Borsellino) l’antimafia è stata considerata una categoria di repressione. Apollonio auspica una legislazione che sia strumento di coesione sociale e risanamento in luogo di leggi arretrate frutto di una normativa schizofrenica ed emotiva. Durante la presentazione del libro sono intervenuti Antonio Nicaso (esperto internazionale di mafia) ed Ercole Giap Parini (ricercatore di sociologia generale presso l’Unical). Entrambi hanno appena dato avvio, presso l’Università della Calabria, ad un corso sulle organizzazioni mafiose transnazionali. Antonio Nicaso, esperto di ‘ndrangheta da quarantatrè anni, compiaciuto per l’opera di Apollonio, anticipa l’esistenza di una rete internet interamante gestita da organizzazioni criminali. “La mafia è plastica. Si adatta al territorio, vive di consensi” fa sapere. Ercole Giap Parini, sottolineando l’utilità del libro, afferma: “Mette il dito nella piaga, soprattutto nelle considerazioni relative al 41 bis. Il “carcere duro”è lo strumento più temuto dai boss mafiosi. Raffaele Cutolo,  infatti diceva: “le condizioni in cui è costretto a vivere un uomo al 41 bis sono indegne per un paese civile. Meglio la pena di morte, che una vita dove è proibito telefonare, parlare con altre persone, cucinare e svolgere ogni altro genere di attività”. E’ un libro che chiede normalità, si evince che Apollonio vuole esplicitamente che il diritto sia diritto”. La nostra è una storia fatta di patti con le mafie e le mafie non vanno enfatizzate perché diventerebbero invincibili. Lo scrittore, dunque, ci invita a ripensare un diritto imperfetto che faccia da contrasto: “Il diritto deve essere uno strumento tecnocratico di distribuzione della sofferenza”. Le mafie devono essere pensate dunque sia come modi di essere che come modi di agire e la politica sociale è l’unica arma contro l’azione delle cosche e dei clan malavitosi.

                                                                                                                    Rossana Muraca

Vandana Shiva: elogio della biodiversità

COSENZA – In vista del conferimento della laurea honoris causa a Vandana Shiva – che si terrà domattina all’università della Calabria – Ateneo Controverso ha voluto anticipare l’atteso evento con un incontro propedeutico. Globalizzazione, sovranità alimentare ed ecologia sociale i temi scelti.

L’aula 16c sembra quasi impreparata a questo appuntamento. Molti gli studenti che sono presenti perché incuriositi dalla presenza dell’attivista indiana, ma il pubblico si colora presto anche di volti estranei all’ambiente universitario.

Si parte con la proiezione di un video. “La dea ferita” – di Werner Weick e Marilia Albanese – è un documentario prodotto quasi 20 anni fa, che presenta ancora oggi l’attualità di un sistema economico globale poco sostenibile e poco democratico. In un’ora di filmato si concentra buona parte del pensiero e delle battaglie di Vandana Shiva, premiata nel 1993 con il Right Livelihood Award, il Nobel per la Pace alternativo. Partendo dalla figura della Dea Madre, Durga, così cara alla cultura e alla spiritualità indiana, si dipana la storia della lotta continua tra bene e male, che si concretizza nella lotta tra vita e morte, tra naturale e artificiale. La divinità ha le sembianze femminili perché rappresenta la natura e la forza generatrice. Ma è anche espressione di tutte le donne che assumono il ruolo di custodi e testimoni della vita. Vita che nasce dalla terra. Una terra troppo spesso martoriata e dilaniata da interventi umani invasivi. È il caso delle multinazionali che incidono pesantemente sulle scelte agricole dei diversi paesi, creando monocolture che distruggono la diversità ambientale e la stessa sopravvivenza dei popoli. Un ciclo vizioso che porta povertà e malattie, mascherate da ricchezza e successo. L’uso massiccio di monocolture o di organismi geneticamente modificati, ad esempio, se da un lato garantisce rese agricole elevate, dall’altro altera gli equilibri del territorio e costringe ad usare pesticidi che sono nocivi per la salute dell’uomo e degli animali.

