Cosenza – Si è concluso oggi l’eco-laboratorio di riciclo creativo “La città immaginaria”, promosso dall’Associazione culturale “Artes Mundi” e commissionato dall’Amministrazione comunale.
Sono intervenuti l’Assessore alla scuola e alla città a misura di bambino Geppino De Rose, Debora Falcone, Presidente dell’Associazione culturale “Artes Mundi”, Silvana Gallucci, Presidente della sezione cosentina della Fidapa, partner dell’iniziativa, e di Rosanna Calendino, responsabile della commissione ambiente della stessa Fidapa di Cosenza.
L’eco-laboratorio di riciclo creativo è iniziato lo scorso mese di marzo, ha avuto una durata di tre mesi ed ha interessato le scuole elementari di Donnici, San Vito, via Popilia (Cuturella), via Misasi e Spirito Santo.
Il progetto ha tratto ispirazione da “Le città invisibili” di Italo Calvino e, in particolare, dalla riflessione sviluppata dallo scrittore nel suo romanzo: “Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli e ogni cosa ne nasconde un’altra”.
Tra gli obiettivi del laboratorio, l’educazione al riuso dei materiali attraverso la progettazione e la realizzazione di oggetti e manufatti riciclati artisticamente e la trasformazione dei materiali e degli oggetti di recupero attraverso lo stimolo e lo sviluppo della manualità, della creatività e della fantasia.
Ciascuna delle cinque scuole partecipanti ha elaborato una creazione artistica sulle tematiche del presente, del passato e del futuro, privilegiando in alcuni casi il profilo urbanistico, in altri quello immaginario, storico, ludico e paesaggistico.
In particolare la Scuola di Donnici, pur vivendo nel verde, si è occupata della città attuale, la Scuola di San Vito del centro storico, quella di via Misasi, che vive quotidianamente immersa nel centro città e nel traffico, si è, invece, occupata del paesaggio naturale, fino alla Scuola dello Spirito Santo che ha trattato, nei suoi manufatti, il tema della smart city e della città del futuro. La scuola di Cuturella a via Popilia ha invece sviluppato, negli oggetti creati con materiali di riciclo, la parte ludica della città, con il circo ed il luna park.