Presentato lo spot promozionale del film “Giulia Montera una vita spezzata”

CORIGLIANO (CS) – Si sono concluse nel migliore dei modi le riprese per lo spot promo-pubblicitario del film “Giulia Montera una vita spezzata”.

La città di Corigliano Calabro è stata letteralmente invasa da tutti i partecipanti allo spot, sia quelli appartenenti al cast degli attori sia quelli del cast tecnico, 39 in tutto. Lo spot è stato girato in alcuni scorci caratteristici di Corigliano, sul sagrato della chiesa di San Francesco di Paola, al castello ducale Città di Corigliano, al quadrato compagna e sull’incantevole spiaggia di Schiavonea. Il set è stato diretto da Roberto Barreca, Responsabile di produzione con la collaborazione di Nadia Iannuzzi, ispettore di produzione, avvalendosi delle seguenti figure professionali, Raffaele Bellopede – regista, Angelo Pascale (tra l’altro anche aiuto regista) e Valentina Albini – cameraman. Al trucco ed acconciature quattro esperte del settore coordinate dalla locale curatrice d’immagine Anna Celestino. Costumista dello spot, la stilista reggina Caterina Ficara.

La produzione UNALOTTAXLAVITA ha ringraziato tutti gli intervenuti per l’impegno profuso e per l’ottimo risultato ottenuto, anche se non sono mancati commenti poco lusinghieri nei confronti di alcuni settori dell’Amministrazione comunale.

A breve lo spot promo – pubblicitario del film sarà messo in onda sulle principali televisioni e radio italiane.

Presso il Centro di Eccellenza si è tenuta la conferenza stampa, alla presenza dell’assessore regionale Mario Caligiuri, dell’assessore provinciale cosentina Maria Francesca Corigliano. Nel corso della conferenza stampa Gabriele Montera, in qualità di presidente dell’Associazione “UNALOTTAXLAVITA”, ha spiegato i perché dello spot e la destinazione dello stesso ai fini promo – pubblicitari finalizzati alla raccolta di sponsorizzazioni. In più occasioni papà Gabriele ha preferito dribblare le domande specifiche sul caso di mala sanità, che ha colpito la figlia dichiarando: “è ancora pendente un processo presso il tribunale di Rossano, ciò mi impone di rimanere in silenzio sui fatti e sugli atti posti in essere. Io sono ottimista, penso a Giulia e guardo al futuro” .  Unanime la voce degli assessori che si sono dichiarati per tramite delle istituzioni rappresentate vicini al caso della piccola Giulia.

Avviati i lavori di demolizione dell’ex granaio

CASSANO ALL’IONIO (CS) – Iniziata stamani a Cassano All’Ionio l’opera di demolizione dell’ex granaio. Le ruspe si sono messe in azione sgretolando le mura pericolanti del manufatto. Presenti il sindaco Giovanni Papasso, unitamente a tutta la Giunta municipale, al presidente del Consiglio Comunale Mario Guaragna ed ai consiglieri comunali Lino Notaristefano, Francesco Praino, Stefano Petrosino e Salvatore Tricoci.

Secondo i progetti dell’Amministrazione Comunale, nell’area, dopo essere stata messa in sicurezza, dovrebbe sorgere una piazza utile ai giovani cassanesi. Papasso ha precisato che “dopo la demolizione del manufatto e la messa in sicurezza dell’area sarà emanato un bando per fare in modo che i tecnici che vorranno partecipare formulino le loro proposte ed esprimano le loro idee su come utilizzare questo spazio”.

La demolizione dell’ex granaio era necessaria, poiché pericolante. Numerose infatti sono state le segnalazioni fatte dai cittadini. “Il nostro obiettivo – ha proseguito Papasso – è quello, partendo da Sibari, di riqualificare il centro storico e tutte le bellezze archeologiche e culturali del nostro territorio. Nel fare ciò dobbiamo compiere scelte nell’interesse generale. La demolizione dell’ex granaio, abbandonato da oltre 60 anni, è stata resa necessaria per garantire la sicurezza pubblica a passanti e residenti”.

