Morto 17enne, la Procura apre un’inchiesta

ambulanzaCATANZARO – Un ragazzo è stato trovato in casa privo di vita dai familiari. Il 17enne era in cura presso una struttura sanitaria a Soverato ma recentemente gli era stata cambiata la cura farmacologica. I familiari del ragazzo hanno presentato un esposto ai carabinieri sostenendo che la morte potrebbe essere legata proprio al cambio di farmaci. Intanto la Procura di Catanzaro ha avviato un’inchiesta per accertare le cause della morte. Domani il sostituto procuratore Paolo Petrolo affiderà l’incarico per l’autopsia.

Commissione d’inchiesta sull’Amaco risponde a consigliere comunale di Castrolibero Francesco Rovere

COSENZA – La Commissione d’inchiesta sull’Amaco nominata dal Sindaco Mario Occhiuto e Presieduta dal consigliere comunale del PSE Giuseppe Mazzuca risponde alle dichiarazioni, pubblicate questa mattina sulla stampa, del Consigliere comunale del Comune di Castrolibero Francesco Rovere.

La Commissione d’inchiesta, formata oltre che dal Presidente Mazzuca anche dai consiglieri Massimo Bozzo (UDC), Francesco De Cicco (Popolari e Liberali Cosenza), Michelangelo Spataro (Scopelliti Presidente) e Cataldo Savastano (Autonomia e Diritti), ha all’unanimità redatto un documento nel quale vengono puntualizzati alcuni aspetti che erano stati in parte già chiariti dall’intervento dei giorni scorsi del Presidente Mazzuca.

“E’ l’ultima volta che rispondiamo – si legge nel documento della commissione d’inchiesta – sia per non proseguire sine die in sterili discussioni, ma anche perchè riteniamo di non dover avere interlocuzioni, nè dare troppe spiegazioni, ad istituzioni che non sono interessate alla vita interna del Comune di Cosenza e quindi all’attività delle commissioni consiliari e delle commissioni d’inchiesta che, quando occorre, l’Amministrazione comunale e il Sindaco anzitutto hanno pieno diritto di nominare.

La risposta del Presidente Mazzuca era stata già abbastanza esauriente e credevamo non ci fosse bisogno di ulteriori appendici. Il fatto, però, di essere stati chiamati nuovamente in causa ci obbliga a dare una risposta nella nostra qualità di componenti la commissione d’inchiesta, ma non ci attarderemo in seguito in ulteriori spiegazioni.

Anzitutto va sgomberato il campo da un equivoco nel quale incorre con le sue dichiarazioni il consigliere di Castrolibero Rovere: il servizio cui si fa riferimento  è un servizio per i cittadini di Castrolibero verso la città di Cosenza e non viceversa. Un servizio che sicuramente rappresenta un costo, sia in termini economici e di personale, che l’azienda cittadina sostiene. Essendo l’Amaco una Società per Azioni interamente partecipata dal Comune di Cosenza, rientra sicuramente tra le prerogative dell’Amministrazione dar vita ad una commissione d’inchiesta che si occupi della verifica dello stato di crisi in cui l’azienda versa, anche allo scopo di valutare la sussistenza di esposizioni debitorie che, se accertate, non potranno che gravare sul bilancio comunale.

A questo proposito c’è da osservare ancora – si legge inoltre nel documento della commissione d’inchiesta – che per garantire il servizio da e per Castrolibero l’Amaco impegna personale per circa 600 mila euro all’anno coperti dalla Regione Calabria.

Ciò nonostante se l’azienda genera dei debiti è pieno diritto del Comune, con i suoi organismi a questo scopo deputati, occuparsene anche al fine di garantire un servizio efficiente ai comuni satelliti come è quello di Castrolibero.

Da tener presente che l’istituzione della commissione d’inchiesta scaturisce all’indomani di una riunione congiunta, tenutasi nella sede dell’Amaco, della commissione consiliare trasporti e della commissione controllo e garanzia. Dopo aver ascoltato sia gli amministratori dell’Amaco che i sindacati interni, si decise, su proposta di tredici firmatari, di proporre al Sindaco di accertare se esistevano le condizioni per istituire una commissione d’inchiesta non solo per verificare attentamente i motivi che avevano determinato lo stato di crisi dell’azienda, ma anche per far luce sulle condizioni di lavoro dei dipendenti, costretti a turni massacranti, che ledono non solo la loro dignità, ma anche il loro diritto alla salute.

