[#LameziaComics2016] Intervista a Lorenza Di Sepio (Simple&Madama)

Dopo tre giorni di eventi, musica e divertimento si è appena concluso il “Lamezia Comics & Co.”. La fiera del fumetto, alla sua ottava edizione, anche quest’anno ha accolto tantissimi ospiti importanti, tra fumettisti, autori e gruppi musicali. Noi di Nerd30 abbiamo incontrato Lorenza Di Sepio, disegnatrice e creatrice di Simple&Madama, che ci ha rilasciato un’intervista in cui abbiamo avuto modo di scoprire meglio il suo progetto, insieme a qualche interessante retroscena:  

Parlaci un po’ di te: chi è Lorenza Di Sepio?

«È difficile parlare di me perché io mi sento un pesce fuor d’acqua, non sono abituata a questo genere di cose. Nasco a livello artistico come disegnatrice di cartoni animati, per cui non sono solita a tutto questo, visto che sono abituata a stare protetta in uno studio, con lo staff.
Non ho studiato per fare quello che sto facendo, ho fatto un corso di animazione solo per apprendere la tecnica di animazione 2D, in tarda età, dopo la maturità. Poi ho cominciato subito a lavorare nel mondo dei cartoni animati, che però è completamente diverso da quello del fumetto.
Le vignette di Simple&Madama escono fuori, invece, per un gioco che ho fatto con il mio ex ragazzo. Sono state messe sul web e tramite i social, su cui ancora non ero iscritta, ho ottenuto una viralità e una visibilità tale da spingermi a fare i libri.»

Quindi qual è stato il tuo primo approccio al mondo del fumetto?

«Per quel che riguarda le mie letture, ho iniziato la lettura dei fumetti quando avevo 13-14 anni, anche se comunque ho la passione per i cartoni animati, per cui ho preferito guardare più anime e classici Disney piuttosto che leggere fumetti. Durante l’adolescenza, fino ai 18 anni, sono andata avanti con manga un po’ duri, che con non c’entrano niente con i miei lavori, come I Cavalieri dello Zodiaco, Ken il Guerriero, Devilman e Berserk. Poi è andata un po’ calando perché, ovviamente, è passato il momento e ora leggo graphic novel e fumetti autoconclusivi prevalentemente europei, non solo seriali giapponesi o americani.
Per quanto riguarda l’approccio lavorativo, è stato faticosissimo perché sono passata dal cartone animato, alla striscia, a fare un fumetto con una storia vera e propria. Cose completamente diverse per cui ho dovuto lavorare tanto, infatti il mio lavoro è un ibrido, è sia un fumetto che una raccolta di strisce. È venuta fuori una cosa carina ma un po’ atipica.»

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A quali artisti ti ispiri per la realizzazione dei tuoi fumetti?

«A nessuno. Quello che ho letto non mi dà spunto perché è completamente diverso da quello che faccio. Diciamo che secondo me ho metabolizzato e digerito una serie di cose e credo che in Simple&Madama ci sia tutta la mia formazione. C’è molto del mondo del cartone animato, a livello registico, di inquadratura delle vignette.  Sono più statiche, quasi in sequenza a volte, rispetto a un fumetto vero e proprio.»

Andiamo un po’ più sul personale: ti rispecchi nei personaggi che disegni?

«Questa è una domandaccia! Sì, le primissime vignette erano proprio me, la mia esperienza, che poi sono state anche terapeutiche perché mi sono scoperta normale. Cioè, quando io scrivevo le vignette lo facevo per ridere di me con i miei amici e con il ragazzo, per cui pensavo di essere strana. In realtà, poi, vedere che tanta gente mi commentava “Sì, anche noi siamo così!”, mi ha fatta sentire molto normale.
Per cui le primissime vignette sono tutte storie mie e adesso ho allargato un po’ il cerchio ai luoghi comuni per prendere più persone.»

Concludiamo con l’ultima domanda che riguarda il futuro: quali sono i tuoi progetti?

«Mi piacerebbe andare avanti con Simple&Madama perché sta andando benissimo, quindi finché va la lascio andare. Vorrei approfondire il fattore gadget e quindi concentrarmi un po’ meno sui libri ma magari rilasciare più vignette gratuite sui social, fare un libro in meno, tipo uno o due all’anno, e puntare, appunto, sui gadget perché vedo che piacciono molto e sono divertenti.
Poi, quando il fenomeno calerà un po’, mi piacerebbe tentare di fare una graphic novel seria, con un filo completamente diverso. Mi piace Simple&Madama, mi piace lo stile, mi diverte farlo, però deve esserci anche una crescita.»

 


Paolo Gabriele Pakoro De Luca

~Redattore~

Appassionato da sempre di anime, manga, telefilm e videogiochi e sin da piccolo interessato al mondo del giornalismo.
Oltre che essere redattore di Nerd30, ne è entrato a far parte come intervistatore pazzo. Dunque, se qualcuno vi intervista a caso, è lui.

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