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Consorzi di Bonifica, Gualtieri e Vaiti: soddisfazione per gli impegni presi, attendiamo i fatti

CATANZARO –  «Auspichiamo che gli impegni assunti dal presidente della Regione Mario Oliverio che hanno portato all’attesa revoca dei licenziamenti dei dipendenti dei Consorzi di bonifica vengano ora mantenuti e si trasformino al più presto in fatti concreti, per non mettere ulteriormente a repentaglio la stabilità dell’ente consortile: è necessario destinare immediatamente le risorse nei capitoli di bilancio relativi alle leggi 11 e 26».

È quanto affermano per la Fai Cisl Daniele Gualtieri e per la Flai Cgil Caterina Vaiti, che proseguono: «L’incontro tra il governatore Oliverio e il presidente Manno che ha portato alla revoca dei licenziamenti a seguito del confronto determinante avuto con le organizzazioni sindacali nel tavolo convocato alla Cittadella dopo la mobilitazione dei lavoratori. In quella sede era stato dato maggiore risalto alla questione relativa ai lavoratori delle reti di colo: siamo arrivati a fine giugno, gli impegni non si sono ancora tramutati in fatti concreti e i lavoratori non sono stati ancora assunti. La variazione di bilancio con la destinazione delle risorse nei capitolo attualmente azzerati è il presupposto necessario affinché questi lavoratori possano prendere servizio alle dipendenze del consorzio di bonifica ed essere impiegati nell’erogazione di servizi di fondamentale importanza per il territorio, quali la pulizia dei fossi, la manutenzione della rete di colo, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio. La Regione Calabria deve destinare con un atto formale le disponibilità economiche che servono a garantire le 102 giornate minime per i lavoratori, senza perdere ulteriore tempo. Se non si interviene immediatamente, si rischia di vanificare l’intera stagione, perché è questo il momento dell’anno in cui devono essere realizzati i servizi di manutenzione. Occorre dare risposte immediate e concrete, per rendere efficienti ed efficaci i servizi offerti dal consorzio a favore del territorio e allo stesso tempo per salvaguardare i livelli occupazionali».

Catanzaro, sit-in degli operatori medici del SUEM

CATANZARO – Si sono svolti a Catanzaro i preannunciati sit-in degli operatori medici del SUEM 118 provenienti dalle Aziende Sanitarie di tutte e cinque le Province della regione Calabria. Il primo si è svolto nella piazza antistante la Prefettura del capoluogo di Regione e si è concluso con l’incontro a  Pal. Alemannni fra il Commissario al piano di rientro, Massimo Scura e una delegazione costituita dal Segretario regionale della CGIL medici Calabria e da rappresentanti dello SMI, della UIL e dello SNAMI, oltre che di operatori in rappresentanza delle cinque province calabresi.

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Subito dopo i manifestanti si sono trasferiti davanti alla Cittadella Regionale dove, con grande garbo istituzionale, sono stati tutti ricevuti, all’interno degli edifici della Regione, da Franco Pacenza, in rappresentanza della Presidenza della Giunta Regionale e da Riccardo Fatarella, Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie.

Nel corso degli incontri i medici hanno rappresentato, agli uffici commissariali e dipartimentali, le motivazioni che hanno indotto i medici convenzionati afferenti al servizio regionale SUEM 118 ad indire lo stato di agitazione della categoria, culminato con i due sit-in della mattinata di ieri.

In particolare i numerosi operatori intervenuti hanno posto l’accento sulla discriminazione che i medici convenzionati, che rappresentano oltre l’80% di tutti i medici del settore, subiscono se paragonati ai medici con rapporto a dipendenza. E’ stato chiesto a gran voce l’eliminazione di questa evidente disparità di trattamento, che a fronte degli stessi obblighi e doveri professionali, non vede realizzati gli stessi diritti e stessi istituti contrattuali.