A quest’ultimo proposito va ricordato che in quella circostanza ci venne consegnato un voluminoso dossier, contenente uno studio elaborato dall’Università di Bologna, le cui risultanze ricollegano al lavoro usurante svolto da chi abitualmente conduce i mezzi pubblici, l’insorgenza delle più diverse patologie. Dalle informazioni assunte durante la riunione è venuto anche fuori che mediamente all’anno tra i 6 e i 10 conducenti dei mezzi dell’Amaco vengono dichiarati inabili dall’azienda alla mansione di autisti, proprio perché col tempo si ammalano delle patologie più disparate.

Le nostre azioni, pertanto, non sono affatto mosse da ragioni politiche, ma soltanto dalla necessità di salvaguardare la salute dei lavoratori.

E’ evidente che in ordine alle dichiarazioni degli amministratori di Castrolibero la commissione d’inchiesta sull’Amaco, laddove dovesse riscontrare gli estremi per tutelare il proprio operato, non esiterà ad esperire le azioni previste dall’ordinamento giuridico, soprattutto se dovessero sussistere profili che ne condizionino il giudizio e la valutazione e ne limitino l’autonomia.”

Accordi di programmazione tra Regione Calabria e Provincia di Crotone

CROTONE – Questa mattina nell’aula Magna del Liceo Classico “Pitagora” di Crotone, nel corso di una solenne cerimonia alla quale hanno partecipato anche molti studenti,  sono stati sottoscritti gli accordi di programmazione negoziata tra la Regione Calabria e la Provincia di Crotone, capofila dei Pisl ammessi a finanziamento. Oltre all’assessore regionale Giacomo Mancini ed al presidente della Provincia di Crotone Stano Zurlo, erano presenti, il consigliere regionale Salvatore Pacenza, gli assessori provinciali Gianfranco Adamo, Gianluca Bruno, Antonio Leotta, Giovanni Lentini che è intervenuto, Domenico Spataro, i consiglieri provinciali Gianfranco Grano, Michelangelo Greco, Umberto Lorecchio, Raffaele Martino, Ferdinando Muto, presenti anche numerosi sindaci del crotonese e tutti i partner di progetto.

“Una giornata di grande festa per il nostro territorio –ha dichiarato Zurlo- in quanto ora si può partire con i cantieri. I Pisl metteranno in moto risorse per circa 50 milioni di euro. Su questo territorio –ha proseguito il presidente della Provincia- siamo riusciti, indipendentemente dagli schieramenti politici, a fare squadra con tutti i sindaci ed abbiamo ottenuto un buon risultato. Questa rappresenta una buona pagina della politica. Ora si parte realmente con i progetti che le amministrazioni dovranno mettere in campo. Ai sindaci ed agli Uffici –ha proseguito Stano Zurlo- si chiede uno sforzo straordinario per il rispetto di tutto l’iter. Con questi fondi europei –ha concluso il presidente Zurlo- daremo una risposta importante e concreta per lo sviluppo del crotonese”. L’assessore regionale Giacomo Mancini, nel corso del suo intervento, ha inteso ringraziare la Provincia di Crotone per il lavoro messo in campo in questi mesi. “Un lavoro -ha dichiarato Mancini- proficuo ed utile che consentirà una positiva ricaduta per il territorio provinciale”.

8 Marzo in piazza con il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”

COSENZA – L’8 marzo il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino” invita tutte le donne della città e della provincia a partecipare a una grande “Ciranda” in Piazza XI Settembre alle ore 18.30.

“Tutte insieme, mano nella mano, disposte in cerchio, andremo a sincronizzare i battiti dei nostri cuori per riprodurli attraverso il battito di mani e piedi e diffonderli intorno a noi.

Un grande cerchio di energie congiunte per darci forza e valore, un grande girotondo di donne contro una cultura che ci mortifica e che nella sua estrema espressione ci uccide.

È importante essere presenti in tante e soprattutto puntuali per dare inizio ad uno straordinario rituale collettivo della Ciranda” .

LiberalAmente: La Rassegna Dedicata Al Cinema Indipendente Italiano

Dopo la rassegna incentrata sul cinema di Massimo Troisi, l’Associazione Culturale LiberalAmente di Rogliano propone quattro nuovi appuntamenti cinematografici dedicati al cinema indipendente italiano.

Si parte domani, giovedì 7 marzo alle ore 20,30, con la proiezione del film L’ultimo capodanno (1998) di Marco Risi con  Antonella Steni, Alessandro Haber, Monica Bellucci, Piero Natoli, Marco Giallini.

