COSENZA – È stata convocata questa mattina la Commissione sport, presso la sede del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere Gaetano Cairo e dall’assessore Carmine Vizza. All’ordine del giorno la questione stadio che ha portato al rinvio della gara tra Cosenza ed Hellas Verona in programma lo scorso sabato alle ore 18.
Vizza e la posizione dell’amministrazione comunale
L’assessore allo sport ha dato vita ad un excursus procedurale relativo ai lavori attuati al “San Vito – Gigi Marulla”. In data 20 giugno, infatti, l’ingegnere Longhi (per conto della Lega di Serie B) ha inviato all’amministrazione comunale tutte le modifiche da predisporre allo stadio del capoluogo bruzio. Il Comune di Cosenza, in tal senso, ha usufruito del mutuo concesso dal credito sportivo, del valore di un milione di euro, avviando l’iter nel mese di luglio. I lavori includono anche i seggiolini (circa 5500) che, però, hanno scadenza di installazione entro il prossimo mese di febbraio.
I lavori del terreno di gioco seguiti dall’agronomo Castelli
Le parole dell’agronomo Giovanni Castelli datate 5 luglio, e relative al terreno di gioco, parlavano di «rifacimento complessivo del manto erboso dello stadio». Il dottore Castelli è colui il quale ha predisposto, e quindi seguito, i lavori del terreno di gioco. Castelli ha avuto rapporti di interfaccia con la ditta esecutrice del rifacimento. Un’ulteriore perizia tecnica ha determinato alcune modifiche per un costo suppletivo di 38mila euro.
Il punto di vista dei consiglieri
Diversi sono stati gli interventi tenuti stamane. Il consigliere Damiano Covelli ha posto in essere un’analisi relativa ai lavori di manutenzione dello stadio «che non si ripetono dal 2009» soffermandosi sui lavori che sarebbero dovuti fatti partire nei mesi antecedenti. Giovanni Cipparrone, invece, si è concentrato sulla scelta inadeguata, relativa alla sicurezza pubblica, e al mancato ingresso dei tifosi nello stadio. «Non è concepibile lasciare migliaia di persone fuori dallo stadio – dichiara Cipparrone – abbandonati in un budello all’esterno dello stadio».
Gisberto Spadafora ha tracciato un percorso, dedito all’unità d’intenti, in attesa della decisione del giudice sportivo, a seguito della memoria difensiva presentata dal Cosenza. Il consigliere Giuseppe D’Ippolito vuol andare in fondo alla situazione per comprendere cosa sia andato storto. «Sarà mia cura andare a fondo per comprendere meglio le responsabilità. Questo soprattutto per chi ha atteso ore davanti i cancelli dello stadio». Ma c’è anche chi come Bianca Rende ha chiesto il ristoro del danno subito, relativo alla spesa dei 38 mila euro, i quali non hanno determinato l’esito tanto sperato dalle migliaia di tifosi rossoblù.
Alessandro Artuso