Sabato 9 febbraio al via il “Mercato di Campagna Amica” a Crotone

CROTONE – Prende il via il prossimo sabato 9 febbraio nel Cortile del Liceo Classico Pitagora di Crotone,  il Mercato di Campagna Amica. L’appuntamento, molto atteso dai cittadini-consumatori, è previsto per ogni sabato pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e rappresenta una opportunità per i cittadini consumatori che potranno acquistare le specialità enogastronomiche del nostro territorio con un risparmio del 30% e la garanzia circa l’origine e la tracciabilità. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Crotone.

Caulonia: assemblea territoriale Coldiretti

CAULONIA (RC) – Domani venerdì 8 febbraio alle ore 17.30, presso la sala della Biblioteca Comunale di Caulonia Marina (RC), Coldiretti Calabria ha organizzato un’assemblea territoriale. L’assemblea coinvolgerà la base associativa del comprensorio di Caulonia-Locri e rappresenterà una ulteriore tappa delle attività di mobilitazione deliberate dal consiglio direttivo della Coldiretti regionale che avranno come filo conduttore “La Calabria che vogliamo”. Al centro della discussione, le diverse iniziative messe in campo relativamente al progetto economico e sociale “ la filiera agricola Italiana” nonché le attività sindacali e scelte prioritarie e non rinviabili che la Coldiretti Calabria ha evidenziato alla regione Calabria che riguardano problematiche agricole ed ambientali del comprensorio, accesso al credito, consorzio di bonifica, vendita diretta e legge salva-olio.

Parteciperanno all’incontro,  Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria nonché neo componente della Giunta Nazionale, il Presidente della Coldiretti Reggio Calabria Francesco Saccà, il Direttore Regionale Francesco Cosentini, il Direttore Coldiretti Reggio Calabria Giuseppe Napoletano, il vice-presidente della coldiretti di Reggio Gianluigi Hyerace e Arturo Costa presidente Consorzio di Bonifica Alto Jonio reggino.

Domani venerdì 8 febbraio p.v. alle ore 17.30, Coldiretti Calabria, nell’ambito della mobilitazione, ha organizzato l’assemblea territoriale che si terrà nella sala della Biblioteca Comunale di Caulonia Marina (RC).

L’assemblea coinvolgerà la base associativa del comprensorio di Caulonia-Locri e rappresenterà una ulteriore tappa delle attività di mobilitazione deliberate dal consiglio direttivo della Coldiretti regionale che avranno come filo conduttore “La Calabria che vogliamo”. Al centro della discussione, le diverse iniziative messe in campo relativamente al progetto economico e sociale “ la filiera agricola Italiana” nonché le attività sindacali e scelte prioritarie e non rinviabili che la Coldiretti Calabria ha evidenziato alla regione Calabria che riguardano problematiche agricole ed ambientali del comprensorio, accesso al credito, consorzio di bonifica, vendita diretta e legge salva-olio. Il tutto all’interno di un ampio progetto che la coldiretti ha per l’intero paese. All’incontro parteciperanno:Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria nonché neo componente della Giunta Nazionale, il Presidente della Coldiretti Reggio Calabria Francesco Saccà, il Direttore Regionale Francesco Cosentini, il Direttore Coldiretti Reggio Calabria Giuseppe Napoletano, il vice-presidente della coldiretti di Reggio Gianluigi Hyerace e Arturo Costa presidente Consorzio di Bonifica Alto Jonio reggino.

 

Giangurgolo si “traveste” da Amleto

Cosenza – Il Carnevale è ormai alle porte, tra le strade della città si intravedono numerose mascherine, i carri sono in allestimento e i coriandoli e le stelle filanti vibrano nell’aria per poi ricadere al suolo ed impreziosirlo; Carnevale sta per bussare e, per l’occasione, anche il Teatro A.Rendano, ieri sera, ha deciso di vestirsi a festa indossando la maschera di Giangurgolo.

Il regista Max Mazzotta e la compagnia Libero Teatro, da lui diretta, hanno messo in scena, sulle “tavole” del Teatro cosentino, lo spettacolo “Giangurgolo, principe di Danimarca” riportando così alla luce la maschera calabrese che, sfortunatamente, non ha mai goduto di notorietà teatrale o letteraria.