Corso sulla sordità infantile all’Asp di Catanzaro

CATANZARO – Venerdì 1 e sabato 2 marzo si svolgerà il corso “Sordità infantile: dallo screening alla riabilitazione”, promosso da Mario Catalano e dall’U.O. di Audiologia e Foniatria dell’Asp di Catanzaro, diretta dal Lelio V. Gallo.

L’iniziativa, che si terrà nella Sala Convegni “Ferrante” dell’ “Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, rappresenta il primo step dell’iter formativo teorico-pratico della linea progettuale di intervento 3.10 “ipoacusia e sordità: screening neonatale”, nell’ambito degli obiettivi di Piano di prevenzione della Regione Calabria. Al corso parteciperanno tutte le Aziende sanitarie provinciali e Ospedaliere della Regione coinvolte nella linea progettuale.

Il progetto ha l’obiettivo di favorire la collaborazione funzionale dei centri nascita, delle strutture specialistiche O.R.L./Audiologiche di 2° e 3° livello, degli operatori della riabilitazione e dei pediatri di libera scelta.

La sordità infantile rappresenta una problematica sociale estremamente importante poiché ha un’elevata incidenza e, in caso di diagnosi ritardata, comporta un deficit irreversibile di percezione e produzione verbale tale da non consentire un utile un inserimento nel mondo scolastico prima e lavorativo in seguito. L’adozione in Calabria dello screening audiologico neonatale universale per la sordità congenita, permette di identificare precocemente gran parte dei soggetti con ipoacusia neurosensoriale congenita e rende possibile la presa in carico del bambino entro il sesto mese di vita. Il tempestivo e corretto percorso diagnostico-terapeutico conduce all’abbattimento degli effetti della disabilità uditiva sui processi di percezione e produzione verbale del bambino, riducendo le difficoltà di inserimento nella vita.

I lavori saranno introdotti dal direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dal direttore del Dipartimento regionale della Salute e dalla referente regionale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie settore area L.E.A. (livelli essenziali di assistenza).

Numerosi sono i relatori esperti nel settore provenienti da tutta Italia.

 

La voce di Fiorenza Cedolins apre la 53esima stagione lirica del Rendano

COSENZA – Nel suo percorso artistico ha incontrato i numeri uno della direzione d’orchestra, da Riccardo Muti a Zubin Metha, da Daniel Oren a Lorin Maazel ed ha anche avuto il privilegio di cantare accanto a Luciano Pavarotti. Fiorenza Cedolins è una delle voci più rappresentative del panorama lirico nazionale, molto apprezzata e richiesta all’estero, come testimonia l’Aida di Giuseppe Verdi nella quale canterà da qui a poco in Brasile, al Teatro Municipal di Rio De Janeiro.

Il suo amore per la lirica è equamente distribuito tra Puccini e Verdi, tanto che il soprano si definisce, non senza ironia, una “bigama musicale”, innamorata persa dei due maestri.

Ed è questo amore viscerale per Verdi che la porterà sabato e domenica prossimi al “Rendano” di Cosenza per l’apertura della 53esima stagione lirica, curata dal direttore artistico Isabel Russinova, che ha in programma, come primo titolo in cartellone, proprio un omaggio al compositore di Busseto, in coincidenza con il bicentenario della nascita.

Sabato 2 marzo, alle ore 20,30, la “prima”, domenica 3 marzo, alle ore 17,00, la replica.

“L’Omaggio a Verdi – la vita, le lettere, l’amore” – questo il titolo – è un condensato di prosa, teatro, lirica e sinfonica, in cui il ricordo di Verdi incrocia le sue eroine, soprattutto Giuseppina Strepponi, prima compagna e poi seconda moglie del compositore, con cui Verdi intrattenne un fitto carteggio.

