Metro leggere, Manna: “Un’occasione di sviluppo da rendere sostenibile”

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende, Marcello Manna, si è detto molto soddisfatto della metropolitana leggera e dell’accelerata degli ultimi giorni. Di seguito le sue parole, affidate ad un comunicato:

“La metropolitana leggera è un’opera progettata per lo sviluppo sostenibile di tutto il contesto interurbano. Questo progetto ha rischiato di essere l’ennesima promessa non mantenuta dalla politica. L’accelerazione che, invece, ha impresso il governatore, Mario Oliverio, rientra in una più complessiva e necessaria riorganizzazione delle politiche dei trasporti della nostra regione e in particolare dell’area urbana. Marcello-MannaE’ evidente che si tratta di una continuità amministrativa di progetti e gestioni di procedure che, se non portati a termine, comporterebbero forti sanzioni di natura finanziaria, in maniera analoga a quanto accaduto nel settore dei rifiuti in passato. Non bisogna dimenticare che la gara d’appalto relativa alla metropolitana leggera si è conclusa con un’impresa che si è aggiudicata i lavori. Un dietrofront della Regione avrebbe provocato una pesantissima sanzione di natura finanziaria. Il fatto che oggi la Regione dia attuazione ad un atto amministrativo in itinere è un bene per la Calabria. Si tratta di una infrastruttura strategica in grado di favorire la mobilità innanzitutto fra Rende, con la sua Università, e la vicina Cosenza. Un sistema dei trasporti che, mi auguro in tempi molto brevi, avvicinerà sempre di più la nostra area urbana con il campus di Germaneto e l’aeroporto di Lamezia Terme. Un potenziale enorme e facilmente intuibile. La recente evoluzione della specifica normativa regionale prevede un nuovo sistema delle linee pubbliche di trasporto e probabilmente andrà rivisitato il progetto della metropolitana leggera per tenere conto di questa ristrutturazione complessiva. Siamo sicuri che la Regione prenderà in considerazione le aspettative e le eventuali richieste di modifica provenienti da quel settore Nord dell’area urbana il cui fulcro è Rende con l’ateneo di Arcavacata e dalla città di Cosenza. Capisco il timore di molti cittadini rispetto a un’opera così complessa. Ma la paura di qualcosa che ancora possiamo solo immaginare come un cantiere aperto, è solo l’inizio di un percorso nuovo e decisivo, per altro in attuazione di scelte già compiute in passato. A chi si chiede, giustamente, come può coniugarsi un’opera così grande con le politiche del verde urbano e della sostenibilità, mi sento di rispondere con chiarezza e subito. Una serie dei progetti, come quello del bike sharing e altri ancora partiranno nella nostra città. Sostenibilità è una delle parole d’ordine della nostra azione amministrativa. Un concetto che si declina nella vivibilità storica di Rende, luogo in cui le attività all’aria aperta fanno parte del Dna di questa comunità”.

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