Si è concordato di individuare un percorso che, tenendo conto dell’equilibrio economico da mantenere nel settore sanitario, si concluda con l’indizione di un concorso regionale propedeutico al passaggio nei ruoli della dirigenza del personale medico convenzionato. In particolare è stato attivato un tavolo tecnico paritetico fra Regione, Dipartimento, Ufficio Commissariale ed organizzazioni sindacali di categoria, la cui prima riunione è stata fissata per il prossimo 8 giugno.

Sciopero Sacal, l’Unione Sindacale di Base in difesa dei lavoratori contro sindacalista della Cgil

ROMA – Susi Ciolella, coordinatore nazionale USB Trasporti, ha rilasciato una dichiarazione circa la nota, diffusa a mezzo stampa dalla Cgil e relativa allo sciopero della Sacal dello scorso 9 aprile. In tale nota, la Sindacalista Cgil Michela Avenoso «attacca in modo strumentale ed inqualificabile i delegati USB dell’azienda S.A.CAL., colpevoli di aver prestato attività sindacale durante un giorno di riposo (e non di ferie, come da lei polemicamente affermato)». La Ciolella, dunque, ha difeso la decisione di USB di schierarsi a fianco dei lavoratori in una giornata di sciopero concordato a livello nazionale con altri Aeroporti Italiani sul tema delle privatizzazioni.

«Che da tanto tempo ormai la Cgil abbia smesso di difendere i lavoratori ed i loro interessi, è cosa nota; che però si sostituisca in modo così plateale ad un’azienda, anziché difendere i lavoratori ed il loro diritto a scioperare, appare davvero vergognoso. Una sindacalista così dichiaratamente schierata contro i lavoratori, al punto che, nonostante la commissione di garanzia abbia dato ragione all’USB, li ha fatti umiliare facendoli scusare pubblicamente davanti all’azienda, dovrebbe ragionare profondamente sul suo operato ed invece continua a negare l’evidenza aggravando lo stato di terrore che si respira sul posto di lavoro, riducendosi a passare le veline dell’azienda» ha rilanciato con foga la Ciolella. In ogni caso, USB, per bocca della medesima coordinatrice nazionale, si è detta disponibile ad un incontro, dicendosi però disposta ad «andare avanti con tutti i mezzi e in tutte le sedi opportune per ripristinare la verità e rivendicare con forza i diritti, primo fra tutti la difesa del lavoro».

CGIL, CISL, CSA e RSU per la Camera di Commercio di Cosenza

CATANZARO- Continua il trend positivo con l’amministrazione camerale diretta da Klaus Algieri. Da pochi giorni è stata sottoscritta la preintesa del contratto decentrato 2013/2016 e finalmente tutte le sigle sindacali presenti al tavolo delle trattative lo hanno firmato; l’ultimo contratto decentrato riportante la condivisione di tutte sigle sindacali risale quadriennio 2002/2005.

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Ben condotto il tavolo delle trattative dal Presidente della delegazione trattante, questi ha seguito un iter improntato a prestare la giusta attenzione a tutte le categorie dei dipendenti, non mancando di rimarcare la necessaria e imprescindibile applicazione della valutazione sulla base della meritocrazia e del lavoro svolto.

Non di poco conto l’incontro tenutosi subito dopo, riguardante la concertazione sul contratto decentrato dei dirigenti. Dopo le segnalazioni degli ispettori del Ministero dell’Economia e Finanze, tale fondo era rimasto bloccato e prevedeva un importo veramente esiguo, lasciando pochi spiccioli al dirigente in servizio. Pertanto, con prudenza e competenza è stato costituito il fondo salario accessorio dei dirigenti, sulla scia di quanto aveva in precedenza rimarcato il M.E.F. (che rigettava la possibilità di poter attingere dal bilancio camerale, così come era invece avvenuto col precedente Segretario Generale) nel pieno rispetto della normativa vigente.

