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Enrico Granafei di scena al Rendano. Concerto gratuito offerto dall’Amministrazione comunale

COSENZA – Sarà la serata dell’orgoglio cosentino ma anche di un tributo pubblicamente dovuto a tre eccellenze che a vario titolo sono espressione e vanto del territorio. Sabato 10 maggio alle ore 21 l’Amministrazione comunale regalerà alla città un concerto a ingresso gratuito del jazzista Enrico Granafei, talento apprezzato in tutto il mondo.
Il teatro Rendano sarà così cornice, con ingresso gratuito, di una serata all’insegna dei caldi virtuosismi di Granafei, accompagnato sul palco da Danilo Blaiotta, Silvio Ariotta e Fabrizio La Fauci, con la partecipazione del maestro Giuseppe Maiorca.
L’iniziativa si inquadra nell’indirizzo politico-amministrativo del sindaco Mario Occhiuto con l’intento di valorizzare quei cittadini che si siano particolarmente distinti nel loro campo. Per questo motivo, sabato prossimo, il Sindaco renderà omaggio personalmente non solo al maestro Granafei ma, contestualmente, alla memoria dei compianti Vincenzo Ziccarelli (drammaturgo e uomo di cultura) e Vincenzo De Bonis (liutaio di Bisignano) consegnando una targa alle rispettive famiglie.
Ma l’appuntamento per il pubblico del teatro di tradizione sarà ricco di spunti a iniziare dalla proiezione in anteprima del documentario di Gianluca Bozzo intitolato “Walnut Street Station – last jazz stop from New York”. Si tratta di un viaggio da piazza Duomo fino a Times Square, uno dei maggiori incroci nel distretto di Manhattan e, ancora, fino a dentro le luci soffuse del ‘Trumpets Jazz club’ di Montclair, nel New Jersey, regno dove Granafei vive e che ha visto passare i maggiori musicisti internazionali. E’ proprio in questo luogo di note e aggregazione, jazz session e contaminazioni preziose, che il video editor Bozzo ha realizzato parte delle interviste che raccontano la storia di un uomo partito dall’Italia per inseguire una passione come pure la storia di diverse generazioni che si incontrano nello scorrere delle immagini. In sottofondo, ritmi e stili che, mescolandosi, prendono il nome di sua maestà il jazz.
Dalla cineproiezione agli strumenti che fanno vibrare le tavole dunque. Il Rendano per una volta si farà multimediale coinvolgendo gli spettatori nell’abbraccio collettivo verso un musicista che torna ad abbracciare la sua città.