Intascava la pensione della madre morta dal 2007

PRAIA A MARE (COSENZA), 11 GEN – Percepiva la pensione e l’indennita’ di invalidita’ della madre malgrado la donna fosse defunta dal 2007. Una donna di Praia a Mare e’ stata denunciata dalla Guardia di finanza con l’accusa di truffa ai danni dello Stato. I militari hanno scoperto la frode incrociando i dati Inps e individuando la posizione sospetta tra altre. La donna, nell’arco del periodo, era riuscita a tenere all’oscuro l’istituto intascando illegittimamente circa 60 mila euro.

Falso Movimento presenta Shame di Steve McQuenn

In questo ottavo incontro de ‘La Versione’, di apertura del nuovo anno – in linea con la politica di ‘Falso movimento’ tesa a non appiattirsi su temi concilianti, puntando invece a porre interrogativi (più che a dare risposte) – ho pensato di osare… e così di sottoporre all’attenzione del pubblico del cineforum (sempre interessato e sensibile ai temi forti e disturbanti) una pellicola che non lascerà indifferenti, e della quale nella scorsa stagione (in talk show e salotti della tv generalista) se n’ è parlato in maniera fuorviante.

Si tratta di Shame – secondo lungometraggio del regista Stevie McQueen – il quale non è un film scandalo sul sesso (semmai, paradossalmente, sulla sua mancanza) , e non è neanche un film sul narcisismo del trentenne bello e ricco, bensì è un film sull’assenza, sulla solitudine, la disaffezione, l’alienazione.

Il regista, anziché spiegare le mancate emozioni (come farebbe un presuntuso maestrino), ci fa invece vivere, in una New York patinata ma sempre luminosa e affascinante, il senso di vuoto e di mancanza del protagonista, attraverso la forza e potenza visiva delle immagini e della fotografia, in una parola: il cinema (a cui si associano le incantevoli e consequenziali Variazioni di Goldberg di J.S.Bach).

L’attore feticcio di McQuenn (un perfetto e alienato Michael Fassbender, fratello putativo di Bud Clay di The Brown Bunny, incontrato nel nostro primo appuntamento de ‘La Versione’) è Brandon, un giovane e benestante, con un lavoro trendy, un super-attico a Manatthan; veste bene, è bello e affascinante, fa jogging, frequenta ristoranti e locali di lusso.

L’atmosfera (adattata ai giorni d’oggi) sembra quella di “American Psycho” dello scrittore Bret Easton Ellis , in cui Paul è uno yuppie, che veste Armani, va in palestra, si cura con creme, ma è alienato e solo.

I tempi sono cambiati, è l’era di internet, che da formidabile strumento di comunicazione e conoscenza, è diventato, specularmente, un mezzo di alienazione, che Brandon sfrutta appieno, passando ore (sia a casa che al lavoro) su siti porno, scaricando di tutto e di più.

Il suo mondo è caratterizzato dal sesso sui siti; e quando passa dal virtuale al ‘reale’ lo fa con delle prostitute o con rapporti occasionali.

McQueen ci consegna dunque l’archetipo dell’individuo post-moderno, il quale, privo di basi culturali solide (Brandon infatti non si interessa a nulla) e di fiducia nel mondo, è incapace di vivere sentimenti reali.

Brandon è appunto uno zombie, che vive la sessualità nel suo aspetto più tragico, in un interscambio tra virtuale e reale volto a determinare solo disaffezione, e mai appagamento (sia fisico sia spirituale); vaga per la città, agisce meccanicamente, non dialoga, non comunica, non ha amici, nè interessi; esemplificativa è la scena di mancato sesso con una affascinante collega: non essendo virtuale e non essendo una prostituta, c’è la possibilità/rischio di aprirsi all’altro… e Brandon quindi fugge, così come fugge dal rapporto con la sorella Sissy (la Carey Mulligan di Drive, la ricordate?), che irrompe nella sua vita, chiedendo ospitalità.

Ma anche con la sorella, Brandon è incapace di intrattenere un rapporto reale; la rifiuta, le ripete che non può prendersene cura, la richiama alle sue responsabilità (pur sapendo che lui stesso non si è assunto la responsabilità più importante: affrontare l’esistenza)

L’approccio dei due è nettamente differente; ad un passato ingombrante (di cui non è dato sapere) rispondono, l’uno, attraverso un tenersi tutto dentro, che sfocia nel silenzio e in un sesso compulsivo, alienante e tutt’altro che poetico; l’altra per mezzo di gesti forti, grida, richieste esplicite di aiuto e comprensione.

I mondi dei due fratelli si toccano, ma non si incontrano; esploderanno entrambi, l’uno in senso fisico, l’altro sotto il profilo interiore (esemplificativa è una delle scene finali in cui l’espressione di Brandon, in un menage a troi sulle note di Bach, è di disperazione, anziché di piacere e godimento).