Anche questo è da attribuire all’attenzione e alla oculatezza del Presidente Klaus Algieri e di tutta la sua Giunta che hanno saputo con determinazione e consapevolezza correggere un modus agendiche si cercava consolidare in prassi, respingendo i soggetti che intendevano attuarlo e riconducendo tutto nell’alveo della normalità e della legalità.

Oliverio alla cerimonia in ricordo di Giovanni Donato, segretario della CGIL prematuramente scomparso

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Cosenza ( Cs) -Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha preso parte questa mattina alla manifestazione commemorativa promossa dalla Cgil  a Cosenza in ricordo di Giovanni Donato, il segretario generale della Cgil cosentina prematuramente scomparso esattamente un anno fa. Nel corso della manifestazione, a cui erano presenti tantissimi lavoratori, amici, esponenti politici e sindacali che hanno voluto, con la loro testimonianza, ricordare l’uomo, l’amico, il dirigente e il compagno di mille battaglie, sono intervenuti l’attuale segretario Generale della Cgil di Cosenza Umberto Calabrone, Brunella Solbaro, della Segreteria della Cgil di Cosenza, il Segretario Generale della Cgil Calabria Michele Gravano e Stefania Crogi, Segretario Generale della Flai Cgil Nazionale. “Malgrado gli impegni –ha detto il presidente Oliverio nel corso del suo commosso intervento- ho voluto essere presente a questa iniziativa, insieme a voi, non solo per adempiere ad un dovere nei confronti di un amico e di un compagno, ma anche perché credo che una iniziativa come questa meritava e merita di essere partecipata. Giovanni, che ho conosciuto giovanissimo, sin da quando nella “sua” Acri cominciava a dedicarsi alle battaglie per la difesa dei diritti dei lavoratori, era un uomo speciale, un dirigente dalle grandi qualità umane e sindacali. La sua storia ha coinciso con la storia della Cgil e del movimento dei lavoratori in Calabria e, in particolare, in provincia di Cosenza. Nel suo ruolo di direzione della Cgil di Cosenza ha sempre avuto la capacità di discernere e di dare un apporto autonomo alla elaborazione delle idee e delle iniziative del sindacato. Ha sempre lavorato per costruire l’unità sindacale perchè sapeva che solo attraverso l’unità avrebbero acquistato più forza e maggior incidenza le ragioni ed i diritti dei lavoratori. Non ha mai perduto il senso dell’appartenenza anche quando, magari, non condivideva le decisioni della sua organizzazione sindacale. Non ha mai tracimato. Ha sempre discusso, si è confrontato con gli organismi, ma non ha mai fatto prevalere il senso del protagonismo sull’appartenenza. E’stato un dirigente di grande equilibrio e di grande generosità la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche un patrimonio incommensurabile di idee, moralità, altruismo ed intelligenza che il movimento sindacale, i lavoratori, la Calabria dovranno saper mettere a frutto”. “Ringrazio il gruppo dirigente della Cgil per questa bella manifestazione, ma -ha aggiunto Oliverio- voglio ringraziare ed abbracciare con grande affetto soprattutto la famiglia di Giovanni, la madre, la moglie, il fratello, le sorelle ai quali, anche oggi, voglio ripetere che Giovanni ha lasciato un segno positivo ed indelebile nella storia delle lotte dei lavoratori calabresi. Questo è il motivo per cui noi siamo qui, oggi, a ricordarne la vita, l’impegno e l’opera. Se il suo fosse stato un passaggio superficiale, non incisivo, il suo ricordo si sarebbe esaurito in una sola occasione. Invece non è così”. “La nostra presenza -ha concluso il Presidente della Giunta regionale calabrese rivolgendosi direttamente ai familiari di Giovanni Donato- è il segno che Giovanni è stato un uomo “utile” ai lavoratori, alla loro emancipazione e, soprattutto, a questa terra. Un uomo del quale dovete e dobbiamo essere orgogliosi”.

