allenatore in seconda del Rende

Il Derby di Ginobili: «Partita a sè, con le sue importanti motivazioni»

RENDE (CS) – Sulle ali dell’entusiasmo per un 5° posto – difficilmente pronosticabile ad inizio stagione – il Rende ha ripreso questo pomeriggio la preparazione in vista dell’atteso Derby di domenica contro i cugini del Cosenza, partita che inaugura i turni domenicali del campionato per il Girone C. Dopo due giorni di meritato riposo, capitan Pambianchi e compagni si sono ritrovati a Casa Rende, sotto la guida dell’allenatore in seconda Max Ginobili (Trocini, come ormai noto, a metà settimana è impegnato a Coverciano per l’abilitazione da professionista) e del preparatore atletico Michele Bruni. 

Il derby fra aspettative e pressioni da alta classifica

«Arriviamo al derby forse nel modo migliore perchè veniamo da diversi risultati utili consecutivi e quindi abbiamo la possibilità di preparare la partita con tranquillità e serenità», spiega il tecnico Ginobili sull’approccio alla gara che dovranno avere i suoi giocatori. Certo un posizione in classifica così diversa dal Cosenza alla vigilia del derby se l’aspettavano in pochi ma l’argentino non crede che i biancorossi saranno gravati da eccessive pressioni. «Il derby è una partita a sè, con delle motivazioni diverse e molto importanti rispetto alle altre partite. Un match in cui la posizione in classifica non conta. Conta invece arrivare pronti e carichi per provare a fare una bellissima prestazione». 

Il Rende segna poco ma è molto concreto

Sebbene sia una matricola del campionato, il Rende ormai ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi e sfida dopo sfida ha dato fila da torcere anche a formazioni più blasonate e attrezzate. Ha anche imparato a fare della sua anomala caratteristica principale, segnare poco ma capitalizzare al massimo, il suo punto di forza. «Noi scendiamo sempre in campo per fare il nostro gioco. In questo momento stiamo dimostrando una buona fase difensiva e magari stiamo segnando un po’ di meno – conclude Ginobili -. Ma il nostro obiettivo rimane comunque quello di giocarci le partite a viso aperto, portarci sempre in avanti e segnare».

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