Stazione ferroviaria, Miceli (M5S): «Rende è al capolinea»

RENDE (CS) – Il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Rende dirama un comunicato sulle condizioni della stazione ferroviaria. Questo il comunicato integrale:

«Una stazione abbandonata a sé stessa è il peggior biglietto da visita per i tanti studenti e pendolari che ogni giorno sono “costretti” a fermarsi a Rende. Una stazione abbandonata specchio di una città in piena decadenza. TrenoStazioneRavennaCome Movimento 5 Stelle ci siamo occupati in più occasioni della stazione di Castiglione Cosentino. Appena dopo le amministrative rendesi, per esempio, per chiedere a Fs ma anche all’amministrazione appena eletta, di modificarne il nome in Stazione di Rende-Castiglione Cosentino, così da dare alla città visibilità e importanza sin dall’ingresso ferroviario. Successivamente abbiamo chiesto una diversa gestione dei treni in arrivo onde evitare l’attraversamento dei binari da parte degli utenti. Naturalmente tutte le nostre proposte non hanno trovato seguito e sono rimaste chiuse nei cassetti dell’amministrazione Manna. Oggi leggiamo l’accorato appello di alcuni studenti Unical che chiedono al Ministro delle Infrastrutture, alle Fs e alla Regione Calabria, un intervento diretto per ridare vita a una stazione che ormai ha toccato il fondo. Sottoscriviamo questo appello e lo giriamo al sindaco Manna e alla sua Giunta, affinché si attivi presso gli enti competenti per fa sentire la voce di questi studenti e di tutti i cittadini che transitano da quella stazione ferroviaria. Un luogo che potrebbe rappresentare, almeno in teoria, un importante snodo ferroviario, in un quadro nazionale delle politiche del sistema dei trasporti su ferro più razionale e, naturalmente, più incisivo.

Rende, nonostante tutti i problemi irrisolti, resta comunque un centro importante. Invece di pensare ad antieconomiche e inutili metropolitane, che avranno i soliti tempi biblici di realizzazione, Manna ed Oliverio si occupino dei reali e attuali problemi di mobilità del nostro territorio, considerando anche che la Regione è responsabile del trasporto pubblico calabrese.

Quello che ci preoccupa maggiormente è constatare che gli studenti universitari, arrivati a Rende, sono completamente abbandonati a sé stessi. Non solo arrivano in una stazione fantasma, insicura e senza neanche un bar, quanto devono fronteggiare tutti i santi giorni i problemi – mai risolti – di una mobilità cittadina all’anno zero, dove i collegamenti, in assenza di paline, si tramandano oralmente dai fuori corso alle matricole.

E poi c’è sempre il grande problema della sicurezza stradale e l’incolumità degli universitari che abitano in zona Arcavacata e si recano quotidianamente a piedi all’Università.

Ci riferiamo in particolare alla scarsità, ed a volte, totale assenza di illuminazione e di marciapiedi che interessa Via Tito Flavio, Via Settimio Severo, Via Costantino. Spesso si vedono studenti percorrere tali strade a piedi, nel buio totale o nei casi migliori con la sola illuminazione led degli smartphone, esponendosi continuamente al pericolo di essere vittime di incidente stradale.

Il problema diventa ancora più grave nei mesi invernali con ridotte ore di luce e condizioni meteo avverse. Tutto questo è inaccettabile».

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