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Sequestrate Gole del Raganello, ipotizzato reato di omicidio colposo

CIVITA (CS) – Sotto sequestro l’area delle Gole del Raganello nel territorio del comune di Civita. A disporre il provvedimento di sequestro probatorio è stato Eugenio Facciolla, procuratore di Castrovillari, che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione di atti d’ufficio. Un’azione urgente e necessaria per fare luce sulla dinamica della tragedia verificatasi lo scorso lunedì e che ha portato alla morte di dieci escursionisti, travolti da un’ondata di piena del torrente. Dure le parole di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile che, ieri, nel corso di un sopralluogo ha parlato di una tragedia che poteva e doveva evitarsi e di un’allerta meteo ignorata: «Esiste una scala sulla base della quale scatta la comunicazione e se i tecnici, sulla base degli algoritmi e delle carte meteo, evidenziano un rischio di caduta di pioggia di un certo livello, noi ne dobbiamo prendere atto fosse una, dieci, cento volte».

LE POLEMICHE

E adesso è polemica sul sistema degli accessi alle Gole del Raganello cui, di recente soprattutto, si deve una crescita esponenziale del sistema turistico nella zona, comprendente almeno quattro comuni del Pollino (Civita, Cerchiara, San Lorenzo Bellizzi e Francavilla). Tuttavia, «Mai nessun cittadino e/o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole del Raganello» ha tenuto a precisare Alessandro Tocci, sindaco di Civita. In ogni caso, la pericolosità di quanto accaduto e il timore che una tragedia simile possa ripetersi hanno spinto anche il ministro del’ambiente Sergio Costa a richiedere una maggiore chiarezza con le indagini, sebbene «sulle responsabilità ci sarà tempo – ha detto Borrelli -; si è trattato di un evento puntuale e localizzato a dieci chilometri a monte dall’area dove si è verificata la tragedia».

 

 

 

 

 

 

 

 

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