A Cosenza Fiorenza Cedolins, protagonista assoluta dell’omaggio verdiano del teatro di tradizione cosentino, arriverà direttamente da Lugano dove ha avviato, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera Italiana e in collaborazione con l’Associazione “Lugano lirica”, una serie di corsi di alto perfezionamento squisitamente dedicati al repertorio italiano. “Una bella sfida – la definisce la cantante – con la quale ci siamo proposti di far rinascere l’opera lirica anche a Lugano valorizzando il lavoro attento e minuzioso che si sta portando avanti sui giovani talenti. In questo bicentenario verdiano – prosegue – mi sto gratificando enormemente nel riportare in scena i personaggi che questo grandissimo compositore e tra i più grandi geni della storia ci ha dato. Quindi per me è un particolare piacere, ma anche una responsabilità non da poco, cantare a Cosenza, dove peraltro non sono mai stata, in una serata interamente dedicata a Verdi. Tra l’altro, in questa specialissima occasione, ho scelto per la prima volta di debuttare sulle scene una grandissima pagina della scrittura verdiana che è Macbeth, portando sul palcoscenico del “Rendano” una delle pagine più impervie di tutta la letteratura del compositore. Ci sarà questa esclusiva per Cosenza, nessun altro l’ha ancora ascoltata. L’idea di fare una serata che presenti sì la musica, ma anche un commento recitato che in qualche modo possa delineare anche l’uomo Verdi è un’idea che ho proposto a Isabel Russinova già quattro o cinque mesi fa, all’epoca del nostro primo contatto. E’ bello intonare tutte le romanze, ma perché, mi sono chiesta, data la coincidenza con il bicentenario, non raccontare al pubblico anche aspetti della vita e del carattere del compositore che non tutti conoscono?”

Dai grandi direttori d’orchestra che ha incontrato, Fiorenza Cedolins confessa di aver mutuato molte cose. “Sono stata abbastanza “opportunista” da prendere tutto quello che potevo da tutti. Ho iniziato a cantare professionalmente a ventuno anni. Ho imparato dai colleghi meno in vista, ma anche dai massimi nomi della direzione d’orchestra e della regia. In primis dal maestro Roberto Benaglio, per due anni mio maestro di spartito e con il quale ho messo a punto l’accento verdiano”.

E poi due grandi direttori: Zubin Metha e Daniele Gatti.

E Verdi sarà protagonista anche nel futuro di Fiorenza Cedolins: sarà diretta infatti ancora da Daniele Gatti per la Messa da Requiem al Regio di Parma. La prossima estate poi, il 10 agosto, sarà all’Arena di Verona, ancora con “Aida”, sul podio Daniel Oren, per la regia di Gianfranco De Bosio. Un evento speciale, per il bicentenario della nascita e per il centenario della prima rappresentazione di “Aida” nel tempio della lirica veronese, che risale al 1913.

 

“La scuola diventa digitale”: il 2 -3 marzo prossimi Cosenza ospita l’EbookCamp

COSENZA – Mancano ormai pochi giorni alla quarta edizione dell’EbookCamp, l’evento centrato sul dibattito attorno al mondo degli eBook e dell’editoria digitale, che si terrà nella città dei Bruzi i prossimi sabato 2 e domenica 3 marzo presso la Casa delle Culture, nel centro storico di Cosenza. Tema portante di quest’anno “La scuola diventa digitale”, in riferimento a una questione delicata e dibattuta che negli ultimi tempi sta creando non poco fermento, sia a livello culturale ed editoriale, che a livello sociale e politico. Attesi pertanto, oltre ai classici addetti al settore, giornalisti e lettori, i docenti, diretti interessati degli attesi interventi in programma.

La “non-conferenza” sugli ebook avrà inizio sabato 2 marzo alle ore 14,00 per chiudersi alle 20,00, e riprendere domenica 3 dalle ore 10,00 alle ore 14,00. Gli eventi, ospitati in due delle sale della Casa delle Culture di Cosenza, saranno caratterizzati da una forte connotazione social; sarà la sala “Gullo” a ospitare le conferenze accompagnate da twitter wall, per seguire in tempo reale gli aggiornamenti del social network con possibilità di intervento. Inoltre, è previsto il collegamento via skype per gli oratori che non potranno essere presenti fisicamente alla manifestazione, e il live streaming video degli interventi, trasmesso sul canale web leadtv.it e sul sito dell’Ebook Camp, con tanto di regia multipla e interviste live ai vari partecipanti.

Essendo una non-conferenza collaborativa, all’EbookCamp chiunque avrà la possibilità di “salire in cattedra”: ancora attivo il form per le iscrizioni indispensabile per poter partecipare al dibattito e raccontare, in trenta minuti, la propria esperienza, idee, progetti, novità con a tema il digitale.

