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Scuole in Calabria verso la chiusura. Spirlì: “devo tutelare la salute di tutti”

CATANZARO- Chiusura di tutte le scuole in Calabria. In giornata il Presidente della Regione Spirlì deciderà il da farsi ma i sigilli agli istituti sembrano al momento l’opzione più valida dopo che l’Unità di crisi ha confermato un rischio di elevato contagio tra i banchi. 

Abbiamo appurato che sul territorio esistono le varianti. Dal Pollino allo Stretto ci sono scuole che vengono costantemente falcidiate dal virus” ha detto Spirlì ieri durante una diretta su Facebook.

 

 “I sindaci sono costretti a chiudere e i genitori a tenere i figli a casa. Dopo esserci confrontati con il Governo, i ministri e i sottosegretari, torno da Roma in Calabria. Ci sarà una riunione dell’unità di Crisi e se i dati saranno confermati, e sono sicuro che sarà così, firmerò subito l‘ordinanza che ferma la didattica in presenza e autorizzare la DAD, senza se e senza ma. Me ne assumo la responsabilità“.

Intanto Spirlì si difende dalle accuse che lo vedono sul piede di guerra nella volontà di riattivare la dad. 

“Ho avuto modo di ricordare al ministro dell’istruzione, al ministro della salute e al ministro per gli affari regionali e le autonomie che NESSUNO DI NOI vuole chiudere LA SCUOLA. – scrive su Facebook – La SCUOLA intesa come istituzione. L’istruzione va difesa sempre e comunque. Ma la SCUOLA non è l’aula! Le aule non possono essere considerate il luogo più sicuro del pianeta. Come tutti i luoghi, anche le aule scolastiche possono trasformarsi in luoghi di contagio”.

“E noi, in questi tempi di recrudescenza della pandemia, dobbiamo evitare che il contagio si propaghi – prosegue. Il presidente della REGIONE è la massima autorità sanitaria della Regione stessa. A lui è demandato il compito di tutelare la salute dei corregionali. Senza pregiudizio, preconcetto. Senza se. Senza ma.Al momento, in Italia, nessuno può permettersi di INTERPRETARE dati e decisioni: parlano numeri e studi di previsioni. E non si può aspettare che il virus sfondi le porte delle case degli Italiani, Calabresi compresi, per poi dover correre ai ripari. Dunque, idee chiare e decisioni ferme.- conclude – Con la tutela della salute dei più piccoli, difendiamo la salute di tutta la Famiglia.”

 

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