tendopoli San Ferdinando

Immigrato ucciso, alta tensione a San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – “Italia mafia”, “Italia razzista”, “Carabinieri assassini”: sono le scritte sugli striscioni sorretti dai circa 300 migranti che stanno protestando a San Ferdinando, il comune della Piana di Gioia Tauro dove ieri un carabiniere ha ucciso un immigrato che lo aveva ferito al volto con una coltellata. Tensione alta, con le forze di polizia in borghese a controllare la zona, e i migranti, alcuni incappucciati, che urlano slogan e cori nella piazza del Municipio. Chiaro il messaggio, come ha affermato anche uno dei migranti nel corso della protesta: «Non siamo qui per fare la guerra o per creare il caos, siamo qui per lavorare e per mangiare. I carabinieri devono venire per mettere pace e non per uccidere. Quello che è accaduto ieri – ha aggiunto – non è giusto. Vogliamo che tutta l’Italia e tutta l’Europa lo sappiano».

E’ improntato ad indifferenza l’atteggiamento dei cittadini di San Ferdinando in merito alla protesta messa in atto dai migranti ospiti della tendopoli dopo l’episodio di ieri in cui è morto un cittadino maliano di 27 anni. Nella piazza del Municipio del centro della Piana di Gioia Tauro ci sono alcuni cittadini che assistono alle proteste seduti sulle panchine o ai bordi della piazza. Non c’è alcuna reazione e nessuno ha voluto commentare quanto sta accadendo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *