Il più veloce è il catanzarese Franco Ferragina

CATANZARO  – Successo di pubblico e partecipanti alla mitica corsa automobilistica dopo alcuni anni di stop sono tornati a rombare i motori sul tracciato della vecchia SS. 19 delle Calabrie, la strada che dalla frazione Pratora porta al centro storico di Tiriolo, grazie alla nuova specialità di competizione motoristica “sperimentale” proposta dall’ Automobile Club Catanzaro, che ha messo in campo una competizione che se in futuro otterrà il disco verde dell’Automobile Club d’Italia, consentirà, appunto di fare rivivere mitiche gare su strada come quella di Tiriolo, cancellate da tempo per svariate motivazioni. Lo staff guidato dal Presidente Ripepe, infatti, nella circostanza ha utilizzato regole di discipline diverse, calibrate ed adattate alle norme vigenti e alle leggi in materia di sicurezza.

Il più veloce è stato il catanzarese Franco Ferragina, che d’avanti al pubblico della grande occasione, a bordo di una monoposto realizzata nella vicina Simeri Crichi,  ha fatto fermare le lancette dei cronometri sul tempo di 4:30.55, ponendo il sigillo al successo dell’Automobilismo Catanzarese e della stessa Elia  casa costruttrice dei prototipi che,  nell’occasione ha piazzato 4 autovetture nei primi 5 posti della classifica assoluta finale.

Sul podio al secondo posto si classifica  Francesco Infortuna a soli 0:09.02 secondi di distacco dal vincitore, su Radical motore Kawasaki 1400 della scuderia Catania Corse, seguito da Alfredo Mancaruso che conquista il terzo posto in 4:41.88 sempre su Elia Avrio motore Suzuki 1000;  la speciale classifica che premia i primi cinque migliori tempi in assoluto  si chiude con Antonio Ritacca su Elia Avrio con 4.46.18 , personaggio di assoluto rilievo dell’automobilismo calabrese che ha voluto onorare la manifestazione con la sua presenza su un circuito che lo ha visto più volte vincitore ai tempi della velocità in salita e al quarto posto sempre su Elia Avrio il pilota  campano Alfonso Casillo con 4:45.63.

Di assoluto rilievo il primo posto assoluto di Umberto Squillace per il gruppo Racing Sport, con un tempo di tutto rispetto 5:42.78 sulla sua Peugeot 106.

La competizione inizialmente concepita ed autorizzata in tre fasi: una ricognizione e due manche,  è stata conclusa con  manche unica a causa del  notevole ritardo dovuto alle numerose interruzioni registrate nella fase di ricognizione tra incidenti e guasti meccanici e del ritardo con il quale ha avuto inizio la competizione stessa a causa di un funzionario di Polizia assolutamente inadeguato che in molte circostanze ha addirittura confuso il suo ruolo con quello del direttore di gara.

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