Una due giorni che si preannuncia già ricca di interessanti discussioni e dimostrazioni pratiche su quello che oggi è l’editoria digitale italiana, in compagnia degli “addetti ai lavori” ma anche di tanti lettori appassionati e curiosi. Un’occasione importante quella offerta alla città di Cosenza, per fare conoscere la nuova cultura dell’editoria digitale in un territorio che sta dimostrando di essere ormai pronto a cogliere le potenzialità del nuovo modo di fare libri e cultura.

Patrocinato dal Comune di Cosenza assessorato alla “Formazione della coscienza civica, scuola, città a misura di bambino, cittadinanza attiva” e con la collaborazione dell’assessorato all’ “Innovazione, internazionalizzazione, Mediterraneo, università e conoscenze”, l’EbookCamp è organizzato da Simplicissimus Book Farm e Ultima Books – i due giganti della vendita e distribuzione di eBook in Italia – con la collaborazione di Biblon affermata start-up calabrese. Partner per la comunicazione dell’EbookCamp, oltre leadtv.it, il giornale online ottoetrenta.it e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Cosenza.

Intervista a Ciccio Rigoli, libraio di Ultima Books e moderatore all’EbookCamp 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

Sabato 2 Marzo

ore 14.00/14.30 – Presentazione

ore 14.30/17.30 – Interventi e dimostrazioni

ore 17.30/18.00 – Break

ore 18.00/20.00 – Interventi e dimostrazioni

 

Domenica 3 Marzo

ore 10.00/10.30 – Inizio giornata

ore 10.30/13.00 – Interventi e dimostrazioni

ore 13.00/13.30 – Chiusura evento

 

 

SERIE B: La Reggina cecca in casa

REGGINA – SPEZIA 1 – 1

Marcatori: 11′ Okaka (S), 48′ Colucci (R)

REGGINA: Baiocco; Adejo, Freddi (79′ Ely), Di Bari; Antonazzo (57′ D’Alessandro), Hetemaj, Colucci, Rizzato; Campagnacci, Gerardi (63′ Comi), Di Michele. A disp.: Facchin, Armellino, Barillà, Bombagi. Allenatore: Sig. Dionigi.

SPEZIA: Iacobucci; Madonna, Schiavi, Benedetti, Garofalo (46′ Pasini); Mario Rui, Porcari, Bovo; Di Gennaro (79′ Lollo), Okaka (46′ Pichlmann), Sansovini. A disp.: Russo, Musacci, Pichlmann, Piccini, Antenucci. Allenatore: Sig. Cagni

Arbitro: Sig. Ciampi di Roma (Bagnoli-Del Giovane, Saia)

Ammoniti: Okaka, Madonna, Porcari (S), Freddi, Campagnacci, Di Michele (R).

