PGS Calabria, dal convegno a Reggio la “ricetta” per uno sport migliore

REGGIO CALABRIA – Puntare ad una sana e corretta formazione di dirigenti e allenatori per far riavvicinare le giovani generazioni allo sport. Coinvolgere le scuole e prevenire così i “fisiologici fenomeni di abbandono delle pratiche sportive” con particolare riguardo alla fascia adolescenziale dai 12 ai 16 anni. Coinvolgere attivamente le associazioni, le agenzie educative e le famiglie per indirizzarle ad uno sport che limiti i tecnicismi di alcuni allenatori e le aspettative agonistiche esasperate di alcuni genitori in favore di un’attenzione privilegiata rivolta alla persona e non solo all’atleta. La “ricetta” per uno sport migliore viene fuori dal convegno “Quale proposta sportiva oggi sul territorio” promosso a Reggio Calabria dalle Polisportive Giovanili Salesiane calabresi. Alleducatori, allenatori, dirigenti, collaboratori e referenti di diverse realtà sportive regionali – riuniti nella stessa giornata per gli “stati generali” del mondo pigiessino calabrese – hanno assistito ad un ampio dibattito condotto a più voci dai relatori intervenuti e moderato da Sergio Notaro, giornalista e addetto stampa delle PGS Calabria. La psicologa Nancy Zumbo si è soffermata sulle varie fasi dell’età evolutiva del ragazzo, in particolare sull’adolescenza, «periodo critico che spesso conduce i giovani atleti ad estraniarsi ed abbandonare lo sport a causa di gravi errori metodologici, e dunque diseducativi, da parte degli allenatori». Un “quadro clinico”, dunque, complesso e da non sottovalutare, al quale hanno provato a rispondere Domenico Panuccio, presidente del comitato provinciale FIPAV di Reggio Calabria, e Maurizio Condipodero, presidente regionale CONI Calabria. Entrambi hanno rimarcato l’esigenza di puntare alla formazione dei formatori, ovvero di coloro che ogni giorno sono a contatto con i ragazzi, e anche delle famiglie. «Nell’attività e nelle scelte di un allenatore – ha puntualizzato in particolare Condipodero – c’è di mezzo la vita di un ragazzo. Ma anche i genitori devono sapere come comportasi». Alle autorevoli voci dei rappresentati del mondo sportivo calabrese, si sono aggiunte quelle di Vincenzo Caruso e Carmine Francesco Longo, rispettivamente tesoriere e vicepresidente delle PGS Italia, i quali si sono soffermati sulla figura dell’alleducatore e sulla mission delle Polisportive Giovanili Salesiane da sempre a favore di uno sport che educhi alla vita. Al convegno sono, infine, intervenuti suor Maria Viscomi, direttrice dell’Istituto FMA di Reggio Calabria e Demetrio Rosace, presidente regionale delle PGS calabresi, il quale ha portato i saluti di don Jean Louis Tambinirina, direttore dell’ufficio turismo, sport e tempo libero dell’Arcidiocesi Reggio-Bova, impossibilitato a partecipare all’evento formativo.

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