Giangurgolo parte dal lontano ’700 per approdare ai giorni nostri, abbandona le affollate piazze di paesi e città e si catapulta in un teatro altrettanto affollato; il suo nome è tutto un programma e designa con accurata minuzia i suoi tratti distintivi che vanno dalla spacconeria all’ingordigia, dalla verboritas alla vigliaccheria.

Nel corso degli anni il ricordo di questa maschera si è affievolito; poche sono le informazioni a noi pervenute e scarne le conoscenze da noi possedute sulla tradizione carnevalesca calabrese; per tali motivi Max Mazzotta si è immerso in un lavoro ricostruttivo che lo ha aiutato a riportare in scena la maschera calabrese; è infatti da questa ricerca che nasce la lungimirante idea di immettere Giangurgolo in un contesto a lui nuovo e sconosciuto come la tragedia shakespeariana avvicinandolo, non solo, ad Amleto, considerato uno dei personaggi più nobili e tragici di tutta la tradizione, ma costringendolo anche a vestirne i panni.

Un esperimento sicuramente riuscito che ha portato in scena un Giangurgolo dalla cadenza strettamente cosentina, dalla presenza scenica prorompente data dal continuo ed eccessivo gesticolare, e dalla camminata rigorosamente a papera marchio del cosentino doc; una maschera capace di passare, in pochi attimi, dalla tragicità alla comicità, dall’irrisorio coraggio alla paura bestiale che non fa più respirare, una maschera che riesce a portare la comicità agli estremi; una comicità che ritorna indietro come un boomerang e colpisce il suo stesso produttore.

Giangurgolo, interpretato dalla talentuosa Francesca Gariano, è dunque una maschera grottesca, paradossale, tragicomica che si impegna a lottare per rivendicare il padre defunto ma che, alla fine, rimane preda dei suoi stessi imbrogli e delle sue macchinose strategie che avrebbero dovuto smascherare l’omicida del suo genitore mentre, nella realtà, hanno solo rappresentato un attentato alla sua stessa vita.

Uno spettacolo goliardico quello prodotto dal regista Max Mazzotta, uno spettacolo che si è servito delle maschere, del canto, della musica dal vivo, della pantomima fino a distruggere quella linea invisibile di demarcazione tra attore e spettatore. Un Giangurgolo tutto da gustare, da assaporare e da ridere; una risata fragorosa e liberatoria quella del pubblico composto per lo più da giovani che, con acclamazioni e applausi quasi interminabili, hanno osannato il regista e gli stessi interpeti.

Annabella Muraca

Eurodeputato Pirillo su emergenza carceri: necessario intervento tempestivo, soprattutto in Calabria

Le carceri italiane sono al collasso, le condizioni in cui vivono attualmente i detenuti della maggiorparte degli istituti di detenzione del nostro paese sono inaccettabili, spesso rasentano l’inciviltà.

Questo è un problema che viene posto di anno in anno, con il progressivo peggioramento della situazione che, di recente, ha richiamato anche l’attenzione dell’Unione Europea che si è esposta con un ammonimento nei confronti dello stato italiano.

In Italia a fronte di una capienza regolamentare di 45.568 posti, erano rinchiuse 66.271 persone, delle quali 23.773 stranieri. Degli oltre 66.000 detenuti, 25.970 erano ancora in attesa di giudizio mentre i condannati definitivi risultavano essere 38.906. Un’anomalia tutta italiana, se si tiene conto che in termini percentuali il sovraffollamento ha raggiunto il 157% contro una media europea del 97%. Nel 2012 nelle carceri italiane sono morti 117 detenuti, dei quali ben 40 per suicidio. Una situazione davvero allarmante, le cui criticità sono state evidenziate anche dal presidente della Repubblica napolitanoper cui bene ha fatto il Presidente Napolitano a evidenziarne le criticità.

A tal proposito, si è espresso l’on. Mario Pirillo, eurodeputato del gruppo S&D che ha messo l’accento su quanto questa problematica sia più acuta nelle carceri del Meridione e, soprattutto in Calabria, ove esistono case di reclusione di massima sicurezza, come ad esempio Palmi e Siano  più volte  al centro dell’attenzione per via delle precarie condizioni in cui vivono i detenuti.