di Pasquale Barreca – Spezia avanti con Okaka, pari di Colucci in apertura di ripresa. Poi più Reggina che Spezia: un palo e diverse occasioni questa è la sintesi dell’incontro. Il turno infrasettimanale della serie B vede di scena un inedito: è la prima volta in assoluto che Reggina e Spezia si affrontano al Granillo in una gara ufficiale per l’occasione sono arrivati circa un centinaio di tifosi dalla Liguria. In campo due ex, Di Gennaro che con la casacca amaranto ha giocato nella stagione 2008/2009 collezionando 24 presenze e una rete contro il suo Milan che lo ha lanciato nel grande calcio. Per gli aquilotti Dionigi è un ex avendo giocato nella stagione 2006/2007 in serie B collezionando 15 partite e una rete prima del passaggio a Gennaio al Crotone. Dopo una settimana che ha determinato la pesantissima sconfitta interna contro il Novara (6-0) e l’esonero di un altro ex amaranto Atzori, Gigi Cagni ritrova una panchina e lo fa in una delle trasferte più complicate della storia dello Spezia dell’era Volpi. Fuori Guarna, Musacci, Lollo, Pichlmann e Piccini, tutti titolari contro il Novara si passa ad un 4-2-3-1 con due attaccanti e un trequartista di ruolo e il ritorno alla difesa a quattro. Bovo e Porcari saranno i cursori di centrocampo, il portoghese Mario Rui farà da collegamento fra mediana e reparto avanzato. Sansovini largo a sinistra, con Di Gennaro al centro alle spalle di Okaka. Dionigi dopo aver perso l’imbattibilità nel 2013 con la sconfitta di Lanciano, a sorpresa si schiera con un 3-4-3. Fuori Ely al suo posto Freddi e panchina per Comi tridente formato da Campagnacci, Gerardi e Di Michele. La posta in palio è importantissima per entrambe le compagini lo Spezia deve dimenticare la batosta e ripartire, la Reggina deve vincere per mettere punti in cascina che le consentirebbero di affrontare le prossime due trasferte, sulla carta proibitive (Novara e Livorno), in maniera più serena. La prima palla gol è della Reggina al 7’ Campagnacci, dopo un’azione insistita, trova il rimpallo giusto per servire Di Michele che in piena area di rigore non riesce ad imprimere forza, consentendo al rientrante Iacobucci di parare centralmente. All’11’ Okaka sfrutta un lancio centrale di Sansovini e approfittando di una incertezza di Adejo si presenta davanti a Baiocco battendolo con una precisa conclusione di destro. Quarto sigillo in campionato per l’ex Roma. La Reggina, più con il cuore che con la tecnica, cerca di recuperare lo svantaggio, prima con Di Michele il cui diagonale, al 15’, si spegne lontano dalla porta, poi con un colpo di testa di Freddi che l’estremo difensore ospite para; ma l’azione più importante è quella capitata nei piedi di Gerardi al 40’ quando su cross al centro di Antonazzo, Benedetti salta a vuoto, Campagnacci di testa tenta di sorprendere Iacobucci che ci mette il guantone, servendo però Gerardi a cui basterebbe un tap-in ma sbaglia piede e col sinistro non riesce a trovare la porta. Prima lo Spezia poteva raddoppiare sempre con Okaka: Di Gennaro recupera una palla sulla linea mediana e dopo quaranta metri palla al piede, scarica la sfera per Okaka che, non trovando compagni libera al centro, conclude di forza, senza inquadrare lo specchio. La prima frazione si chiude con gli amaranto in svantaggio. Nella ripresa Cagni lascia negli spogliatoi Okaka già ammonito bravo ma forse troppo nervoso, al suo posto Pichlmann. La Reggina strigliata a dovere da mister Dionigi trova subito il pari al 48’ con Colucci che riceve ai venticinque metri e lascia partire un perfetto fendente a pelo d’erba che si insacca a fil di palo. Bella e significativa la corsa del centrocampista verso mister Dionigi, travolto dall’abbraccio della squadra. Sulle ali dell’entusiasmo la Reggina, al 59’, colpisce un legno con Gerardi che all’altezza del limite dell’area, fa partire un bel tiro, deviato da Pasini, che si stampa sul palo. All’82’ Rizzato fa partire un cross per il neo entrato Comi che di testa schiaccia senza forza e Iacobucci para senza patemi. Cagni si sbraccia, la Reggina preme. Al 84′ Di Michele vince il corpo a corpo con Schiavi ma sbaglia completamente la misura del tiro. Scintille nel finale per uno scontro Comi-Schiavi si crea una mischia: ammoniti Di Michele e Porcari. Al terzo minuto di recupero Comi gira al volo un bel cross dalla sinistra che esce fuori di poco. Finisce qui: per lo Spezia primo punto dell’era Cagni, che, in chiave salvezza, diventa un punto importante, mentre per la Reggina un punto che non accontenta in vista dei prossimi impegni che la vedono protagonista a partire da sabato quando si andrà sul campo del Novara a due anni di distanza da quella finale play off. A fine gara i tifosi “ultras” si sono trasferiti dalla curva Sud all’uscita squadre in tribuna Ovest cantando cori contro la squdra come: “Andate a lavorare” cori che a nostro giudizio sono ingiusti non giustificati e prematuri in quanto se è pur vero che non siamo riusciti a vincere è anche vero che i ragazzi ce l’hanno messa tutta e solo le occasioni non ci hanno premiato. Alla fine pari giusto!

Campagnacci

Hetemaj

 

Prossimo incontro: 2/3/2013  Novara – Reggina.

