Gabrielli all’Unical: “Calabria non all’altezza della complessità dei problemi”

La Calabria, una terra tanto affascinante per le sue bellezze paesaggistiche quanto complessa è la sua archittettura geologica  che la espone ad un alto rischio idrogeologico – tematica al centro di un convegno internazionale all’unical sulla sicurezza idrogeologica alla presenza del capo della protezione del dipartimento della protezione civile, franco gabrielli – in cui sono stati illustrati i risultati di un progetto di ricerca finanziato nel 2011 dal ministero dell’istruzione sui fondi pon che ha visto protagonista l’ateneo insieme alla societa’ autostrade tech ed altri partner industriali e accademici.

la tragedia del gennaio 2009 quando, lungo l’autostrada  a3 salerno reggio calabria persero la vita nicola pariano e danilo orlando è un evento ancora presente nel ricordo di tutti e ha contribuito a far nascere l’esigenza del progetto di ricerca , realizzando nuovi sensori per misurare gli spostamenti, costruendo due radar per il controllo a distanza dei movimenti del pendio, sviluppando nuovi modelli matematici che simulano l’attivazione e la propagazione delle frane – costruendo reti di telecomunicazione e centri di elaborazione e di acquisizione dati.

Una calabria che allo stato attuale,non è all’altezza di fronteggiare  problematiche sismiche idrologiche cui è predisposta in maniera allarmante. “Il problema – dichiara Franco Gabrielli – è che non si fanno politiche di protezione civile all’altezza della complessità dei problemi, perchè anche un territorio come quello calabrese, vessato dalle problematiche sismiche e idrogeologiche, avrebbe bisogno di un livello di protezione civile di gran lunga superiore. Molti comuni ad allerta 3 non sono attrezzati adeguatamente sia a livello idrico che a livello sismico”

E il capo della Protezione Civile lancia un’allerta: “Se lo Stato non provvede ai problemi ambientali e alla messa in sicurezza dei siti in pericolo questo comporterà una questione nonché uno sfaldamento sociale”

La gestione dei contesti a rischio tocca ora alle politiche amministrative del nuovo presidente della regione in carica, che dovra’ dimostrare come i punti deboli della calabria possono tramutarsi in punti di forza

Sonia Miceli

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