Cosenza, Rifondazione Comunista: tradimento fedelissimi di Occhiuto è prova generale del Partito della Nazione

COSENZA – “La defenestrazione anticipata di Mario Occhiuto, avvenuta non sulle tante e rilevanti vicende politiche cittadine (questione Rom, illegittime scelte amministrative,taglio dei servizi, disagio lavorativo e tanto altro!) ma con un ingiustificabile salto da un fronte all’altro di diversi consiglieri che fino a ieri erano tra i fedelissimi del sindaco,  è il frutto di un specie di prova generale cosentina del partito della nazione. A nostro avviso,  la vicenda assomiglia molto a quella dei Proci, coloro che gozzovigliavano nella casa di Ulisse (Palazzo dei Bruzi) per appropriarsi di Elena e di Itaca (il comune di Cosenza), ed a preponderare non è l’interesse generale dei cittadini ma il desiderio di conquistare o mantenere pezzi di potere e ruoli influenti nel controllo del governo della città”. E’ quanto scrivono in una nota Francesco Campolongo,  segretario circolo Prc Gullo-Mazzotta Cosenza e Francesco Saccomanno, segretario provinciale Prc Cosenza. “In questo quadro desolante, uno dei meno influenti dei Proci, un Elato qualunque, sebbene segretario regionale del Pd, pur di giustificare la sua presenza sulla scena attacca la satira, facendo quello che neanche Occhiuto, su cui pure si è fatta molta ironia, mai si era sognato di fare.  In evidente difficoltà rispetto all’opinione pubblica, costui non sa far altro che denunciare Giuseppe Febbraio per un video satirico realizzato sui congiurati-Proci: vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza e solidarietà a Giuseppe ed a quanti deridono questa classe politica impresentabile ed indistinguibile. Ne siamo certi: sarà una risata che la seppellirà!”

 

 

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