A Corigliano i sindacati chiedono l’annullamento del documento tecnico su appalti e igiene urbana

Corigliano Calabro ( Cs) – Chiesta la convocazione di un tavolo prefettizio e l’immediato annullamento del bando. I delegati aziendali di Cgil-Cisl-Uil  nutrono sospetti ed ombre circa la nuova redazione del capitolato speciale d’appalto del Comune di Corigliano Calabro.  “A rischio il futuro delle maestranze – si legge nella nota- la qualità del servizio, la stabilità delle imprese. La drastica riduzione dei costi e il contestuale aumento dei servizi determina l’impossibilità di svolgere le attività tenendo conto della mole di lavoro prevista per un territorio vasto ed esteso. S’intravedono troppe zone oscure. Tra queste si rinvengono  errori nei conteggi e nella contabilità . Un bando concepito senza il coinvolgimento di chi è chiamato a tutelare gli interessi dei lavoratori sui quali pesa l’ombra di un ritorno al passato quando, a causa della instabilità economica di chi gestiva il servizio, le maestranze erano costrette a incrociare le braccia per i ritardi dei pagamenti degli stipendi.  A rischio quindi  anche le garanzie e la continuità dei salari. Così come già si sta verificando in qualche comune importante della provincia di Cosenza dove un’azienda si è aggiudicata l’appalto provvisorio con un eccesso di ribasso e ora è costretta a ridurre l’orario di lavoro.Notevoli le anomalie riscontrate nel bando sulla cui paternità si nutrono finanche seri e gravi dubbi. Quel che è sconcertante è che qualcuno tenta di attribuirsi il merito di far transitare il trasferimento dei lavoratori da un’azienda ad altra con atteggiamento furbastro, nella consapevolezza che il passaggio è garantito dalle norme. Quindi nessuna cortesia, ma solo il maldestro tentativo di trarre in inganno i lavoratori del Cantiere di Corigliano! Un Bando sospetto che non potrà offrire efficienza nell’erogazione dei servizi, nella qualità delle prestazioni, e in tema di sicurezza”. Un’amministrazione comunale seria -conclude la nota dei sindacati-  ha il dovere di guardarsi attorno e capire i livelli di credibilità, di affidabilità e di solidità aziendale. Per queste ragioni i delegati aziendali Cgil-Cisl e Ui nel ribadire  la più assoluta preoccupazione per l’andamento generale della trattativa chiedono un incontro al Prefetto di Cosenza al fine di illustrare la posizione del sindacato e il contestuale  annullamento del bando all’autorità di vigilanza”.

La CIGL di Cosenza presenta la carta universale dei diritti dei lavoratori

Cosenza ( Cs) – E’ stata presentata stamane, nel corso di una conferenza stampa la nuova carta dei lavoratori della CGIL. La Carta universale dei diritti ha l’obiettivo di rappresentare un nuovo e moderno Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che concili le grandi conquiste del passato con il nuovo mondo del lavoro, includendo chi finora è stato escluso da ogni forma di tutela. Calabrone, segretario della camera del lavoro di Cosenza, ha illustrato i contenuti della proposta elaborata dalla Cgil: “La Carta parte dal riconoscimento dell’universalità dei diritti fondamentali a tutti i lavoratori- si legge nella nota- indipendentemente dal tipo di contratto, garantendo il riconoscimento universale della malattia, della maternità, dell’infortunio, del diritto a un equo compenso. Viene introdotto il diritto, oggi smarrito, a una pensione dignitosa, superando la legge Fornero, viene ribadito i diritto universale alla contrattazione, viene rafforzata la libertà d’espressione. Si disciplinano con chiarezza le varie tipologie di lavoro: da quello subordinato, che per noi rimane il punto di riferimento, agli autonomi, alle collaborazione, all’apprendistato. Il lavoro a tempo determinato viene inserito in contesti aziendali ben precisi, senza che la scadenza del contratto possa diventare leva si sfruttamento”. “Nel Mezzogiorno e in Calabria – ha aggiunto Calabrone – la definizione di un nuovo Statuto dei lavoratori può consentire l’uscita dalle secche della marginalità lavorativa e della precarietà in cui questa regione ormai vive tra anni. Penso alla precarietà nelle pubbliche amministrazioni, all’uso senza regole dei vaucher, agli Lsu-Lpu, oggi contrattualizzati dopo una vita senza diritti, ai precari della sanità, ai lavoratori degli appalti, alle migliaia di lavoratrici e lavoratori agricoli sfruttati, alle partite Iva, ai 250 lavoratori delle Terme Luigiane. In Calabria, più che in altre parti d’Italia, c’è la necessità di affermare con forza i diritti dei lavoratori, perché viviamo in una regione dove l’illegalità e l’ambiguità delle normative attuali costituiscono il punto di riferimento di chi vuole sfruttare a proprio piacimento i lavoratori.