La passione per il calcio e la suggestione delle radiocronache nel nuovo romanzo di Scaramuzzino

REGGIO CALABRIA – Nel libro “Come quando ascoltiamo le partite alla radio. Storie di sport minuto per minuto” (SEI, Torino, pp. 210, Euro 12) Giovanni Scaramuzzino, calabrese di Roccella Jonica – da tempo nella squadra di “Tutto il calcio minuto per minuto” di Radio Rai – si mette alla prova come scrittore e va addirittura oltre, sorprendendoci nei panni di romanziere.

Dopo l’esordio con il particolare e avvincente “Fino all’ultimo chilometro. Il Giro d’Italia da una motocicletta” (Geo Edizioni), dedicato al grande ciclismo, qui Scaramuzzino spiazza l’ascoltatore, prima ancora del lettore, dando vita a una sorta di opera radiofonico-cartacea in più atti. È come se i protagonisti vivessero contemporaneamente le loro vicende e irrompessero sulla scena incontrandosi, sovrapponendosi, interrompendosi, completandosi e realizzandosi compiutamente proprio come il racconto in diretta di più partite alla radio. E gli stadi calabresi per una volta diventano una sorta di campo principale dell’opera evocando emozioni sempre suggestive.

Particolarmente indovinata, per esempio, la scelta di alcune figure portanti dell’opera: ecco un segretario scolastico che, grazie a una sciarpa a lungo tenuta riposta in un cassetto, riscopre, rivive e rielabora ricordi che si sublimano in un incontro che forse ha poco di casuale.

E poi il rapporto controverso, ma sempre speciale, tra genitore e figlio adolescente. Una storia delicata, suggestiva che si snoda tra le impalpabili onde radio e quelle ben più visibili del Mar Tirreno sul traghetto tra Toscana e Corsica.

Ma probabilmente il personaggio più intenso, controverso e drammaticamente più vero è Fabio, portiere di successo, che in una serata nebbiosa perde la strada di casa “rischiando” – invano, purtroppo – di ritrovare quei valori di uomo che un tempo l’avevano accompagnato, saldi e sicuri, prima di essere sacrificati sul volatile altare dell’effimero.

Il merito maggiore di Scaramuzzino è quello di essere riuscito, scrivendo, a fermare l’attimo e a fermare anche noi. Una sosta che ci “costringe” a riflettere, ma non una frenata brusca: un dolce rallentamento dopo che l’autore ha avuto l’accortezza di bussare e chiedere permesso.

EbookCamp IV: a Cosenza arriva la conferenza “non conferenza” – due chiacchiere con Ciccio Rigoli (Sbf)

COSENZA – I prossimi 2 – 3 marzo il centro storico di Cosenza ospita la IV edizione dell’EbookCamp, una due giornate di dibattiti e dimostrazioni attorno al tema de “La scuola diventa digitale”. Tanto fermento e curiosità attorno a questo evento, seppure ad ospitarlo sia una città ormai avvezza a incontri culturali di ogni genere, continue contaminazioni e vivacità artistica multisettoriale, che trovano il loro centro propulsore nella vicina cittadella universitaria; l’’Ebookcamp, di fatti, sembra distinguersi e attirare l’attenzione per diverse ragioni.

Innanzitutto si parla di ebook. Quel demone o, antiteticamente quell’“uno e trino”, per molti (troppi) celato in maniera indistinta tra un aggeggio tecnologico, un libro digitale, un software per leggere i pdf, che tanto incuriosisce, ma che spesso risulta troppo “impegnativo” da pensare. Questa è la ragione cui, forse, si devono le facce perplesse, ma al contempo illuminate da imbarazzante curiosità nel momento in cui a Cosenza si parla di una conferenza con tema ‘La scuola e il  digitale’.

A ciò si aggiunge un ulteriore curiosità celata dal nome stesso della manifestazione, che riguarda le modalità in cui si terrà la manifestazione, ovvero secondo il principio del “barcamp”.

