PIANOPOLI (CZ) – Dopo le esternazioni di ieri nei confronti del Comune di Catanzaro, il sindaco di Pianopoli Gianluca Cuda torna ancora oggi sulla vicenda rifiuti. Queste le sue dichiarazioni:
“Ho ritenuto necessario intervenire sulla stampa in seguito alle tante sollecitazioni che ho ricevuto da diversi sindaci della provincia di Catanzaro, preoccupati di non essere stati messi ancora nella possibilità di risolvere, dopo tanti anni, l’annoso problema della gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata nel territorio della provincia di Catanzaro.
In questo contesto incandescente, dove non sono del tutto chiari ruoli, funzioni e responsabilità, resto però convinto di una cosa, e cioè che di tutto ci sia bisogno tranne che di costruire carrozzoni della politica per fini elettorali e clientelari, che finirebbero per essere scaricati sulla pelle delle nostre popolazioni con l’aumento della odiosa tariffa sui rifiuti.
In questi anni, infatti, abbiamo vissuto la contraddizione di vedere le strade ricolme di spazzatura e insieme le tariffe delle famiglie alle stelle. Bisogna avere il coraggio di dire basta a tutto questo, rendendo ordinaria la gestione di questo servizio e razionalizzandolo con la differenziata, come accade in tante parti d’Italia.
Infine, sarebbe bastata una lettura più attenta del dettato legislativo della legge Delrio per evitare parecchia confusione e fraintendimenti, dove la legge nazionale, e non quella regionale, attribuisce le funzioni dell’ambiente – e quindi della gestione dei rifiuti – a precise istituzioni di prossimità, e non certo all’amministrazione del Comune di Catanzaro o ad associazioni che questa vorrebbe furbescamente guidare per i prossimi anni.
La mia presa di posizione altro non è che un dire basta alla furbizia e alle ambiguità di una certa classe politica. E’ per questo che non arretreremo di un millimetro delle nostre ragioni. La politica noi cosi l’intendiamo: a fianco dei territori e delle popolazioni, senza guardare agli interessi degli amici degli amici e senza cercare posizioni o rendite.
Per altro, con il fallimento della riunione indetta ieri al comune di Catanzaro – mi riferiscono che c’erano si e no 30 sindaci su 80 – l’amministrazione di centro destra di Catanzaro avrà da ragionare, studiare e riflettere piuttosto che lasciarsi andare a inconcludenti prove muscolari.
Caro Sindaco di Catanzaro, cerca di discutere e ragionare con tutti i sindaci della provincia, perché non hai nessuna primazia politica, istituzionale o legislativa che ti permetta di ergerti a primo della classe. Per quanto mi riguarda, non sono né manovrabile né mi presto a giochi di potere, e, al di la dello schieramento politico che mi onoro di appartenere, agisco solo per l’interesse del mio territorio. Aderire alla comunità d’ambito che tu vorresti (prevista furbescamente dal Consiglio Regionale di centrodestra nel pieno dell’estate 2014, pochi mesi dopo l’adozione della legge Delrio, ma chiaramente in contrasto con il relativo comma 90) significherebbe triplicare o peggio le tariffe nel mio comune. Comune dove, da lungo tempo, abbiamo superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata. Pertanto, ci permettiamo di ribadire che così come si è venuta a configurare la partita della comunità d’ambito capeggiata dal comune di Catanzaro va rapidamente archiviata e superata.”