La Cgil di Cosenza dona un defibrillatore all’Istituto Comprensivo dello Spirito Santo

Cosenza ( Cs) – Non i soliti doni natalizi, ma quest’anno la CGIL di Cosenza ha pensato bene di donare all’Istituto Comprensivo dello spirito Santo, un defibrillatore. “Quest’anno abbiamo deciso di fare qualcosa di utile, perché con un intervento tempestivo si può salvare una vita” – ha sottolineato Brunella Solbaro, segretaria confederale della camera del Lavoro bruzia. “Oltre a regalare il defibrillatore- ha proseguito- che è completo di piastre pediatriche, la Cgil di Cosenza ha organizzato un corso di formazione destinato al personale dell’istituto scolastico. Qualcosa di veramente utile che può salvare una vita”. Stamane la cerimonia di consegna, nell’Auditorium dell’Istituto, alla presenza, tra gli altri, dei dottori Alessandra Marchianò e Piero Belmonte, che hanno illustrato agli alunni presenti il funzionamento del defibrillatore. “Questo strumento sarà il prossimo elettrodomestico presente in tutte le case – hanno evidenziato -. Ma in Italia c’è ancora tanto da fare, basti pensare che la diffusione dei defibrillatori nel nostro Paese è al 3%, in nord Europa si attesta sul 70%”. “I ragazzi vanno abituati alla prevenzione – ha detto Massimo Bozzo, assessore comunale alla Salute -. Il Comune di Cosenza sta facendo la sua parte, a febbraio partirà in cinque scuole medie il progetto sperimentale Previeni Cosenza”. Alla cerimonia di stamane ha preso parte anche Umberto Calabrone, segretario generale della Cgil di Cosenza. “Siamo convinti che il tempo delle chiacchiere sia finito, che le rivoluzioni culturali partano da piccoli gesti come quello di oggi – ha affermato -. È nostra intenzione, ogni anno, donare un defibrillatore a una scuola del Cosentino”.

Legge di Stabilità, la Cgil dice la sua su meriti e demeriti

COSENZA (CS) Le risorse messe a disposizione nella Legge di stabilità 2016 e quelle previste nel Piano Pluriennale Anas, affrontano  solo in parte l’esecuzione delle Infrastrutture strategiche (A/3 – SS/106 – SS/182 Serre  Calabre), ricadenti in Calabria, con la favorevole condizione per la spendibilità delle risorse e l’effettiva esecuzione delle relative opere in tempi certi. Un’attività del governo nazionale mirata principalmente a finanziare opere effettivamente cantierabili ed eseguibili potranno  favorire il lavoro ad una parte consistente dei lavoratori facenti parte dell’esercito industriale di riserva del settore edile calabrese ma, allo stesso tempo, ha operato una revisione progettuale ed un ridimensionamento di risorse rispetto a progetti iniziali ed aspettative.

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Per questo motivo la Cgil Calabria ritiene che per il nostro territorio  esista l’urgenza  di ulteriori impegni mirati al completamento dell’insieme del quadro delle Infrastrutture e delle relative opere di ammodernamento, per le quali    chiediamo l’apertura di un confronto di merito sulla relativa  progettazione ed esecuzione e proponendo  il loro inserimento nella programmazione attuativa del Masterplan.

