Piero Braglia

Salernitana-Cosenza, Braglia: «Un campionato veramente importante: complimenti»

SALERNO – Vittoria e prestazione importante quella del Cosenza in casa della Salernitana. La formazione, allenata da Piero Braglia, chiude il torneo a quota 46 punti: quarta sconfitta consecutiva per la squadra campana che sprofonda nei bassifondi della classifica. 

Braglia e il successo del Cosenza 

Il tecnico del Cosenza, Piero Braglia, analizza la gara terminata in favore dei rossoblù allo stadio “Arechi”. A segno Garritano e nella ripresa Palmiero che chiudono una stagione positiva per la squadra del presidente Eugenio Guarascio. «I ragazzi hanno disputato una gara veramente importante. Abbiamo visto giocare Palmiero in una versione ancora più sublime del solito. Devo dire – commenta Braglia – che anche gli altri si sono comportati alla grande. Ci fa piacere la maturità di molti giovani che hanno mostrato dei grandi miglioramenti nel corso dei mesi di lavoro». 

Il campionato dei rossoblù

I meriti suddivisi per una formazione che ha dato filo da torcere a tante formazioni durante il torneo che oggi si è concluso soltanto per il Cosenza. «Dobbiamo dividere i meriti – dichiara Braglia – ma devo dire che Stefano Trinchera ha fatto un ottimo lavoro. Ha portato a Cosenza gente umile e calciatori disposti al sacrificio. Ora che è finito il campionato possiamo dire di esserci comportati veramente bene».

La crescita di tanti giovani 

La prestazione odierna del Cosenza ha messo in luce un gruppo unito e compatto che ha lottato con tutte le forze per ottenere una salvezza fondamentale. «Solo in un paio di partite non siamo riusciti a giocare come avremmo dovuto. I vari Palmiero, Tutino, Bruccini hanno avuto una crescita esponenziale. Oggi anche Garritano, a parte il gol, ha fatto una signora partita. Chi è stato chiamato in causa all’Arechi ha risposto alla grande. Bello saltare insieme ai tifosi mercoledì nel post partita, non era mai successo e quasi rischiavo di rompermi – conclude Braglia sorridendo – ma ne è valsa la pena».

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