Ciclismo/ Traguardi volanti antidoping e maglia etica, la proposta della Sapientiae Motusque

SEZZE (LATINA) – Un riconoscimento alla propria serietà di corridori attraverso una meta – i traguardi volanti nelle gare in linea e a tappe – in cui sgomitare in volata per piazzarsi ai primi tre posti e garantirsi un controllo antidoping all’arrivo che confermi e ufficializzi la volontà di interpretare il ciclismo in maniera corretta.

Approccio simboleggiato da una maglia “etica” da assegnare al termine della competizione per chi risulterà il migliore negli sprint andando a caccia di credibilità: un riconoscimento doveroso da affiancare agli abituali premi in denaro.

«Abbiamo elaborato un concetto di giustizia retributiva per incentivare in maniera attiva chi segue i canoni della lealtà sportiva con alto senso di responsabilità innanzitutto verso se stesso – spiega Maurizio Marchetti, presidente di Sapientiae Motusque, l’associazione culturale – ideatrice dell’iniziativa – costituitasi nel 2007 a Sezze e affiliata a Federciclismo – Lo sport cresce non soltanto attraverso le sanzioni penali o sportive ma con l’educazione che porta a vivere l’esperienza agonistica come momento di maturazione, consapevolezza delle proprie capacità e non come rincorsa al successo a ogni costo ricorrendo a pratiche illecite».

Marchetti, 48 anni, ex-corridore professionista, nel 1997 chiese di sottoporsi volontariamente a test antidoping ematici per provare la propria estraneità all’uso di farmaci vietati: un’esperienza da pioniere nel settore che ha alimentato successivamente portando la sua testimonianza in giro per la Penisola come docente a oltre 70mila studenti di scuole medie inferiori e superiori con risultati molto validi: ”Nei ragazzi è tangibile l’esigenza di essere guidati da figure irreprensibili a praticare sport per formare il carattere, completare la propria personalità’.

Affiancato da un pool di legali di livello internazionale, Maurizio, laurea in Scienze Motorie e una candidatura a diventare membro della Commissione Antidoping del Coni, è pronto ora con il suo team a proporre il format dei traguardi volanti etici agli organizzatori di corse di ogni categoria, non solo in Italia: «Per chi compie notevoli sforzi nell’allestire gare la nostra proposta vuol essere uno step ulteriore, facile da realizzare, per una competizione pulita».

«Il progetto è applicabile, con gli opportuni adattamenti, anche ad altre discipline sportive in virtu’ di un impegno globale per liberare sempre meglio il potenziale sano dei giovani», conclude Marchetti.

 

(comunicato stampa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *