Elezioni Cosenza, Paolini: «Operazione trasparenza nelle stanze del comune» (AUDIO)

COSENZA – Ha scelto la giornata della legalità Enzo Paolini per ribadire in un incontro con i giornalisti le proprie posizioni rispetto alle pratiche amministrative avallate dal sindaco Occhiuto e passate sotto la lente di ingrandimento da parte della Procura di Cosenza e della Guardia di Finanza. Insieme all’avvocato con la passione del rugby, in corsa per la poltrona di primo cittadino, anche Giuseppe Mazzuca e Sergio Nucci. Quest’ultimo, leader del movimento civico Buongiorno Cosenza, insieme ad un gruppo di collaboratori volontari, si è preso la briga di spulciare determine e delibere, ben prima delle Fiamme Gialle, e di procedere alla pubblicazione di tutti gli atti disponibili sul proprio sito internet. «Un’operazione di trasparenza necessaria – ha ribadito Mazzuca ex consigliere comunale, che è stato anche presidente della Commissione di garanzia – Il municipio deve diventare una casa di vetro. Per questo istituiremo – ha annunciato – una delega assessorile apposita, per evitare che si ripeta lo sconsiderato ricorso ai cottimi fiduciari che ha caratterizzato gli ultimi anni, con casi estremi di approvazione di oltre sessanta determine, tutte relative ad affidamenti diretti e sotto soglia, pubblicate nella stessa data e in favore della stessa ditta». Sergio Nucci ha voluto anche puntualizzare che «quando Occhiuto riferisce di aver ridotto durante la sua gestione gli affidamenti diretti, dice la verità ma bisogna anche tenere conto del fatto che buona parte delle somme a cui si riferisce erano quelle destinate alle cooperative sociali per le quali il ricorso a questo strumento era obbligatorio». Enzo Paolini è un radicale convinto, e perciò garantista: «Il mio mentore politico è stato Marco Pannella, per questo la mia posizione, rispetto alle indagini condotte dalla magistratura, non può che essere quella di un garantista per il quale vale la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio». In calce l’intervista di Salvatore Bruno

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