Chiuse le frontiere, la Vigor non cambia

Butera annuncia la chiusura del mercato: fiducia spropositata o bandiera bianca?

Nessun arrivo e nessuna partenza, la campagna trasferimenti (se così si può chiamare), è già finita. Dopo il colpo Itri, arrivato assieme a Varricchio prima di Frattamaggiore, in casa Vigor Lamezia non cambierà più nulla. Ciò indipendentemente dagli ulteriori strascichi legati all’ennesimo filone di inchieste sullo scandalo “Dirty Soccer”, che rischia di riservare ai biancoverdi altri  punti di penalizzazione.”

Riteniamo non ci siano calciatori adatti alle attuali esigenze. Vogliamo gente abituata a lottare ed a soffrire, dunque la scelta è basata su fattori umani e non tecnici“. Queste le parole di Butera, lesto a dichiararsi comunque ancora fiducioso dopo il clamoroso quanto beffardo K.O. nello scontro diretto di Scordia, che rischia di essere considerato come l’ultimo treno lasciatosi sfuggire sulla via della salvezza.

La Vigor ha i mezzi per battere non solo le dirette concorrenti ma anche le squadre di vertice”, continua Butera in riferimento alla possibilità di affrontare molti scontri diretti tra le mura amiche. Il Vice Presidente ha inoltre però sottolineato la necessità di non commettere ulteriori errori nelle sedici finali che attendono Giannusa e compagni, già indietro in classifica e ultimi dall’inizio del campionato. Prossimo avversario in campionato sarà la Palmese , guidata dal trainer lametino Rosario Salerno, ex di turno e mai dimenticato tecnico delle giovanili biancoverdi. I neroverdi arrivano al D’Ippolito in un momento di difficoltà e gli uomini di Gatto dovranno dunque cercare di giocare al meglio le proprie carte se, da Domenica, vorranno riaccendere il lume della speranza .

Desta comunque molta perplessità tra i tifosi questa discutibile presa di posizione: puntare sulla voglia di riscatto e sull’attaccamento alla maglia degli attuali componenti della rosa, encomiabili in quanto a spirito di sacrificio da Settembre ad oggi, ha sicuramente un suo perchè. Ma rinunciare a forze fresche, esperte, di categoria, in una situazione del genere, sembra delittuoso. Soprattutto alla luce dei proclami di fine anno e delle lamentele (grottesche già in origine) sui pochissimi abbonamenti venduti.

GIACINTO MORELLI

 

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