Cavallaro: non vedo l’ora di calpestare il prato del rettangolo di gioco

COSENZA –  Dopo l’ufficializzazione dell’acquisto di Giovanni Cavallaro, avvenuta nella giornata di ieri, l’attaccante ex Foggia si è concesso alle domande della stampa. Il calciatore si sta allenando con la formazione silana già dal 10 dicembre scorso. Solo da ieri, con l’apertura della sessione di calciomercato invernale, ha potuto definire la propria situazione contrattuale con la formazione di Giorgio Roselli. Contratto fino a giugno 2016. In caso di promozione in Serie B, o di percentuale realizzativa in ottica reti, sarà rinnovo automatico.

Giovanni Cavallaro Ph. Francesco Farina
Giovanni Cavallaro
Ph. Francesco Farina

Come si sente dopo la squalifica: “Sto provando a ritrovare la condizione fisica. Mi sto allenando da ottobre, dopo un piccolo intervento subito a luglio. Ho bisogno di qualche altra settimana per entrare ancora di più in forma. Il Cosenza è stata l’unica squadra con cui mi sono allenato, non è vera la voce che io mi sia allenato a Matera. Ringrazio il mister ed il Direttore per la fiducia e l’interesse che hanno mostrato nei miei confronti”.

Idea sul gruppo e sul mister: “Il gruppo mi ha messo a mio agio. Sono stato accolto in modo assolutamente positivo. Il mister è molto schietto ed è molto pratico nel suo gioco. Ti mette subito sul piatto le proprie idee”.

Capitolo Cosenza: “È una squadra molto difficile da affrontare. Il mio ruolo è l’esterno d’attacco, in alcune circostanze ho anche ricoperto il ruolo della seconda punta. Sono venuto qui per mettermi in discussione con il gruppo. È una squadra che potrà anche segnar poco ma difende veramente tanto. Non vedo l’ora di calpestare il prato del rettangolo di gioco. Dobbiamo iniziare da Ischia a macinare punti fuori casa”.

Campionato attuale: “Ci sono delle favorite come Foggia, Benevento, Lecce e Casertana. Il Cosenza potrà comunque dire la sua in questo torneo. È il campo a decidere il tutto. Sulla carta ci sono delle favorite ma quando si gioca undici contro undici, lì è un’altra storia”.

Alessandro Artuso

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