Il documentario descrive nei dettagli le conseguenze degli interventi delle multinazionali sulla vita economica e sociale dell’India, introducendo i temi della biodiversità, dei beni comuni, della salvaguardia della natura e dell’agricoltura legata ad essa, dell’importanza del ruolo delle donne, di una sana alimentazione.

Parole e immagini di popoli e luoghi lontani che sembrano comunque molto vicini alle nostre realtà. Situazioni che, nelle pur evidenti diversità di contesto, ben si possono adattare ai nostri territori. La soia che soppianta le coltivazioni autoctone dell’India può fare pari con l’abbandono delle nostre terre e l’estinzione di alcune antiche varietà di frutti.

Quando arriva il turno di Vandana Shiva l’attesa è cresciuta ormai a dismisura. Il tempo a disposizione con lei è poco, ma si concede ugualmente all’interesse e alla sete di sapere dei presenti. C’è chi chiede delucidazioni sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. «Non necessariamente le nuove tecnologie devono essere positive, lo si vede bene nel caso degli ogm o dell’energia nucleare: non si può usare la nuova tecnologia come stratagemma di bullismo verso i popoli», risponde con precisione.

C’è chi si sofferma sul conferimento della laurea ad honorem da una terra come la Calabria ai margini della globalizzazione e dello sviluppo. «Il margine di ieri è il centro del futuro», esordisce con voce sicura e pacata, proseguendo con l’idea della necessità di riappropriarsi delle peculiarità di ogni luogo sfruttandone potenzialità e caratteristiche proprie, dando centralità alla conoscenza.

C’è chi ancora pone l’accento sulle nuove forme di patriarcato che, a detta di Vandana Shiva «si può combattere e sconfiggere solo praticando il rispetto per ogni forma di essere vivente». E di certo non può mancare il riferimento al caso Novartis e alla vittoria dei diritti sulle logiche di mercato.

Nel dibattito serrato e incalzante rientrano anche tematiche come quella della green economy, della dignità del lavoro, della conoscenza, della sovranità alimentare, dell’immigrazione come «conseguenza di economie non sostenibili», ma sopratutto un riferimento costante viene fatto al potere della democrazia e della partecipazione civica.

L’incontro è giunto alla fine. Vandana Shiva lascia la platea su note di speranze per una possibilità di cambiamento, per la costruzione di un’economia che punti al benessere delle persone più che allo sviluppo ad ogni costo. Ma l’appuntamento prosegue domattina in Aula Magna.

 

 Mariacristiana Guglielmelli

 

Nuovo appuntamento con i Mattanza

Una selezione ad hoc dei brani storici del gruppo, i più conosciuti e i più ballati, insieme ad una rosa altrettanto selezionata di brani tratti dall’ ultimo successo Cu non ha non è : continua il tour dei MATTANZA con la prossima tappa a La Sosta di Villa San Giovanni (RC)  venerdi 12 aprile, inizio previsto alle ore 22.

Vi aspetta allora Mimmo Martino insieme ovviamente agli altri ragazzi del gruppo, Roberto Aricò (basso e contrabbasso); Enzo Petea (fisarmonica, tastiere); Fabio Moragas (chitarra battente, chitarra classica); Mario Lo Cascio (chitarre, lira calabrese, fiati popolari);  Giacomo Farina (tamburi a cornice e percussioni); e dulcis in fundo Rosamaria Scopelliti (voce femminile).

Non perdetevi dunque il prossimo ma non ultimo appuntamento con i MATTANZA!

I Fukada Tree in concerto al Garage di Londra

La band cosentina Fukada Tree, vincitori del contest Edison Change The Music per la categoria “elettronica/rap/hip hop” hanno ricevuto finalmente il loro premio: terranno due concerti uno a Londra e l’altro a Barcellona. La giuria dell’Edison contest si era così espressa “i Fukada Tree con le loro sonorità elettroniche sospese e ipnotiche, la sensuale vocalità femminile e la capacità di creare atmosfere sognanti e suggestive hanno conquistato i giurati con il loro stile ispirato ai suoni trip-hop della terra di Albione”, ora finalmente i Fukada sono giunti in quella terra di Albione dove sperano di conquistare il pubblico inglese che in fatto di musica è molto esigente, infatti il prossimo 10 Aprile i Fukada si esibiranno insieme agli Almamegretta nello storico locale The Garage di Londra.

