Le province calabresi al Governo: «Cambiare la Legge Delrio»

CATANZARO – Il ruolo delle Province dopo il risultato referendario dello scorso 4 dicembre e la situazione organizzativa e finanziaria degli Enti intermedi, anche nell’ambito dei rapporti con la Regione Calabria, sono stati gli argomenti all’ordine del giorno della riunione dei rappresentanti dell’Unione Province italiane della Calabria, presieduta da Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e componente del direttivo dell’Upi nazionale. All’incontro convocato da Bruno, è scritto in una nota, hanno partecipato i presidenti delle Province di Cosenza Franco Iacucci; di Crotone Nicodemo Parrilla e di Vibo Valentia Andrea Niglia, accompagnato dal vice presidente Pasquale Fera. Bruno ha introdotto il confronto aperto sulla situazione delle Province calabresi partendo delle difficoltà registrate sui territori dopo le recenti emergenze neve e maltempo, che hanno causato danni ingenti al sistema viario di competenza provinciale dell’intera regione. «In evidenza – è scritto nella nota – la grave condizione organizzativa, funzionale ed economica-finanziaria nella quale sono costrette ad operare tutte le Province d’Italia, e non escluse quindi quelle calabresi, che gli interventi urgenti sul sistema viario in seguito al maltempo hanno ulteriormente aggravato in aggiunta alla già acquisita negatività dei tagli ai bilanci stabiliti dalla Legge Finanziaria 2015. Se dovessero essere confermati i 700 milioni di tagli previsti – ha rimarcato Bruno – nessuna Provincia d’Italia sarà in grado di approvare i bilanci 2017, compromettendo il mantenimento dei servizi e la sicurezza degli edifici scolastici. Cancellare il taglio già previsto dalla legge di Bilancio 2017 è indispensabile, ma non basta per rimettere in sesto le finanze di questi Enti». Nel corso della riunione è emersa la necessità «di aprire un confronto per una sostanziale modifica della legge Delrio, che dopo l’esito del referendum e quindi la conferma delle Province quale Enti di rango costituzionale deve essere rivista, in particolare per le materie ancora non pienamente trasferite alla Regione, con particolare riferimento alle funzioni residuali per le quali le Province hanno già anticipato ingenti risorse per gli anni 2015 e 2016, come ad esempio quelle relative alla gestione dei centri per l’impiego, delle strutture culturali, sportive e dei parchi. I presidenti delle Province calabresi hanno, infine, evidenziato la necessità di instaurare un pregnante rapporto di solidarietà istituzionale, chiedendo un incontro urgente al presidente della Regione Mario Oliverio, oltre che sollecitando sia la convocazione dell’Osservatorio regionale permanente che il tavolo tecnico sul Mercato del Lavoro già approvato dalla Giunta regionale». Bruno, Iacucci, Parrilla e Niglia, nel confermate la loro presenza nella riunione dell’Upi nazionale del prossimo 16 febbraio, conclude la nota, «porteranno al tavolo nazionale le istanze e le esigenze non più procrastinabili delle province calabresi a garanzia della continuità dei servizi da erogare ai cittadini e della sicurezza del sistema viario e degli edifici scolastici».

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