«Un centro sinistra unito e rinnovato». L’auspicio di Francesco Adamo

RENDE (CS) «Immaginare un centro sinistra unito. E’ questo il mio auspicio e l’obiettivo per cui mi batterò in qualità di segretario del circolo PD di Rende, all’alba dell’appuntamento elettorale che non può e non deve coglierci impreparati  e disuniti». Lo scrive in una nota Francesco Adamo, segretario del circolo PD di Rende.

«L’esempio può e deve parlare da qui, in un momento storico di confusione e disgregazione a livello nazionale che non ci spaventa ma ci invoglia a costruire, raccogliendo le istanze di rinnovamento, una compagine che, pur presentando fisiologiche differenze, può trovare nel dibattito plurale e nelle esperienze individuali un’opportunità di crescita politica comune non più rinviabile considerata l’inconsistenza dell’esperienza dell’amministrazione uscente. Sono critico riguardo il “civismo degli equivoci” che non ha lasciato tracce di quanto prometteva deludendo le aspettative dei cittadini e consegnando alle opposizioni il compito importante di ritornare ad ascoltare la città ed i suoi bisogni, senza rimanere a margine di altro così come accaduto in questi anni. Capacità, competenze e storia come coacervo di opportunità per riportare Rende al ruolo che le spetta. Quello di protagonista dell’area urbana al di fuori di quel provincialismo politico che non rende giustizia a questo territorio ed alle sue emergenze che pesano come macigni sulla scala di priorità che l’agenda politica dovrà trarre. Unire per stare dentro al dibattito tenendo conto di tutte quelle realtà che si riconoscono in una storia di centro sinistra insieme all’associazionismo ed ai movimenti civici che vogliono dare un contributo al futuro della città. Mi sforzerò personalmente per realizzare questo circolo virtuoso che unisca sensibilità ed esperienze, perché neanche sforzandomi, trovo una valida ragione per essere divisi in questa lunga cavalcata verso l’appuntamento elettorale. Un percorso non semplice, che mostrando coerenza e impegno, con la disponibilità di ciascuno a uscire dai recinti dell’appartenenza, ci porterà a costruire una solida alternativa a questa amministrazione che non ha realizzato nulla di quanto prometteva. Il nostro
futuro passa da qui».

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