Ebbene si: niente interventi organizzati, con ospiti invitati ad hoc, niente scalette da rispettare tassativamente e, soprattutto, niente gerarchie; bensì una “non conferenza” collaborativa, fondata sul principio della libera adesione, con libero intervento. Scandito in sessioni della durata di trenta minuti ciascuna, il barcamp, si strutturerà in maniera spontanea “emergendo” a partire dalle riflessioni degli oratori e dai dibattiti che da queste potranno scaturire.

Scopo del barcamp è quello di favorire il libero pensiero, la curiosità, la circolazione di idee e perché no, la presentazione di problematiche da risolvere insieme, in un nuovo modo di incontrarsi e confrontarsi. Esperti del settore, ma anche giornalisti, docenti, lettori, editori, curiosi e chi più ne ha più ne metta: il barcamp pensato dallo staff di Simplicissimus Book Farm è fatto per essere aperto a tutti coloro che vogliono condividere e imparare; e bisogna ammettere che proprio l’apertura e il pluralismo sono i suoi maggiori punti di forza.

Per la prima volta quest’anno un tema da seguire, ovvero “La scuola diventa digitale”, topic che, d’altronde – per certi versi inaspettatamente – ha infiammato già la III edizione dell’Ebookcamp, quella di Loreto dello scorso settembre, durante la quale un solo intervento che ha interessato la scuola è bastato ad accendere i dibattiti di un’intera giornata. “Quali saranno gli sviluppi futuri di questo settore? Come cambierà il modo di insegnare attraverso l’introduzione delle nuove tecnologie nella scuola?” Queste solo alcune delle riflessioni attorno a cui attesa si creerà discussione.

Unico punto fisso in questa pubblica piazza dei “non interventi”, il (non) moderatore, colui che regolerà la scansione e il susseguirsi dei partecipanti; l’unico elemento “tradizionale” per questo incontro ‘in’convenzionale; stiamo parlando di Ciccio Rigoli, meglio come conosciuto come libraio del fortunato store online “Ultima Books” che, forte dell’esperienza delle scorse edizioni, ma nuovo al barcamp in terra calabra, ci ha lasciato qualche impressione.

Qual è il ruolo del “non moderatore”? Che bagaglio ti porti dalle precedenti “non conferenze”?

In realtà ho cominciato a lavorare con Simplicissimus proprio a un EbookCamp, quindi diciamo che a mia storia come libraio digitale parte proprio da qui. Lavoravo in una casa editrice, ho portato la mia presentazione all’EbookCamp 2010, la prima edizione “corsara” che abbiamo fatto in uno stabilimento balneare, abbiamo capito di pensarla allo stesso modo e quindi mi sono ritrovato a lavorare per Simplicissimus. Nonostante negli anni l’EbookCamp sia cresciuto e sia diventato più importante, non ha mai perso l’aria informale che lo rende più interessante di tanti convegni sull’editoria digitale nei quali si ripetono più o meno gli stessi argomenti. In più, vista l’aria informale, il momento delle domande diventa sempre molto interessante.

Chi partecipa alla “non conferenza”? E chi non vi partecipa? Sulla base della tua esperienza ci aiuti a costruire il profilo dell’”oratore” tipo?

Non esiste un oratore tipo. Negli altri EbookCamp abbiamo visto editori, appassionati di editoria digitale, giornalisti, insomma, poiché il programma viene deciso in autonomia dagli oratori, visto che tutti possono proporre un proprio intervento, non si può tracciare il profilo di un oratore tipo. Devo dire però che fino a oggi non ho mai sentito un intervento noioso. Contrariamente a tanti convegni istituzionali, non ho mai avuto la tentazione di addormentarmi.

Si parla di scuola e di digitale. Il fatto che per questa IV edizione l’Ebookcamp abbia un tema definito farà secondo te qualche differenza rispetto all’”apertura” prevista dal barcamp?

Non credo, anzi, in questo caso può darsi che si amplierà la platea. Fino a oggi agli EbookCamp hanno partecipato soprattutto gli appassionati di editoria digitale, stavolta sarà interessante ascoltare gli interventi degli insegnanti, categoria molto bistrattata ma che credo abbia degli argomenti interessanti da proporre.

Quale appeal ti aspetti dal tema centrale?