Shame – come anticipato – non è un film sul sesso.

E’ invece una pellicola sulla solitudine e sulla impossibilità di provare sentimenti; i movimenti meccanici dei rapporti sessuali, la fissazione per i siti porno e per i rapporti occasionali, sono solo un veicolo, non il tema (la disaffezione); tema che procede incessantemente e inesorabilmente – per mezzo del pedinamento dei gesti piatti e routinari di Brandon nei gironi infernali dello squallore – verso il suo epilogo: la doppia esplosione (di fratello e sorella), spunto forse (e si spera), di un nuovo inizio che magari cancellerà la vergogna (Shame) di non essere capaci di provare emozioni e sentimenti.

 

Sequestrato terreno comunale occupato abusivamente

Un’area non utilizzata di proprietà comunale era stata “fatta propria” da persona, già identificata, che aveva pensato bene di occuparla per i propri personali fini.

E’ accaduto in via Romualdo Montagna e ad accorgersene sono stati componenti  dell’Ufficio Tutela Territorio della polizia municipale.

L’area, di circa 3.000 mq., era stata recintata abusivamente con pali di ferro e rete metallica, con tanto di sbarra di accesso a protezione dell’ingresso. L’occupazione era stata preceduta da opere di sbancamento e dalla realizzazione di una stradina di accesso al terreno sottostante.

A seguito dell’ attività di accertamento dei vigili, la Procura della Repubblica di Cosenza ha disposto il sequestro del terreno, adempimento cui ha immediatamente provveduto lo stesso personale di Polizia municipale che ha scoperto l’abuso.

Il giovane scrittore e poeta Emilio Nigro ospite della Commissione cultura

Se hai dentro il fuoco sacro della scrittura non puoi tirarti indietro, neppure quando fai fatica ad andare avanti e a sbarcare il lunario per mancanza dell’opportunità che conta o del treno che speri possa passare per prenderlo al volo.

Un concetto che Emilio Nigro, giovane cosentino che nel campo della scrittura ha mostrato e continua a mostrare una grande versatilità fino a inventarsi poeta, drammaturgo, giornalista e più di recente critico teatrale, ha ben presente. Ed è proprio questo convincimento che lo ha spinto a proseguire nella strada intrapresa, piuttosto che battere in ritirata. Una perseveranza che gli è valso il Premio “Nico Garrone”, intitolato al critico teatrale di “Repubblica” scomparso qualche anno fa e padre del regista Matteo Garrone, autore del film “Gomorra”. Un importante riconoscimento, ottenuto per la sezione riservata ai critici più sensibili ai mutamenti del teatro, che Emilio Nigro ha ritirato nel luglio del 2011 a Palazzo Bizzarrini, a Radicondoli, dove si è tenuta la seconda edizione del premio.

Un riconoscimento che ha fatto scattare la scintilla dell’invito a Palazzo dei Bruzi nella Commissione  consiliare cultura, presieduta da Claudio Nigro, dove lo scrittore e poeta cosentino è stato ospite, nell’ambito dell’ormai collaudatissima iniziativa “Nemo Propheta in patria”.

A far da relatrice, dopo l’intervento introduttivo del Presidente Claudio Nigro, è stata la Vice Presidente dell’organismo consiliare Maria Lucente.

Per lei Emilio Nigro è “un giovane che si è sperimentato in diversi campi, mostrando un notevole eclettismo. Quella per il teatro è, però, divenuta col tempo la sua passione predominante. Ma Emilio Nigro – ha detto ancora la Lucente – è anche un poeta. Come l’artista che vuole sperimentare il linguaggio dell’animo e dello spirito, ha intrapreso diversi percorsi. Ciò che affascina è questa sua ricerca continua di percorsi razionali, ma anche emotivi. Notevole il suo bagaglio di esperienze.”

E Maria Lucente ha poi dato lettura di due poesie di Nigro, “Portici di stelle” e “Per ricordarmi di me”. Il rimpianto di Maria Lucente è che Emilio Nigro abbia un po’ abbandonato la sua vena poetica per dedicarsi più costantemente alla critica teatrale. “Sono certa, però – ha affermato infine la Lucente – che prima o poi vi farà ritorno, non appena avrà trovato una nuova musa ispiratrice.”

Autore di diversi libri, da “Incessanti maree silenziose”, del 2005, pubblicato dall’editore Falco, a “Elisir di luna”, pubblicato da Aletti nel 2007, a “Alterazioni di colore”, mandato in libreria dall’editrice Coessenza nel 2009, Emilio Nigro, ha catturato l’attenzione dei giurati del Premio Nico Garrone, colpiti dalla sua scrittura “sintetica, ma non povera, scevra da intellettualismi, secca, a volte persino epigrammatica, ma chiara, scorrevole e piacevole”.

