Prima la vittoria, poi l’arresto

REGGIO CALABRIA – Ieri pomeriggio la vittoria in casa 1-0 con lo Scalea, poi sono scattate le manette per l’allenatore della Reggiomediterranea Natale Iannì.

La Polizia di Reggio Calabria lo ha arrestato proprio al termine della partita giocata sul campo di Bovetto, a Reggio Calabria, per violazione della sorveglianza speciale che gli imponeva, tra le altre prescrizioni, di non partecipare a manifestazioni pubbliche. La sorveglianza speciale, emessa dal Tribunale misure di prevenzione, gli era stata notificata giovedì.
Iannì è stato condannato in primo e secondo grado per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta “Alta Tensione” ed è in attesa del terzo grado di giudizio in Cassazione. Prima della condanna un passato da allenatore, esperienza che lo ha portato, dopo la scarcerazione, all’incarico sulla panchina della Reggiomediterranea poche settimane fa (dopo l’esonero del tecnico Carella). Un ritorno a bordo campo che aveva suscitato non poche polemiche, anche sui media nazionali. 

Per il momento nessuna nota ufficiale da parte della società del presidente Bruno Leo. La squadra, che domenica sarà di scena ad Acri per la tredicesima di campionato, potrebbe presentarsi senza allenatore.

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