Provinciali Cosenza, Antoniotti e la disgregata politica locale: «Forse non voterò»

ROSSANO – Le elezioni di secondo grado per il Presidente e il Consiglio della Provincia di Cosenza sono alle porte. Antoniotti, ex sindaco di Rossano, denuncia la «litigiosità della politica locale» che potrebbe portare Rossano, così come Corigliano, a non avere nemmeno un rappresentante in seno all’assemblea provinciale.

«Premesso che – esordisce Antoniotti – non condivido assolutamente legge Del Rio poiché estromette dal voto i cittadini, escludendo pertanto anche la loro volontà, credo che la classe politica locale abbia fatto harakiri, anche questa volta. Ancora una volta il nostro territorio non è riuscito ad esprimere una candidatura alla presidenza della provincia, che avremmo potuto rivendicare anche in quell’ottica d’azione della fusione tra i due Comuni dell’Area urbana, magari e perché no proponendo a questa carica qualche sindaco del comprensorio che si sta distinguendo per capacità e grande dinamismo. Presidenza a parte, il vero rischio ora e che i troppi litigi, le tante contrapposizioni egli innumerevoli fronti politici  hanno generato, solo tra Rossano e Corigliano, ben dieci candidature al Consiglio provinciale. Troppe! In quanto si rischia che nessuno di loro venga eletto e quindi di non avere alcun rappresentante in Provincia. In questi ultimi mesi – aggiunge il Capogruppo di RpT – sono stato invitato più volte e da diverse aree a candidarmi. Non ho accettato, perché ritengo questo sistema elettorale anomalo e predisposto a creare inciuci e trasversalismi politici. Ecco perché, pur rispettandola, non condivido nemmeno la scelta dell’amico Antonio Barone di aver accettato la candidatura. È stata una scelta, a mio avviso, troppo frettolosa. Nei prossimi giorni insieme al coordinamento di Rossano Prima di Tutto decideremo il da farsi ma non escludo una mia astensione dal voto. Avevo già maturato da tempo di non candidarmi al consiglio provinciale perché avrei dovuto chiedere i voti innanzitutto nell’ambito dei miei colleghi rossanesi, di minoranza e maggioranza. Situazione, questa, che mi avrebbe messo in serio imbarazzo perché non sono abituato a barattare. Voglio continuare a rimanere libero e coerente così come lo sono stato in campagna elettorale. Voglio continuare a fare la mia opposizione in Consiglio comunale senza avere nessun condizionamento così come sto facendo sin dal primo giorno. In totale libertà. Non ho votato l’adesione al Flag di Cariati perché la reputavo, a giusta causa, un’ipotesi insensata. Non ho votato la contrazione dei mutui sportivi per otre due milioni perché vanno ad indebitare l’ente per i prossimi anni. Ma ho votato a favore di delibere, come quella per sollecitare il Governo ad un’azione forte per l’ammodernamento della Statale 106, reputandole utili – conclude – per il bene della comunità e del territorio».

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