[#GraphicNovel] Canvas, l’emozione non ha voce

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Passioni, piccoli e leggeri elementi che danno colore alla nostra vita e che influenzano ogni minimo aspetto della personalità di un individuo.

Sono esse a variegare l’essenza soggettiva dell’individualità umana e che, forse, danno anche senso al micromondo di ogni persona. È questo uno dei messaggi più importanti di Canvas, prodotto tutto italiano disegnato dalla mano di Ilaria Gelli ed edito da Tatai Lab, nuova realtà fumettistica concreta che si basa sulla freschezza dei giovani talenti.

Dopo una campagna di crowdfunding su Indiegogo, conclusasi con risultati oltre ogni previsione, l’artbook ha preso vita.

Canvas racconta la personificazione di una passione che va oltre l’essere propriamente tale.

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La storia narra di Alessandro, un bambino che ama particolarmente il disegno. Questo amore, crescendo sempre di più, si materializza in una bambina, personificazione della concezione della sua arte. Sarà proprio lei a fargli passare svariate avventure, facendolo misurare con diverse situazioni ed emozioni e rafforzando il legame con la sua passione, in un legame che li porterà a crescere assieme giungendo all’adolescenza.
Chiunque abbia una particolare propensione verso un certo campo può comprendere la poesia che racconta questa storia. La peculiarità di Canvas è il silenzio, poiché le pagine sono esclusivamente tavole grafiche a colori che descrivono una situazione o un’emozione dei due protagonisti e non solo. Vedremo le avventure e le vicende che caratterizzano il rapporto fra i due, con un particolare sguardo sulla presa di coscienza da parte di Alessandro sulla tematica della vita.

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Il mutismo dell’opera è l’aspetto forse più importante: non c’è nessuna parola che possa spiegare le motivazioni di ciò che si guarda, lasciando così spazio a una libera interpretazione del lettore, che può decidere di immergersi nei panni di Alessandro e della co-protagonista, in quelli di un osservatore esterno, o di fare entrambe le cose. Canvas non è, quindi, un artbook da leggere, ma un libro da guardare, da interpretare e da percepire, tutto secondo una propensione personale che ci fa immedesimare nella dimensione propria dei personaggi.

Narrare un amore in modo non banale non è mai una sfida semplice, soprattutto se questo sentimento viene proiettato in una passione. Canvas, effettivamente, è una storia sentimentale, ma rispecchia quel sentimento che spinge ogni singola persona a lottare per il proprio modo di essere arte e ad amare questo aspetto di se stessi.  

Amanti dei manga, accorrete: Canvas è un libro silenzioso dal tipico disegno caratteristico giapponese. Tavole grafiche dai colori che rendono vivi personaggi e ambientazioni; tratto semplice ma attento ai lineamenti caratterizzanti di tutti i protagonisti e particolare attenzione ai dettagli. Tutto ciò rende l’opera uno spettacolo per gli occhi. Ovviamente l’invito a leggere l’artbook non è solo per gli amanti del disegno giapponese, ma per chiunque ami il fumetto e le emozioni che esso trasmette.

canvas-4Canvas, dunque, è la storia di come una passione si trasformi in amore e di come essa migliori le nostre esistenze in ogni singolo aspetto: quando si ha la sensazione di essere nel posto giusto e nel momento giusto, quando ci si sente completi per il semplice fatto di percepire un impeto che riempie il petto, respirando attraverso le proprie attitudini. Queste sensazioni vanno oltre la semplice consapevolezza di essere appassionati, sono sentimenti che si avvicinano molto di più all’amore e alla dedizione verso una dimensione personale, che ci rende singoli individui e speciali in ogni aspetto.
Canvas ci ricorda che ciò che ci piace deve essere coltivato, che la vita può cambiare in relazione al nostro percepire una passione come componente della nostra stessa essenza.


Assolutamente da leggere!

Paolo Gabriele De Luca

 

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