Il The Garage è uno dei più famosi locali di musica indipendente della Gran Bretagna, riaperto dopo una chiusura di tre anni dalla collaborazione tra il Mama Group e l’azienda produttrice dell’energy drink Relentless, il locale completamente rinnovato vanta un potente impianto audio (con un sistema di altoparlanti Turbosound) e d’illuminazione tali da garantire un’alta qualità professionale che lo rendono la sede ideale per eventi musicali d’eccezione.

Nel corso degli anni The Garage, che ha avuto agli inizi un certa influenza nella diffusione della punk music, ha ospitato concerti di alcune delle band più acclamate al mondo, tra cui Kings of Leon, Green Day, Radiohead, Red Hot Chili Peppers, Razorlight, Killers, Arctic Monkeys, Blink-182 e Pulp.

Il Sindaco Mario Occhiuto consegna riconoscimento al giornalista Mario Campanella in Commissione cultura

“Sono realmente emozionato di ricevere questo riconoscimento perché viene dalla mia città e dall’istituzione più importante in assoluto perché il Comune accosta i cittadini agli amministratori in un percorso di governo condiviso della città”.
Sono parole del giornalista cosentino Mario Campanella, ospitato nel pomeriggio di oggi a Palazzo dei Bruzi dalla commissione cultura del Comune di Cosenza, presieduta da Claudio Nigro. Nel corso della seduta, il Sindaco Mario Occhiuto ha consegnato a Mario Campanella un riconoscimento per i significativi traguardi raggiunti nell’attività giornalistica, ma anche in quella di scrittore che ha saputo con grande impegno indagare, nelle inchieste e nei libri pubblicati, alcune problematiche di stringente attualità come la pedofilia, il bullismo e la vulnerabilità dei giovani.
Il profilo professionale di Mario Campanella è stato delineato dal Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro. Giornalista professionista dal 1996, una laurea in scienze della comunicazione, settore nel quale è attualmente esperto per conto del Consiglio regionale della Calabria, già Vice Presidente del Corecom-Agcom, Mario Campanella ha ricoperto diversi incarichi di capo ufficio stampa in  altrettanti contesti, come l’ASP, l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, le Ferrovie della Calabria e la Sorical. E’ stato, tra l’altro, a capo anche dell’ufficio stampa della Commissione Bicamerale parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. Impegnatissimo nel sociale, gli ultimi suoi libri, “Senza il bacio della buona notte”, edito da Rubbettino nel 2006, e “Lettera a una bambina molestata”, scritto quest’ultimo insieme a Don Fortunato Di Noto per la casa editrice Viator, focalizzano l’attenzione su alcuni temi di ampio respiro e di forte impatto emotivo come i riflessi sui figli delle separazioni coniugali e la pedofilia. Tra i meriti di Campanella, anche l’aver acceso di recente i riflettori proprio sul fenomeno sommerso, ma, purtroppo, in continua crescita, degli abusi sui minori, con la I giornata contro la pedofilia celebrata in tutti i campi di calcio della serie A e promossa insieme a Don Di Noto, con il sostegno della Lega Calcio e della Presidenza della Camera dei Deputati.
Nel corso della Commissione cultura Campanella, che ha ricordato i suoi trascorsi di giovane cronista di RLB alle prese con i resoconti di innumerevoli sedute del Consiglio comunale della città, ha chiesto alla stessa Commissione di farsi parte attiva in Consiglio comunale di una mozione a sostegno della modifica, sostanziale e non solo di forma, dell’articolo 444 del codice di procedura penale che consente attualmente ai pedofili di patteggiare la pena, con esclusione di ogni menzione sul casellario giudiziale. “La pedofilia – ha detto il giornalista – è un crimine aberrante che è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo il divario tra fatti reali e denunce è ancora abissale”.

Prima di congedarsi il giornalista ha annunciato i suoi prossimi progetti: un libro giallo ed una raccolta di dieci racconti sull’adolescenza, scritta a quattro mani con Maria Rita Parsi.