Il Pala Ferraro non si profana- La De Seta, dopo il primo set, è ingiocabile per Pulsano

COSENZA – A pochi secondi dall’ inizio di De Seta Casa Conad Vena Cosenza- Vibrotek Volley Pulsano, il tecnico cosentino Marano incalza i suoi atleti: “spingiamo subito, dall’inizio.. siete leoni, leoni”. Il suo incitamento, però, nel primo set è intraducibile. I lupi perdono 18 a 25. Indecisi in attacco, sonnecchiano, non puliscono la prima palla di ricezione e subiscono, ad ogni punto perso, i boati dei giocatori avversari. La “mano de piedra” Jordan Galabinov è confuso,il muro è così molle che non contrasta le schiacciate di Matheus. Il confronto tra le percentuali di positività di ricezione imbarazza tanto i cosentini ed evidenzia la buona condizione dei pugliesi. Sedutisi in panchina, i giocatori della De Seta sono dispiaciuti, ma indomiti. E’ solo il primo set e il pubblico vuole una vittoria. Quindi, bisogna rientrare in campo con più spinta e forza mentale. Il tecnico Marano rimane seduto per quasi sessanta minuti. Medita, ripensa all’inizio stentato della sua squadra e dialoga con il suo secondo e il suo teorico. I suoi giocatori, invece, ribaltano la partita, soffocano le speranze di sorpasso di Pulsano e vincono tre set di fila: 25-17, 25-10 e 25-21.

La De Seta Casa Conad Vena Cosenza si aggiudica così tre punti e, sorridendo, si lascia fotografare con i bambini delle scuole locali. Imbarazzanti nella prima frazione di gioco, i lupi cosentini hanno rispolverato limpidezza mentale, compattezza difensiva e potenza d’attacco, i tre segni distintivi di un gruppo di categoria elevata. Gli uomini di Marano sono stati ingiocabili e inarrestabili negli ultimi tre set. Di Fino ha polverizzato le diagonali difensive di Pulsano. Smiriglia ha rimandato al mittente (Matheus, fra gli altri) tanti colpi e tante speranze di profanare il “Pala Ferraro”, Jordan ha fatto il Galabinov e ha sfondato quando Illuzzi e Lotito, mani degne di pianoforti bianchi e neri, hanno offerto rose al pubblico e ai compagni e De Marco, il libero indignato con se stesso ad ogni svista, si è esaltato per ogni recupero fatto.

Ha vinto la De Seta, seconda a pari merito con Lamezia, ma soprattutto ha trionfato il suo gruppo. La settimana, per Marano e i suoi giocatori, è stata complessa. Da un lato, la possibile rimonta delle inseguitici, dall’ altro i pettegolezzi su un campionato che non è né fallimentare, né punibile con critiche distruttive. Onore al tecnico, allora, che mourinhanamente si è fatto pedinare dalle sirene dei contestatori per lasciare serena la squadra. Onore ai giocatori, quelli che meriterebbero più rispetto e spettatori (al di là di ogni tifo e diritto di critica, azioni legittime se fatte con buon senso) che hanno risposto con una prestazione ardente. Dal capitano Piluso, fino al giovane Rizzuto. Da chi è stato schierato come titolare a chi ha supportato la squadra dalla panca. Ognuno di loro, stasera come nelle precedenti partite, non ha tradito chi ama il volley. Ogni singolo giocatore, prendendosi cura delle proprie qualità e di risultati notevoli, ha fatto boom. A chi non lo ha sentito, si consiglia una visita dall’ otorino.

 

 

 

 

Francesco Cerminara 

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