Spoke Corigliano-Rossano, 40 posti letto in meno nella lungodegenza

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Nuovo allarme sulla sanità nella Sibaritide. A lanciarlo Giuseppe Graziano, presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, che sulla questione ha scritto al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio per esprime le proprie preoccupazioni circa l’attuazione dell’Atto aziendale, in seguito all’incontro con alcuni dirigenti medici dello Spoke di Corigliano-Rossano. Il nuovo Atto aziendale prevede infatti la sottrazione di ben 40 posti letto destinati al post-acuzie dai due ospedali dell’Area urbana. «Eliminare con un colpo di matita ben 40 posti letto – ha dichiarato Graziano – è un atto irresponsabile al quale ci opporremo con ogni mezzo lecito e, se necessario, innescando la giusta protesta civile dei cittadini. Lo Spoke Corigliano-Rossano, il più importante dei presidi sanitari pubblici presenti nell’intero territorio dell’Asp di Cosenza, considerata la totale assenza nella Sibaritide di strutture private o paritarie, non può rimanere privo della Lungodegenza e soprattutto non può registrare l’ennesimo decremento di posti ospedalieri, dal momento che già con il precedente Piano di rientro (quello varato nel 2015) non si era raggiunto il rapporto minimo popolazione-degenza previsto dai Lea. Il dato nazionale è emblematico se si considera che sul territorio italiano sono assegnati, tra sanità pubblica e privata, 5 posti letto ogni mille abitanti, di cui 4,4 dedicati all’attività per acuti. Nella Sibaritide, invece, vengono riconosciuti 1,2 posti letto ogni mille abitanti rispetto agli 8,6 posti letto di cui, invece, può godere il distretto ospedaliero Cosenza/Savuto. Cifre assurde, per un’area che si appresta ad ospitare la terza città della Calabria, che, nel caso in cui venisse applicato il nuovo Atto aziendale, saranno ulteriormente al ribasso con un vergognoso 0,91 posti letto per mille abitanti. Tutto questo mentre gli utenti di questa zona continuano ad emigrare, oggi anche per una semplice analisi di laboratorio, nelle diverse regioni italiane». Per tale ragione, dopo la denuncia al ministro della salute Beatrice Lorenzin, Graziano si è rivolto a Mario Oliverio, con la richiesta «di bloccare questo scempio in un territorio che più di tutti in Calabria ha sofferto e pagato i decenni di sperpero nella Sanità pubblica. Ecco allora, la necessità, non solo di restituire allo Spoke di Corigliano-Rossano i 40 posti letto per la lungodegenza ma anche di cercare di avviare da subito i lavori per la realizzazione certa del nuovo (non unico) ospedale della Sibaritide in contrada Insiti, con la contestuale riapertura degli ospedali di Trebisacce e Cariati. Solo così – ha concluso Graziano – il comprensorio ionico-cosentino vedrà riconosciuto il livello minimo di assistenza ospedaliera previsto su scala nazionale e da qui costruire una nuova ed efficiente rete sanitaria che faccia leva sulle tante professionalità mediche e paramediche che ad oggi non sono messe nelle migliori condizioni di operare».

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