All’ultimo EbookCamp l’intervento sulla scuola è stato il più dibattuto, anzi, è stato l’unico nel quale sono dovuto intervenire per calmare gli animi. C’è stato uno scontro quasi fisico tra editori di scolastica, insegnanti e redattori che lavorano in questo settore. Non dico che mi aspetto di dover calmare qualcuno con del sedativo, ma mi aspetto una bella discussione.

Quest’anno per il primo anno, l’Ebookcamp “emigra” al Sud. Cosa ti aspetti da questa edizione? Che tipo di ricezione stai riscontrando, quali i pronostici sulla partecipazione?

Sono molto contento. Poi tra l’altro sono calabrese, anche se abito a Milano, quindi diciamo che giocherò “in casa”. Ci sono già diversi interventi stabiliti, quasi certamente altri se ne aggiungeranno prima di sabato, e credo anche che la partecipazione del pubblico sarà buona.

Quali sono state (fin qui) le difficoltà nel “mettere in moto” questo evento lontani da Loreto? E, lontani dai grandi centri del Paese?

Qualcuno ha detto “E come mai a Cosenza?”, come se fosse una cosa assurda. Io credo invece che, soprattutto oggi, cominci a perdere senso la forza dei grandi centri. Non dimentichiamo che Simplicissimus ha base a Loreto, nelle Marche, quindi già di base partiamo come lontani dai grandi centri, ma al tempo stesso ci stiamo estendendo in Europa. In più l’ebookcam sarà anche in streaming, quindi che si svolga a Cosenza, a Milano oppure a Canicattì, in ogni caso tutti potranno seguirlo.

Farei un grosso in bocca al lupo a tutti, e spero che siano due belle giornate. E anche che ci sia il bel tempo, per far vedere che nella mia regione splende sempre il sole, nonostante tutto (le previsioni meteo, ahimè, non sono molto d’accordo con Ciccio, ndr).

 

Giovanna M. Russo

 

 

 

SERIE B / Gabionetta – Ciano, il Crotone passa a Livorno

28^ Giornata

Livorno – Crotone  1 – 2

Marcatori: 26’ Paulinho (L), 43’ Gabionetta su Rig. (C), 57’ Ciano (C)

LIVORNO (3-4-3): Mazzoni; Bernardini, Emerson, Ceccherini; Salviato, Gentsoglu, Duncan, Gemiti; Schiattarella, Paulinho, Dionisi

CROTONE (4-4-2): Caglioni; Del Prete, Ligi, Abbruzzese, Mazzotta; Eramo, Crisetig, Maiello, Matute; Ciano, Gabionetta. All: Drago

 

Colpaccio del Crotone che espugna il difficile campo di Livorno e batte la vicecapolista.

 

Stadio "Armando Picchi" di Livorno

LA PARTITA: Avvio di gara è piuttosto divertente. Il Crotone punge ma il Livorno risponde per le rime nell’area avversaria. Cosi la prima vera occasione da rete è dei toscani che al 12’ vanno vicinissimi al gol con Paulinho che servito da Duncan prende in pieno il palo. Passa solo un minuto e il Crotone risponde con un tiro di Crisetig che finisce ampiamente a lato. Da calcio di punizione, dieci minuti dopo, Paulinho centra anche il legno della traversa ma al terzo tentativo l’attaccante livornese porta in vantaggio i suoi al 26’. Al 38’ altra buona occasione per i padroni di casa: calcio di punizione ma Ederson batte direttamente sulla barriera. Lo stesso Ederson poi è protagonista in negativo pochi minuti più tardi per la risalita del Crotone: atterra Ciano e l’arbitro non può che assegnargli un calcio di rigore contro, realizza poi Gabionetta dal dischetto per il pareggio degli ospiti.

Il Crotone non perde tempo e all’inizio della ripresa è ancora più aggressivo. Al 57’ trova il gol del sorpasso con un bel colpo di testa di Ciano. E’ il 2 a 1 per il Crotone ma i ragazzi di mister di Drago sfiorano anche il terzo gol sempre con Ciano che da dentro l’area centra il palo con una gran botta di sinistro. Bella prova di forza per i rossoblu che trovano tre punti i portanti su un campo difficile.

CLASSIFICA: Crotone 16° a 33 punti.

Prossimo turno: Crotone – Ascoli, 2 Marzo.