Lo Scalea ci crede. Carnevale: “Castrovillari piazza importante, ma noi abbiamo un sogno”

SCALEA (CS) – La capolista non cede metri al Castrovillari. E’ un segnale forte e chiaro quello che la squadra del presidente Formica ha mandato ieri alle prime inseguitrici, piegando nell’ultimo turno casalingo anche l’Acri, una squadra di cui il tecnico Carnevale non si fida mai, e mantenendosi quindi al primo posto con due lunghezze di vantaggio. Dopo una prima seduta ieri al termine del match per far lavorare chi non era sceso in campo, gli scaleoti torneranno ad allenarsi domani per preparare al meglio la sfida del prossimo turno contro la Cittanovese, gara anticipata a sabato 30. IMG-20160125-WA0004Fra commenti sugli ultimi avversari e sulle dirette inseguitrici, il tecnico Carnevale, prossimo all’abilitazione come allenatore professionista di 2^ categoria UEFA A, ci spiega perchè è possibile sognare in grande.

Mister partiamo dall’ultimo turno: contro l’Acri si aspettava questo tipo di affermazione?

Temevo l’Acri perchè per me è la squadra che gioca meglio e nonostante il risultato di ieri, per loro sfavorevole, ho fatto i complimenti al tecnico Pascuzzo e ai tifosi rossoneri che anche quando sono in poche decine fanno molto rumore. L’Acri ieri ha forse avuto un atteggiamento rinunciatario, è scesa in campo psicologicamente condizionata dalle pesanti assenze per squalifica. E così non hanno impostato il loro gioco, quando invece sono normalmente bravi a farlo.. Dopo l’espulsione di Filippo hanno provato a reagire e loro è stata nell’immediato l’occasione da rete più ghiotta. A quel punto noi però siamo passati in vantaggio su un rigore che a detta di molti c’era e siamo stati bravi a raddoppiare su una palla inattiva. Sul 2 a 0 però la partita non era affatto finita: bello il gol di Petrassi, anche se maldestra è stata l’uscita del nostro portiere. Sostanzialmente loro pagano il fatto di essere una squadra giovane che deve imparare a gestire le gare fuoricasa.IMG-20160125-WA0002

Dall’Acri alla Cittanovese, la prossima gara è importante per mantenere la vetta…

La Cittanovese sta vivendo un buon momento, ma se dovessimo tornare da Cittanova con un buon risultato, vista anche la nostra media inglese, ci sarà da divertirsi.

Il Castrovillari intanto non sta a guardare e la corsa al titolo diventa sempre più avvincente.

Certo loro stanno facendo vedere grandi cose, dieci vittorie consecutive, ma io non credo si possa ancora parlare di una corsa a due, ci sono altre squadre molto vicine. Non si possono far programmi e fondamentali saranno gli scontri diretti.

Si può dire che il Castrovillari è la Juventus dell’Eccellenza?

Si assolutamente, ma ciò non vuol dire che l’Inter che stia malissimo.

Un anno fa lo Scalea era matricola. Quest’anno potrebbe vincere il titolo ed è gia campione d’inverno. Se lo aspettava?

Carnevale corsista al centro tecnico federale di Coverciano
Carnevale corsista al centro tecnico federale di Coverciano

Il fatto che occupiamo il posto che occupiamo è la dimostrazione che abbiamo alle spalle una società forte, coesa e seria, che vuole raccogliere per quanto ha costruito. Il gruppo è unito e motivato e rispetto allo scorso anno, quando già eravamo riusciti a eguagliare il record di punti fatti nel massimo campionato disputato ossia l’Eccellenza,  è cambiata la mentalità. Noi siamo la testimonianza che è lecito per tutti, anche per le piccole realtà calcistiche, pensare di poter fare campionati importanti. E per me è anche una rivalsa personale.

A proposito di mentalità, Castrovillari e Scalea sono diverse in tutto: piazza, andamento in campionato, storia, ecc ecc.. Quali sono le caratteristiche migliori che riconosce alla squadra di Viola, e su quali punti di forza può invece far affidamento la sua squadra?

IMG-20160125-WA0003Il Castrovillari ha una società di peso, una tifoseria molto calorosa e giocatori di valore con ingaggi importanti. Noi invece abbiamo dalla nostra il fatto di essere un gruppo coeso e che non molla mai. I ragazzi hanno un sogno: entrare nella storia di questa Città che non è mai andata in Serie D. E chissà che il loro credere fermamente in questo sogno non faccia crescere l’attaccamento del pubblico verso la squadra. Già sentiamo che l’apprezzamento e la vicinanza anche dei paesi vicini che vorrebbero vedere in alto dopo anni una squadra del Tirreno cosentino.

Che appello fare allora ai tifosi di Scalea?

State vicino a questi ragazzi che credono in  questo progetto. Alcuni avrebbero potuto andarsene ma non l’hanno fatto, perciò meritano di essere ringraziati con la vostra vicinanza. Se ci crediamo noi, perchè non devono crederci pure i tifosi?

Andreina Morrone

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