“Scrivo da sempre – ha detto Emilio Nigro in commissione cultura– dopo aver ringraziato i componenti dell’organismo consiliare, anche e soltanto per il semplice ascolto. La scrittura mi accompagna da quando avevo 8 anni. Oggi ne ho fatto un vero e proprio mestiere, sperando che tutto questo riesca anche a farmi “campare”, oltre che riempirmi lo spirito, ma si sa che le difficoltà sono notevoli, mancando le grosse opportunità. Per questa ragione mi vedo costretto ad associare alla scrittura altre attività, come quella di organizzatore di eventi.”

Per fortuna la sua scrittura è riuscita a valicare i confini regionali ed ecco arrivare le importanti collaborazioni con “Hystrio”, insieme a “Sipario” una delle riviste più autorevoli della critica teatrale italiana, fondata da Ugo Ronfani, indimenticato critico teatrale e saggista, e attualmente diretta da Claudia Cannella.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche i consiglieri comunali Giovanni Quintieri e Mimmo Frammartino.

Quintieri ha rinvenuto in alcuni dei versi di Nigro richiami a Samuel Beckett, in qualche modo ritenuto figura alla quale lo scrittore cosentino si è molto ispirato per i suoi scritti.

Mimmo Frammartino ha poi definito la missione che si è assegnata la commissione cultura nel valorizzare i talenti della città e cioè far sì che possano emergere, ma anche far capire che è su queste risorse che bisogna investire. E Frammartino, che si è detto favorevolmente colpito della definizione che Nigro ha dato di sè “un nomade in cerca di pace”, lo ha spronato ad andare avanti, senza abbandonare il campo.

 

 

Sequestrata rete per pesca di frodo

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 11 GEN – La guardia costiera di Gioia Tauro ha sequestrato una rete ”sciabica” e multato l’equipaggio di una barca da diporto che praticava la pesca di frodo del novellame. I pescatori, alla vista dei militari hanno abbandonato la rete, poi recuperata, e sono fuggiti. Nella fuga, la barca ha rischiato di scontrarsi con le motovedette. I pescatori sono stati bloccati sulla spiaggia di Nicotera dai carabinieri, avvertiti dalla Guardia costiera.

Immigrazione: 29 migranti su mercantile

REGGIO CALABRIA, 11 GEN – Un mercantile battente bandiera panamense con 29 immigrati a bordo, di cui non e’ stata ancora accertata la nazionalita’, e’ stato fermato al largo di Capo Spartivento da unita’ del reparto aeronavale della guardia di finanza e scortato nel porto di Reggio Calabria. A bordo ci sono 9 membri di equipaggio la cui posizione e’ al vaglio degli investigatori. I finanzieri hanno notato il mercantile fermo, forse in procinto di fare sbarcare gli immigrati, e l’hanno abbordato.

Arriva al Rendano il musical Shrek, l’unico orco che non fa paura ai bambini

È l’unico orco che non spaventa i bambini, anzi, li diverte un mondo, perché è buono anche quando è burbero, perché è simpatico anche quando è un po’ sboccato, perché è tenerissimo quando si innamora della principessa Fiona e per lei sopporta (per un po’) anche le rigide regole della vita di Corte….troppo rigide per un Orco abituato alla libertà della sua palude!

Sì, è proprio lui, è “Shrek”, il personaggio dell’omonimo film di animazione,  divenuta poi una saga firmata DreamWorks, perché ben quattro sono state le pellicole dedicate. Veri e propri kolossal se si pensa che i primi due film sono costati 60 milioni di dollari e, a livello mondiale, tutti e  quattro hanno totalizzato 200 milioni di entrate e 1,3 miliardi di dollari di incassi. Nel 2002, anno in cui è stata introdotta la categoria, “Shrek” è stato il primo film d’animazione premiato con l’Oscar. Nel 2005, si è classificato sesto tra i 100 migliori film d’animazione, dopo ‘I Simpson’, ‘Tom e Jerry’, ‘South Park’ e ‘Toy Story’…. e scoppia la shrekmania.

L’orco verde e malizioso – insieme alla sua esilarante banda di amici uscita dalle fiabe più famose, Pinocchio, i tre porcellini, il gatto con gli stivali, il pifferaio magico, Peter Pan, il brutto anatroccolo –   arriva in teatro nel 2008 in versione commedia musicale, targata USA, e presto diventa una tournée mondiale che attraversa le principali capitali europee. Di pochi mesi fa (ottobre 2012) il debutto a Milano della versione italiana, firmata dai registi Ned Grujic e Claudio Insegno, già definita il miglior musical del 2012, e poi via alla tournée che sta attraversando con grande successo lo stivale.