Il film narra le vicissitudini durante l’ultima notte dell’anno di una varia, grottesca e spesso brutta umanità: ci sono due ragazzi in cerca dello “sballo”, ci sono i ladri che provano a svaligiare un appartamento, c’è il marito fedifrago, la famigliola felice, una moglie che scopre di essere tradita. Il filo conduttore del film è il luogo: un condominio romano, crocevia degli eventi.

Il film verrà proiettato presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano. Ingresso gratuito.

Cosenza ‘Smart City’ sui media nazionali

COSENZA – Nell’ambito del programma radiofonico dedicato alle Smart City da Radio 24, la radio del Sole 24Ore, condotto da Federico Pedrocchi, l’Assessore all’Innovazione della  Giunta Occhiuto, Geppino De Rose, sarà intervistato per illustrare la strategia del Comune di Cosenza in materia di progetti e applicazioni già messe in atto dalla città.

L’intervista che andrà in onda giovedi 7 marzo alle ore 21, conferma l’attenzione che, ormai da tempo, i media nazionali stanno dedicando alla nostra città sulle soluzioni legate alla smart city.

In particolare, secondo Geppino De Rose, “la considerazione dei media nasce dalla particolarità  della strategia del Comune di Cosenza che, come noto, guarda alle smart city investendo molto sui modelli di consumo e sulla partecipazione diretta dei cittadini alle scelte tecnologiche”.

Rientrano in questo contesto i tavoli permanenti di confronto con gli ordini professionali, le sperimentazioni  con l’Università della Calabria in materia di tecnologia Tetra e di utilizzo di sensoristica per il controllo del territorio, i laboratori di cittadinanza attiva come “Decoro Urbano”, il ruolo di comune capofila nel PISL dedicato all’ ICT e alla bioedilizia fino all’avvio della collaborazione con il Comune di Torino per lo sviluppo del cruscotto di sicurezza urbana.

Una smart city non solo tecnologica, quindi, ma soprattutto una città intelligente ispirata ai criteri della sostenibilità e della partecipazione attiva dei cittadini.

Bovalino incendiata auto del sindaco

BOVALINO (RC) – I carabinieri hanno avviato le indagini riguardo l’incendio dell’automobile del sindaco di Bovalino, Tommaso Mittiga. Sconosciuti gli autori del gesto, i quali hanno cosparso di liquido infiammabile l’autovettura parcheggiata vicino l’abitazione del sindaco. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco intanto gli investigatori hanno sequestrato le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.

 

M5S Calabria: il Rigassificatore a San Ferdinando è un Rischio per i Cittadini ed per il Territorio

SAN FERDINANDO (RC) – L’impianto di rigassificazione di GNL nell’area portuale di San Ferdinando e Gioia Tauro suscita molti interrogativi ai quali il Movimento 5 Stelle vuole dare risposte. I calabresi ne hanno diritto! Molte sono le incognite di carattere normativo e procedurale che sollevano dubbi sulla costruzione dell’impianto.
Ogni nave gasiera può trasportare fino a 200mila metri cubi di gas naturale liquefatto. Una quantità enorme che, a fronte del traffico previsto per l’area, vedrà attraccare una nave gasiera ogni tre giorni al porto di Gioia Tauro: più di 100 navi l’anno! Gli impianti di rigassificazione comportano un serio ed attento studio dell’impatto ambientale a causa della ricaduta negativa che possono avere sull’ambiente circostante, sulla sicurezza portuale (a causa dell’elevato volume di traffico previsto) e sulle attività ittiche locali.
Il rilascio in mare di acqua a temperatura di ben 7 gradi al di sotto di quella di presa provocherà un raffreddamento delle acque circostanti con gravi conseguenze sull’ecosistema marino che si ripercuoteranno negativamente sulla pesca locale. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no!
SIA e VIA: lo Studio d’Impatto Ambientale, di cui non si conoscono gli intendimenti progettuali e le valutazioni globali legati all’elevata urbanizzazione dell’area circostante il sito, non tiene conto del centro abitato che si trova a meno di 500 metri dal sito e della scuola materna a meno di 100 metri dalle tubature. La Valutazione di Impatto Ambientale, pur avendo previsto il coinvolgimento della cittadinanza, tramite un referendum cittadino, in base al trattato di Aarhus del 25 giugno 1998, sottoscritto dall’Italia in sede di comunità europea, non ha dato seguito alla consultazione popolare chiedendo il parere dei cittadini che sono nettamente contro il rigassificatore. La raccolta delle firme di 671 cittadini del 21 dicembre 2009, consegnata alla terna commissariale è un atto senza precedenti a San Ferdinando, che viene palesemente ignorata. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no!
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha già espresso parere negativo alla scelta di realizzare il rigassificatore nell’area portuale a causa dell’elevato rischio sismico del territorio. I rigassificatori sono impianti a rischio di incidente rilevante, per cui è quanto mai urgente opporsi in ogni modo alla costruzione dell’impianto nella Piana, ponendo in essere tutte le iniziative politiche necessarie a scongiurare un pericolo che incomberebbe sulla piana di Gioia Tauro in cui già esiste un Termovalorizzatore. La necessità di manipolare grandi quantità di GNL impone standard di sicurezza elevati che però non potranno mai scongiurare del tutto gli effetti nefasti di un incidente.
Un serbatoio ha una capacità di 140mila metri cubi di Gnl che una volta rigassificato equivale a 84 milioni di metri cubi di gas. Una quantità spaventosa la cui fuoruscita può scatenare disastri di portata inimmaginabili: disperdendosi nell’ambiente a grandi distanze potrebbe trovare fonti di innesco per incendiare tutto quello che trova nel raggio di chilometri! È un rischio che non possiamo permetterci e anche per questo il M5S Calabria dice fermamente no!
Il MoVimento 5 Stelle invita i calabresi a diffidare di una classe politica locale che appoggia tali iniziative che minano la sicurezza dei calabresi e del territorio, e li esorta ad aderire all’iniziativa del 6 marzo contro l’autorizzazione della costruzione dell’impianto.