“Si tratta di una situazione vergognosa – afferma Pirillo – che, insieme ad altri colleghi abbiamo già sottoposto con una interrogazione alla Commissione europea qualche mese fa. Una situazione davvero allarmante, per cui bene ha fatto il Presidente Napolitano a evidenziarne le criticità. Viviane Reding – fa sapere l’europarlamentare – a nome dell’Esecutivo europeo proprio il 22 gennaio 2013 rispose che “La Commissione attribuisce grande importanza al rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti nell’Unione europea. Le condizioni detentive rientrano però nelle competenze degli Stati membri, a loro volta vincolati alle norme internazionali definite in materia dal Consiglio d’Europa. Ciononostante, lo scorso anno la Commissione ha pubblicato un “Libro verde” sul rafforzamento della fiducia reciproca nel settore della detenzione. Sul sito della Commissione è possibile consultare la sintesi delle risposte fornite in merito, da cui emerge che, nonostante l’ampio consenso sui problemi dovuti al ricorso eccessivo alla custodia cautelare, la maggior parte degli Stati membri non è favorevole a interventi normativi particolarmente incisivi a livello dell’UE. In base ai risultati del “Libro verde”, la Commissione intende concentrarsi sulla corretta attuazione degli strumenti di riconoscimento reciproco esistenti in materia di detenzione prima di mettere a punto nuove proposte legislative e pubblicherà, entro la metà del 2013, relazioni sull’attuazione delle tre decisioni quadro”. Come si evince il deficit è imputabile agli stati membri dell’Ue che non gradiscono stravolgimenti normativi su questioni interne. Nel caso italiano – conclude Pirillo – ci sarebbe da intervenire con tempestività cercando di trovare la giusta sintesi tra le esigenze della giustizia con il rispetto dei diritti fondamentali. L’Italia può fare molto per evitare il collasso soprattutto nei penitenziari meridionali e in Calabria”.

g.m.r.

Caligiuri incontra Aurelia Lupi, archeologa calabrese protagonista di importante scoperta

CATANZARO – L’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri,  ha incontrato l’archeologa calabrese Aurelia Lupi che nei mesi scorsi ha effettuato nel comune di Ciampino, con la Soprintendenza Archeologica del Lazio, un’eccezionale scoperta, che si puo’ considerare tra le piu’ importanti degli ultimi anni .

Si tratta del gruppo scultoreo dei Niobidi ritrovato negli scavi della villa di Valerio Messalla Corvino, mecenate di Ovidio. Le sette statue rinvenute fanno parte di uno dei rarissimi gruppi raffiguranti i figli di Niobe, regina di Tebe, nel tragico momento in cui vengono uccisi dai gemelli divini Apollo e Artemide. Il rinvenimento e’ destinato ad entrare nei libri di storia dell’arte antica e a modificare alcuni restauri ottocenteschi sui gruppi gia’ noti. L’archeologa, che ha studiato presso l’Universita’ della Calabria, aveva gia’ espresso il desiderio, mai sopito, di lavorare anche nella sua regione e in particolare nella Sibaritide, zona di cui si e’ occupata per la sua tesi di laurea.

Wikicucina: il sito web da leccarsi i baffi

Cosa bolle in pentola? Un nuovo progetto gustoso si materializza con un sito web. Nasce wikicucina.it, il primo portale gastronomico dedicato a cuochi provetti e a buongustai.  L’idea nasce dall’Associazione culturale Paideia di San Giovanni in Fiore in collaborazione con l’Associazione Provinciale cuochi cosentini. Ricette, menù, specialità culinarie (regionali e non solo) e alimentazione Bio saranno gli ingredienti del nuovo ricettario virtuale. Nello spazio web tutti potranno essere maestri di cucina, portando sulle tavole i loro piatti migliori. Dalle tagliatelle di “nonna Pina” ai piatti della nouvelle cuisine, tutto costituirà oggetto di  gare di gusto e concorsi all’interno del blog. Le migliori ricette degli “chef per un giorno” verranno inserite all’interno del manuale culinario di wikicucina. Altre iniziative seguiranno al progetto. Grazie al contributo della tv digitale silanet e del giornale web ottoetrenta.it, verrà organizzata anche una trasmissione televisiva: “Un giorno nella tua Cucina”. Cerchiamo proprio te, la Benedetta Parodi e il Simone Rugiati di casa nostra. Non perdete altro tempo, abbiamo voglia di assaporare le vostre specialità. Wiki e mangiato.                         