Allo stesso tempo  viene richiesta la vigilanza e la celerità sui Bandi degli Appalti da assegnare e/o assegnati, la Calabria continua ad essere penalizzata rispetto ad altre regioni che iniziano ad avere un trend positivo e quindi in tal senso lanciamo un appello al Governo ed alle Committenti Nazionali, sollecitando analogamente allo stesso impegno la Giunta Regionale della Calabria, quest’ultima per le Opere di propria competenza, ricordando in via prioritaria quelle riferite ai nuovi ospedali, ai sistemi di mobilità, al dissesto idrogeologico, etc.

Incidenti sul lavoro. Due vittime ed un ferito grave

Un cantiere edileCATANZARO – Due morti ed un ferito grave rappresentano il bilancio di due incidenti sul lavoro accaduti a breve distanza l’uno dall’altro, uno a Caraffa di Catanzaro e l’altro in un centro della provincia, Girifalco. Nel primo incidente sono rimasti coinvolti due operai che stavano montando una grondaia in un edificio in costruzione utilizzando un’impalcatura dalla quale sono precipitati. L’altro incidente sul lavoro, in cui è morto un operaio, si è verificato in una marmeria di Girifalco. La persona morta nell’incidente sul lavoro accaduto a Caraffa di Catanzaro, Gregorio Muzzì, aveva 39 anni, mentre l’operaio rimasto ferito ha 25 anni ed è stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Secondo quanto si è appreso Muzzì, dipendente di una ditta privata, è precipitato per cause in corso di accertamento dal carrello elevatore che stava utilizzando, insieme al collega rimasto ferito in modo grave, per collocare una grondaia in un palazzo in costruzione. La vittima dell’altro incidente si chiamava Leonardo Caruso ed aveva 40 anni. Caruso, dipendente della marmeria in cui si è verificato l’incidente, è precipitato in un pozzo utilizzato per la raccolta delle acque reflue della lavorazione dei marmi. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’autopsia sui corpi di entrambe le vittime. Le indagini sui due incidenti sul lavoro vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Girifalco. 

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha manifestato il proprio cordoglio “Una giornata funestata da due differenti e gravissimi incidenti sul posto di lavoro, in cui Sergio abramohanno perso la vita due persone e una terza, un giovane di 25 anni, si trova ricoverata all’ospedale Pugliese in condizioni critiche, non può che essere una giornata nera che deve fare riflettere, ancora una volta, tutti quanti. Siano esse istituzioni, imprese o semplici cittadini. Le tragedie accadute oggi sono la testimonianza che su questi temi l’attenzione non è mai abbastanza e che la sicurezza sul lavoro non può essere messa in discussione da nessuno. Il rispetto della vita dei lavoratori che operano all’interno un cantiere o di un’azienda, va tutelato al di sopra di ogni altra considerazione di tipo economico o produttivo”.

La Cgil di Catanzaro parla di “una tragedia che lascia attoniti. Per l’ennesima volta ci troviamo, nel nostro territorio, costretti a fare i conti con le vite spezzate violentemente sui luoghi di lavoro. Un venerdì nero, tragico, assurdo per chi nel lavoro cerca il riscatto alla propria condizione di vita e della propria famiglia, provando contemporaneamente a dare un contributo per la crescita dell’interno paese. Non è giusto morire di lavoro, morire per un pezzo di pane. Queste tragedie dimostrano purtroppo che l’attenzione alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro non è mai troppa e che bisognerebbe rafforzare i controlli anziché indebolirli come si è fatto in questi anni. La Cgil di Catanzaro si attiverà nelle prossime ore per organizzare una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro, che veda impegnati i lavoratori in una riflessione su quanto accaduto e sui temi della prevenzione e sicurezza”.