Per Maggiori Info www.calabria5stelle.it

All’Acquario si tirano le fila di una stagione che non c’è

Cosenza – Il teatro dell’Acquario naviga su una zattera precaria e “scivolosa”; dopo 32 anni di lavoro, progetti, fatica e successi le “tavole” del teatro rischiano di impolverarsi e il suo sipario rischia di chiudersi e di non riaprirsi più.

È proprio per evitare che le difficoltà del teatro, e di chi lo vive, cadano nel dimenticatoio che, questa mattina nel Bistrot dell’Acquario, si è tenuta l’ennesima conferenza stampa indetta da Antonello Antonante, direttore artistico, con la speranza di riuscire a tirare le fila di questo complesso limbo che più si attraversa e più riporta alle Regione Calabria e alla sua indolente ed imperterrita incapacità di modificare la legge n°27 del 26 aprile 1995 che impedisce alle cooperative di partecipare ai bandi Por.

Antonante ha esordito ricordando il sostegno ricevuto in questi mesi e quantificando le firme apposte per sottoscrivere la petizione “salva teatro” che, in poco tempo, sono cresciute a dismisura fino a raggiungere quota 2.200; si continua poi con una carrellata di ringraziamenti rivolti alla Fondazione Carical, all’associazione Libera, al teatro Stabile di Calabria, al Comune di Cosenza, al Sindaco Mario Occhiuto e ai Consiglieri Regionali Sandro Principe, Francesco Talarico, Ferdinando Aiello e Gianpaolo Chiappetta. Balza subito agli occhi, e alle orecchie, che tra i ringraziamenti elargiti ne manca volutamente qualcuno e infatti Antonante si appresta ad affermare “Tra gli enti da me ringraziati non c’è né la Regione che tace e tace da sempre né la Provincia con cui, però, dobbiamo ancora avere un incontro”.

Le acque si sono un po’ mosse dunque ma non abbastanza da creare un maremoto irrefrenabile; le onde sono ancora piccole creste di schiuma che faticano ad ingrandirsi e il vento non si è ancora alzato adeguatamente per spiegare le vele e spingere, così, la zattera fino a terra ferma.

Giacché le “campane” sono tante ma gli espedienti sempre troppi pochi, Antonante, nel mentre della conferenza stampa, si è posto delle domande e ha cercato di proporre tre soluzioni alternative “realizzare una cordata degli enti pubblici con la Fondazione Carical capofila, optare per un azionariato popolare intorno al Teatro dell’Acquario oppure propendere per una sorta di open space”.

La conferenza è stata poi conclusa da Geppino De Rose, assessore all’innovazione al Comune di Cosenza, “ho l’impressione che ci sia un clima di rassegnazione” – ha affermato – “ma attenzione perché dobbiamo dare fondo alle ultime energie e fare “clima”. Bisogna immaginare nuovi spazi di progettazione e il Comune è dalla vostra parte. Il “clima” è la premessa per strategie vittoriose, bisogna parlare di progettazione e non di funerali”.

E intanto sul sito istituzionale della Regione Calabria è stato pubblicato un bando per le imprese che godono di attività ormai storicizzate. Che sia forse questa la risposta della Regione a tutti i problemi dell’Acquario e delle cooperative in genere?

Annabella Muraca