                                                                                                                                                                       Rossana  Muraca

 

Condannato l’ex magistrato di Reggio Calabria

tribunaleMILANO – Vincenzo Giuseppe Giglio, ex magistrato del tribunale di Reggio Calabria, e’ stato condannato a 4 anni e 7 mesi di carcere nel processo milanese sulla ‘ndrangheta. Per Giglio è stata disposta l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.

Nell’ambito dello stesso processo è stato condannato anche il consigliere regionale calabrese del Pdl Franco Morelli, il quale deve scontare una pena di 8 anni e 4 mesi. Al Comune di Milano, costituitosi parte civile, spetta un risarcimento di 1 milione e 400 mila euro.

 

Il Teatro dell’Acquario sta per chiudere

COSENZA – La Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi chiede al Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone e al Sindaco Mario Occhiuto di convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale da dedicare all’esame della situazione del Centro Rat-Teatro dell’Acquario. La richiesta è stata formulata all’unanimità dalla commissione consiliare ed è stata indirizzata dal Presidente della Commissione Claudio Nigro, su proposta del consigliere Mimmo Frammartino, al termine dell’audizione alla quale è stato invitato il presidente del Centro Rat-Teatro dell’Acquario Antonello Antonante.

Il Teatro dell’Acquario, infatti, annuncia che dopo 32 anni ininterrotti di programmazione, questa stagione non si farà, proponendo una petizione pubblica per scongiurare la chiusura definitiva commentando così la difficile situazione: “Gli ingiusti ed inspiegabili tagli dell’80% subiti dal Centro R.A.T. negli ultimi 5 anni, in aggiunta all’impossibilità di partecipare ai bandi POR Cultura della nostra Regione in quanto Cooperativa  e alla non applicazione
(perché?) della legge della Regione Calabria 26 aprile 1995 n° 27, ci hanno
portato a questa decisione dolorosa ma inevitabile. Vi chiediamo pertanto di firmare un appello affinché nell’arco di qualche mese si possa fare un ultimo tentativo di salvataggio e si possa scongiurare l’ennesimo fallimento della nostra Regione. Sostenete questa protesta in nome della Cultura e del Teatro”.

(di seguito il link per chi volesse firmare la petizione)

http://www.activism.com/it_IT/petizione/il-teatro-dell-acquario-sta-per-chiu
dere-difendiamolo/42002

Marcia educativa per i giovani

PAOLA (CS) – Si terrà il prossimo 17 febbraio, prima domenica di quaresima, l’XI Marcia della Penitenza. Padre Giovanni Cozzolino e i giovani della Consulta Generale di Pastorale Giovanile Minima hanno così definito l’iniziativa: <<La Marcia della Penitenza non è una marcia contro qualcuno, ma una Marcia per un progetto di vita che, se accolto, trasformerà le coscienze e ci renderà veri costruttori di vita autentica, come ci insegna San Francesco di Paola. Le speranze della Marcia di quest’anno sono incentrate sul monito “Pentitevi per il passato…Correggetevi per il futuro” (San Francesco di Paola) per vivere bene il presente. Il tema vuole contribuire a mobilitare le coscienze sull’amore sempre incessante alla Pace, alla Speranza e alla Vita di coerenza e di pienezza per diffondere una cultura di effettivo amore al Bene Comune da parte di tutti, soprattutto in questo momento di grave crisi morale, etica, sociale e religiosa che sta vivendo la nostra società.

La marcia, in quanto tale, è un cammino esteriore che si propone di portare a riflettere per iniziare un cammino che sia anche e, soprattutto, interiore. La meta? Una riflessione su noi stessi in quanto uomini in società, responsabili l’uno dell’altro e, quindi, corresponsabili. Per questo rinnoveremo, lungo il cammino, la lettura ad alta voce e per le strade degli articoli della Dichiarazione dei Diritti Universali dell’Uomo, guidati dal monito e dall’insegnamento di San Francesco di Paola. Ripartendo da quel “Pentitevi per il passato… Correggetevi per il futuro” di San Francesco di Paola intendiamo rivolgere la nostra attenzione, in particolare, alle nuove classi politiche e alla società tutta affinché non solo non si continui a perseverare nelle strade dell’errore e dell’ingiustizia sociale, ma si sviluppi e si avverta quel senso di corresponsabilità che impedisce di restare solo a guardare e spinge ad agire da protagonisti e, appunto, da responsabili di quanto accade intorno>>.