Piero Braglia dopo Cosenza - Spezia

Cosenza-Spezia, Braglia: «Il tempo passa, dobbiamo cambiare rotta»

COSENZA – Dopo la gara tra Cosenza e Spezia è tempo di commenti al “San Vito – Gigi Marulla”. Le parole in conferenza stampa giungono prima dal ds Stefano Trinchera e poi dal mister toscano Piero Braglia. Un punto che fa male per la poca cattiveria agonistica mostrata durante l’intero arco della partita

Cosenza- Spezia, le parole di Trinchera 

Il direttore sportivo del Cosenza, Stefano Trinchera, analizza il momento di crisi che sta attraversando la formazione rossoblù. «Purtroppo la situazione non è buona – commenta Trinchera – il momento non è ottimale soltanto per la classifica. Ad Ascoli siamo andati in doppio vantaggio, non sono qui a fare la vittima. I ragazzi vanno incoraggiati e aiutati. La squadra è compatta ed è conscia di dover ribaltare una situazione veramente difficile».

Braglia nel post partita 

Lo Spezia ha segnato il definitivo 1-1. «Devo dire che l’ammonizione di Bruccini  – dichiara Braglia – non è una cosa ottimale. Mi spiace veramente tanto per i ragazzi. Abbiamo pagato l’ennesima ingenuità. Non è possibile sbagliare queste situazioni qui. Non riusciamo a ottenere gli stessi risultati dello scorso anno. Sicuramente stiamo sbagliando diverse cose, la squadra non riesce a portare a casa la gara».

L’atteggiamento errato dei rossoblù 

La squadra non riesce a conquistare una vittoria che inizia a diventare una spina nel fianco. «Mi arrabbio molto perchè non riusciamo proprio a cambiare le sorti dell’incontro. Dobbiamo smettere di essere troppo buoni. In campo bisogna essere maggiormente cattivi e vogliosi di portare a casa la vittoria. I risultati sono fondamentali».

Cosa c’è… che non va 

La gara dei calabresi non è stata ottimale complice, inoltre, un calo vistoso di intensità di gioco e di cattiveria. «Capisco che i tifosi non siano contenti, nemmeno noi lo siamo. La squadra, purtroppo, non ha la rabbia agonistica per ottenere qualche risultato pesante. Ci siamo abituati in alcuni casi alle sconfitte – conclude – e questa cosa non va bene». 

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