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Forum dei giovani cosentini

davide brunoMuove i primi passi la costituzione del Forum dei giovani cosentini. Si è tenuto infatti alla Casa della Cultura un momento di incontro tra l’amministrazione comunale e i suoi cittadini.

L’iniziativa è presentata e sostenuta dall’assessore ai giovani e futuro, Davide Bruno. “Il Forum dei giovani cosentini – si legge in una nota – significa: dare voce alle giovani generazioni creando un organismo di rappresentanza per rinsaldare la rete di rapporti tra le associazioni giovanili e promuovere gli interessi giovanili presso il Governo, il Parlamento, le istituzioni sociali ed economiche e la società civile”.

La sala Gullo accoglie numerosi ragazzi e ragazze che seguono con interesse gli interventi che si susseguono. Puntuali e precise le parole di Biagio Faragalli vice segretario Udc, di Gianluca Melillo consigliere Direttivo Forum Nazionale dei Giovani, dell’avvocato Pietro Spizzirri, che mettono la propria esperienza a servizio dei presenti. Giovani che parlano a giovani, dunque, in uno scambio di idee e competenze.

Ampio spazio viene dedicato alle realtà associative giovanili e al Forum.

Il Forum Nazionale dei Giovani è una piattaforma di organizzazioni giovanili riconosciuta con la legge 311/2004, che lavora per portare al centro del dibattito politico e dell’iniziativa sociale il valore dei giovani: “la crescita personale e l’integrazione delle nuove generazioni rappresentano nei fatti le sfide decisive per garantire la qualità sociale e la democrazia nel nostro Paese” cita il manifesto costitutivo. A livello nazionale il Forum è composto da oltre 75 organizzazioni, tra cui associazioni studentesche, giovanili di partito, giovanili di categorie professionali e sindacali, associazioni impegnate nell’educazione non formale, associazioni di diverse fedi religiose, associazioni sportive, ecc. A livello europeo è membro del Forum Europeo della Gioventù che rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali.

Uno strumento di rappresentanza ed incidenza politica, dunque, un modo per far sentire la propria voce su scelte che riguardano il futuro di chi, nell’attuale modello, sembra non essere chiamato a scegliere.

L’espressione che maggiormente viene citata è “partecipazione”, declinata nella sua accezione più concreta di impegno e volontà per il raggiungimento di un obiettivo comune. L’aria che si respira contraddice in pieno le voci disfattiste che continuano a presentare le nuove generazioni come soggetti frivoli, apatici e senza aspirazioni. La curiosità si legge negli occhi, così come la voglia di trovare nuovi spazi per far emergere le proprie esigenze.

Proprio per ribadire questo fermento e in contrapposizione alla crisi politica che sta attraversando il paese, Faragalli sottolinea l’importanza di distinguere la politica come impegno per il bene comune dall’attività partitica. Perché dall’esperienza del Forum appare evidente che i giovani sono attivi e propositivi lì dove viene dato loro lo spazio per farlo. E su questa scia si inserisce da un alto l’incisività delle proposte presentate dal Forum alle istituzioni democratiche, dall’altro la capillarità degli interventi a livello locale, lì dove è più semplice che i giovani abbiano accesso alle procedure democratiche.

Le porte sono così aperte a chi ha voglia di mettersi in gioco direttamente. In attesa che si muovano presto i passi successivi per la realizzazione di questo nuovo strumento di reale partecipazione dei giovani alla vita politica.

Mariacristiana Guglielmelli

 

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