Al Teatro Rendano, doppio appuntamento con “Shrek il Musical”, nell’ambito della stagione teatrale allestita da Isabel Russinova, mercoledì 23 gennaio alle ore 20.30 e giovedì 24 gennaio (ore 9.30) per una recita scolastica, riservata alle ultime due classi delle scuole primarie e alle scuole medie inferiori. Lo spettacolo coincide infatti con l’avvio della seconda edizione dell’iniziativa “Ogni luogo contiene segreti”, ideata e organizzata dall’assessore alla scuola Marina Machì per avvicinare i giovani al teatro, non solo in quanto spettatori, ma con un approccio diretto ai luoghi ed ai mestieri del teatro attraverso, ad esempio, l’incontro con le maestranze durante la fase di allestimento dello spettacolo.

Unitevi allora alle avventure dell’eroe Shrek che, con il suo leale amico Ciuchino, tenta di salvare la Principessa Fiona, tenuta prigioniera in una torre da un terribile drago. Il terrificante segreto della Principessa trascinerà Shrek e il suo compagno in un’emozionante avventura. A tutto questo aggiungete Lord Farquaad, uomo di piccola statura alla ricerca di una sposa fedele che gli permetterà di diventare Re, oltre a tutti i personaggi fiabeschi che prenderanno vita sul palco, e otterrete la commedia musicale più divertente e romantica dell’anno.

Le musiche, di Jeanine Tesori, sono eseguite dal vivo da una band di dieci elementi. Testi e canzoni sono di David Lindsay-Abaire. Nel cast troviamo, nel ruolo dei protagonisti, Alice Mistroni (FIONA) e Nicolas Tenerani (SHREK), due artisti che vestono il musical come una seconda pelle. Gli altri protagonisti, Emiliano Geppetti (CIUCHINO), Piero Di Blasio (LORD FARQUAAD). Completano il cast Marco Stabile, Claudia Campolongo, Valentina De Giovanni, Giulio Pangi, Alessandro Arcodia, Manuela Tasciotti, Pasquale Girone Malafronte, Fiorella Nolis, Elisa Colummi, Marco Trespioli, Andrea Attila Felice, Davide Dal Seno,  Daniele Derogatis, Michelangelo De Marco, Beatrice Baldaccini. La direzione musicale è di Dino Scuderi, scene e costumi di Luisa Spinatelli, coreografie di Valeriano Longoni.

È iniziata la corsa al tagliando presso il botteghino del Rendano e l’agenzia InPrimafila. I prezzi: € 25 (poltrona), € 20 (palchi centrali), € 15 (palchi laterali) ed € 10 (galleria).

 

Erogazione idrica interrotta in via De Rada per riparazione della condotta di distribuzione

Cosenza – Nuova interruzione dell’erogazione idrica questa mattina nella zona di via De Rada, a causa di una grossa perdita verificatasi nelle prime ore della mattinata sulla condotta distributrice proveniente dal serbatoio della stessa via De Rada. La comunicazione viene dal Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza.

L’interruzione si è resa necessaria per motivi legati alla sicurezza della circolazione stradale e per consentire di eseguire i lavori di ripristino.

Una diminuzione della portata sarà avvertita nelle abitazioni del centro cittadino. L’acqua mancherà del tutto, invece, nelle abitazioni a ridosso del serbatoio di Via De Rada.

Il settore Infrastrutture del Comune prevede di concludere le operazioni di ripristino del servizio nella giornata di oggi.

 

 

 

Fido t’affido: le adozioni canine tornano in piazza il 12 gennaio

Primo appuntamento dell’anno il 12 gennaio col “Fido t’affido”, la manifestazione che promuove le adozioni canine. In piazza “XI settembre”, dalle 11 alle 13 sarà presente lo stand con alcuni amici a quattro zampe del canile comunale di Donnici, pronti per essere adottati.

La manifestazione è promossa dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza in collaborazione con i volontari di OIPA e LAV e con l’ASP Cosenza.

Sono circa 70 le adozioni registrate nel 2012, cui si aggiungono le 46 a distanza: è possibile sostenere le spese di cura degli ospiti del canile con un contributo volontario da versare su conto corrente postale (n.001003932629) o bancario (codice Iban: IT68S0760116200001003932629). Per tutte le informazioni in merito si rimanda alla consultazione del sito web (www.canilecosenza.it), della pagina Facebook (http://www.facebook.com/CanileCosenza) e del profilo Twitter (https://twitter.com/CanileCosenza) del canile.

L’Assessorato all’Ambiente è impegnato nella lotta al randagismo, attraverso politiche di salvaguardia degli animali, in cui si inserisce la manifestazione del “Fido t’affido”. Ogni cittadino può segnalare il ritrovamento di cuccioli o cani abbandonati alla linea telefonica di pronto intervento (0984 813909): sarà così possibile allertare l’intervento della polizia municipale e attivare la procedura di recupero.

La lotta al randagismo è ardua ma uniti si può vincere.